Critica Sociale - Anno X - n. 6 - 16 marzo 1900

Bb 90 CRJ1'10A 'OCIAL i,: colo, dal Muriicipnl Corpor11tions Act del 1835 1 che pose le fonda111c11ta vere dell"amministrazione muni– cipale fino 11llacodificazione del diritro amministrfl– tivo Cou11111:1le n l J882 ('). Xulla è pii', consono infatti 11\10spirito moderno di liherti\ che il riconoscimento 11i ~r,tn<li Comuni dei mezzi ndeA"uati allo svilu11110 integ-rale delle funzioni richieste tlalla speciale fina– lità o, diciamo pure, dullu S))CChtlemissione che loro è tleijtim1rn e che costituisce la loro caratteristica nella sroriH. :-\e è vero, 11cag-il)11 d'esempio 1 che la Lom– bardia è il c1·ogi11olodi fusione degli clementi latini e dei ;zer111H11ici in (Juesto secolo, non apparirà pii1 nrnteri!l ht ficrn protesta del prosindaco di Milano, qua1uto nel discorso, che restel'Ìt memoralJile, i1tdi– ('t111do le nuove aspettate comtrnicazioni con l'estoro 1 esclama,•a: Se :Milano domamlll nrnggiore lil>erfa, sa.prh farne buon uso; q11e$tit no.-.tr11 Mi1111101 l'lLO arditamente nffronh~ coll,~ Slll~ inizintivit Sn])i('ut(' f' f'Ol'll}!j!iO:-:a. llllèhe j 1n·ol>lemi ferroviari il egli accessi del Sempione e dello Splug-,1, el1e 1iembrn. l'IHWentino i funzionari governativi. ~Sì, colllc 1li1Ano, tutte Jc città che faran parte della Lc~11, domt111thrndu 11rn~:-dore libertà, sapranno farne hnon uso. Con le JJflrole stesse di uno ticrittorc ortodosso qmrnto può esserlo il cattolichnno stesso, diciamo il 'l'oniolo, affermil:lmu che " ht funzione 1>ill ::impia e pitt espan– " siva, pili delicata, 1>it1 multil'orme, destinata di sua '" natura a svolgersi col progresso della ciYiJtà e del '" 1mbblico bene, la funzione civile promette di ridi– " veuiro la forza, il decoro, la virtì:1 fecondatrice degli "enti locali, in if.11>ecie 1..lclComune 11• Ciò per ,·irtì1 delh1 lihertiì e per il compenetramento - pensiamo noi - sempre piì1 prosflimo alht identificazione ciel Comuut' <·on lo classi hL,•oratrici, onde tutto il pro– hlcnHL umflnO della produzione diventerà un attributo del Comune stesso. Ancor,t nei rapporti dei gruppi mnRni è vero quello che il poeta tedesco dioo,,a. f)CI' ~li individui: "' lihert/Ì u pane -1>ane e lil>ertà 11 • Salutiitmo c1ui11di - socinlisticamente - la Lega cho sor~e it1 un llflg-lior vivido di primavera co111u– nalo; Ctòl~a - H~ani pl'Ohahilmente - ignora tutta In prof'ondiri\ intima della, ragione smL di essere, essa - vcroi:.i111il mc11tc 11011 ti i attende che ml un rude hatta;.:-liaro i111111elli tt.to c n tro i rJ.'ribunali del Santo Uffizio omministrativo de l nemico governo. J-'cr via froYcriì altri nc•miC'i; ma, nllonL anche l'orizzonte dei suoi idc,1li si sttn) flllargato e vedr:'t meglio in sò e fuori di sè. Quel giorno Ja lie;!'ft, sarà tutta, 11oslra; og~i alla. neonata diamo sorrisi ed auguri: un dì alla. sposa daremo fiori o haci. .. CL.\CDIO 1'RRVES. ('J crr. ~:. lh:oo, ,'?,i1lle•l'tnrt1/llmq 1md . 1t1mi.zi- J,crl.&>:i«IUm11s 111 J:11glt1ml. f:tullgar<lt, 1897, I), 6-22. LA REFEZlONESCOLASTICA"' ]I. Elcu1ento econou1ico. Onorevoli colleghi, la vostra Giunta è ben lungi, per ragioni di giustizia finanzia.ria, dal propon'i l'istituzione delle Cc111ti11e ,itcolasliclte (lanosi o francesi, dove l'alunno riceve pane, verdura, minestra, arrosto e pertino birra; o neppure intcnclo seguire l'esempio della vicina. città cli San Hemo, dove si distribuisce 1msta. al brodo, pane, (1) ltel111,lo110t1c11·,uses~oro 11er In JJUIJ\illcn lstru~1onc nl Consiglio eo11111n111c tll 1•1wlfl. (Vedi 11umcro 11ret·c1le111c), ------------- carne l>rasatn. Ln Hefeziono da noi progettata è un mo• desto psMto, appena. i\J>penll suftìcjente a rendere atto il fanciullo a un proficuo lavoro intellettuale nei giorni di scuola. l'osto questo principio e stabilito in 700 circa il numero dei rifocillandi gratuitnme11tc 1 bisognava determinare la razione alimentare minima 1>ro1•orzionata all'età e al grado di lavoro, nonchè il funzionamento del senizio. La Commissiono J)er la Hefezioue soolastica 1 composta lii uomini di :,Cuoia, di amministratori municipali e di opere pie 1 di medici, alla r1uale la Oiunta ò lieta dj tributare un pul>blico elogio, studiò il quesito nelle sue varie forme con amore e 1>n~deuzl\. I~ poichè era. a sua notizia èhe a Cremona - città somigliante a l'a\•ia per eoudizioni 11$:iChe,economiche, sociali, finanziarie, JJer numero e SJ)irito di abitanti - l'istituto della Refezione scolastien runz.ionn.da tre anni con sodclisfazione e plauso nnche di coloro che in suite prime 10 ostegg-jarono, si recò coli\ ad esaminarne <IP vifm l'andamento. ln\'estigò, interrogò autorità comunali, meml.lri della Giunta di vigilanz11 1 maestri e scolari, e ne venne via colla JJOr• suasione che fosse OJ>portuno profittare dell'es1>erime11to della cìttì~ sorella; e fu deciso, in massima, cli adottare, con r1ualcbe variante, il tipo cremonese, cioè: la cola– zim,e m1ciutfa. Ad ogni alunno ammesso alla. rerezione sarà dato, a mezzogiorno, un J>ane bianco di prima qua– li ti\ del peso cli gr. 120; e JJer com))anatico, a giorni alternati, gr. 12 di salame crudo; o gr. 20 dj salume cotto; o gr. 20 di rormaggio. Al , 1 enerdì si darà. sempre rormaggio. Oli igienisti e i fisiologi insegnano alla Oiunta che questa rnzione fornisco il numero cli calorie occorrenti all'alimentazione normale cli un l>ambino dai sei ai dieci anni e suttlcienti i~ riparare quel quautum di energia nervosa che IO scolaro consuma. 11ella.scuola. La razione, nelle condizioni ordinarie del mercato J)avese, costerit cont. S circa; la. SJJesa.totale giornaliera. sarh. di .L. t>G circa; e calcolnudo IG2 i giorni di refe• ziono 1 dal t. 0 noveml)l'O a.I 30 giugno, a.vremo una spesa annua cli r,. 9072, a cui si aggiungono le SJJese di eser• cizio. Quest'anno 111stituto non JJOtrà funzionare J>rima tlel mese di marzo: l'avanzo delh~ spesa preventivata coprin\ interamente la spesa di JJrimo impianto e, se vi sarà. un secondo avanzo, s'intende fin d'ora che, insieme con offerte di pri\• a.ti e di corpi morali, costituirà un fondo di riscn•n, per gli anni prossimi. L'impianto ò assai sem))licc: un locale a pian terreno del :Municipio, clo,•e, mattina.. per mattina, i fornitori consegnano la merce occorrente, coll'obbligo di ri1>igliare al mezzogiorno qu.olla che risultasse in l)ill; un grande tavolo, nssa, attrezzi diversi, macchina taglia-salati, tanti cesti quante sono le aule scolastiche in doppio, chiusi a lucchetto, una. o pi\1 bilancie. Si farà stam1mre un reg-o– lamento e altre module; si assumerà. un dispensiere a L. GO al mese. La consegna delle razioni ai quattro ca– samenti scolastici interni sarà affidata a.Ilostesso panat– tiere rornitore; pe1· le scuole sullurbane saranno adibiti, con modico compenso men~ite, i bidelli delle stesse, che già hanno dichial'l.lto cli accettare. Ogni mattina, aperta la scuola, il Maestro reggente la classe, a mozzo della Direzione, su apposito stam1>ato, iudica. alla Ho.giono,·ia.munici1>ale il numero degli alunni 1wesenti e ammessi alla rerezione. 11 maestro, all'atto di l'icevere le razioni, chiuse in un cesto, di cui egli e il diSJlensiere tengono la chiave, ne rilascia. ricevuta al fornitore. Alla rerezione saranno ammessi anche i figli degli

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