Critica Sociale - A. VIII - n.21-24 - 16 dicembre 1899

CRITICA SOCIALE il diritto di fare dell'intransigenza dal momento che anch'essi avevano concluso accordi e compromessi elet,. tarali e si erano g iovati de ll'opera di lui Viviani e dello stesso Millerand. ; \llema.ne fece un discorso nè carne, nè pesce, per nnn comprom ettersi, e dando in fondo ragione ai guesdisti, ma. racen,lo sfoggio di soverchia e non richies1a abilità. Cosicchè, se dovesse giudicarsi dalle parole dei capi e dagli urli dei gregari il risul– tato morale del Congresso, bisognerebbe dire che esso ha, da una parte, mostrato l'immaturità del socialismo francese, e dall'altra, ha reso ancora più profondo il baratro che sepllr& le varie frazioni del partito so– cialista. Eppure questa conclusione sarebbe pro(onda– mente erronea. In una. mia. precedente corrispondenza. espressi mo– destamente il mio avviso intorno alla progettata unione dei socialisti rrance!li, e dissi che un'organizzazione unitaria, sul genere di quella tedesca e, mettiamo, ila• liana, è In Francia quasi impossibile, per gli stessi rapporti che intercorrono rra socialismo ed opinione pubblica. E evidente però che il socialismo politico, cioè il partito organizzato del proletari convinti delln, necessità di conseguire il potere politico, deve proce– dere come una musa sola verso la mèta comune, e cbe a questo accordo delle varie rrazioni del socialismo politico non si oppongono se non divergenze di indole quasi personale, travestite il più delle volte ia di– vergenze teoriche. Era naturale quindi che, riunendo in una sola assemblea i delegati di partiti che da venti anni sì comballono e si denigrano, non rosse possibile ottenere la calma e l'ordine, inerenti a.Ile dispute di ordine teorico. Ma può considerarsi già. come un risul– sultato di ordine superiore che tali attriti non si siano direttamente manirestali o non abbiano fatto velo a nessuno circ a la. nflcessità. d'una intesa. rra le varie or– ganiz:r.ailoni socialiste di l<~rancia. ln0ne 1 anc he sollo u n altro asp etto il Congresso so– cialista. di PH.rigi deve rallegra.re i militi sinceri del socialismo ìnternazional o. Molte e purtroppo non equi– voche mani!esta.iloni degli ultimi anni ci racevano te– mere una infiltrazione sciovinistica nel socialismo francese. Il Millerand al banchetto dei Municipi socia– listi &veva. detto: « In nessun momento noi dimenti– cheremo ohe, mentre slamo internazionalisti, siamo DAIcontempo rrancesi e patrioti. > L'entrala in iscena del socialismo « Indipendente > dotte origine a molte simili proposizioni alohimisticho, in cui sftlavanJ a. braccetto le contraddizioni più. radicali, a somma. con– tentezza dei bottegai e dei "inattieri che mandavano alla Camera i citT.adiniMillerand e Vlviani. li Congresso d'oggi ha mostrato che o gl'mdipendenli sono stati col– pili dalla luce di Damasco. o essi non hanno piti il co• raggio di acconciare in salsa patriottica la morale sa• namente internazionalistica. del socialismo. In questo senso il Congresso può definirsi una so– lenne sconfitta del conrusionismo indipendente. I punti essenziali della teoria e della pratica socialistica: l'or– ganizzailone di classe del proletariato, la necessità. della democrazia operaia, la soppressione del mono– polio nell'esercizio del mezzi di produzione, la soppres· alone delle dilferenzo di classi con la elevazione mo– rale e intellettuale della classe operaia, in0ne la sosti– tuzione, alla politica della guerra internazionale capi– talistica, dell'accordo rraterno dei lavoratori di tutti i paesi; tali principii sono stati non già riconosciuti dal CongreBSo, ma presupposti al Congresso stesso, anche da parte di quelli che, come il Viviani, il Rouanet ed il Fournière, sino a. pochi giorni addietro esponevano un avviso affatto contrari o. E questo, secondo me, segna il grande e merita.to trionro di Jules Guesde. . . . In materia. politica. convien sempro distinguere rra il principio in s è stesso ed i suoi risultati. La storia ci presenta co.sl Innumerevoli di principi i buoni che hanno portato a. cons eguenze disastrose, e v1ceverS&.Dal punto di vista teorico, la. chiusa e rigide. teoria di Jules Ouesde 1 interpretante il marxismo i11maniera. troppo schematica e catechlst.lca, offro il fianco a critiche in• numerevoli; mo, dal punto di vista pratico, noi dob– biamo inchinarci innanzi o.i risultati di quella. propa– ganda. Lo spirito sinceramente rivoluzionario ed in– ternazionalistico è stato inoculato nel socialismo francese e vi è stato poi coltivato e sviluppato quasi esclusivameute da Ouesde e Lafargue. Data la soverchia inclinazione dello spirito francese alla. politica, cioè al compromesso e all'accordo, io son convinto che solo la tattica seguita dal Ouesde abbia. salvato al socia– lismo internazionale la Francia. Al Congresso di Parigi, in conclusione, tutti i dibat– tili si agita.vano intorno al Parti Ouorier. Nella impo• nente delegazione che occupava, essa sola, la terza. parte della va.sta a.ul11.mentre le altre sette organiz• zazioni (blanquisti, allemanisti, broussisti, indipendenti, sindacati, cooperative e Alliance co,nmu,iiste) occupa– vano gli altri due terzi, era come intuitivamente indi– cato da qual parte stesse la rorza vera del socialismo francese. Poichè è inutile negarlo: broussisti e allem&• nisli 3ono in continuo sfacelo. Oli allemanisti, che qualche anno addietro erano la maggior forza del so– cialismo rrancese, dopo la secessione dell' .. 4lliance com• mwùste e delle sue migliori intelligenze: Groussier e Oéjt,ante, ed in seguito ad un bel cumulo di errori po• ~!~k ~~~3~~~t~no~rfiZag::nmc:is~.h~}~~;~ ::~: i::~raen~ nel paese, il numero dei deputati elotti non signifi– cando proprio niente. I soli blanquisti, bene organiz– zati e disciplinati, rappresentano, accanto al Pa,·ti Ou– vrier, il nucleo piti compatto e risoluto del socialismo francese. In roudo. il gran duello Jaurès-Oueade, al quale si è ridotto Il Congresso, signiftcava: è il Pm·ti Ouorier che dove assorbire Il socialismo rrancese, o sono gli Indi– pendenti che debbono assorbire il Parli Ouoried Questa. semplice posiziono di fatto spiegherà. al lettore molte cose. Se gli Indipendenti si riassumessero in Jaurès o in Gèrault-Rich11rd 1 la disputa non avrebbe più ragion d'essere. Giammai è venuto in mente al Larargue o al Ouesde di negare la bella foga rivoluzionaria, la su– perba indipendenza. del carattere, l'impeccabile correl· tena della condotta, la forte organizzazione mentale di Giovanni Jaurès, che tutti dipingono com& la bontà e il disinteresse in persona. Ma fra. gli J,idipendenti ci sono troppi abili e troppi politicanti. Millerand non perdette cinque minuti por accettare il potere. Che garanzie offrono gli altri 1 Dietro loro non c'è niente, od il Parli Ouv1·ie1· dovrebbe abdicare nelle loro mani 1 numerosi e disciplinali battaglioni dei quali dispone l Ecco il punto al quale non tutti gli accusatori di Jules Guesde han posto mente. Quest'uomo, dalla volontà. di ferro e dalla. passione di un apos tolo, h o. distrutto la sua salutu e il suo av– venire, per da.re alle masso un barlume di speranza ed accende re nel le loro intelligenze un lampo di ve• rità. Nella sua voce rauca, fioca, rotta dagli spasimi del petto tormentato, c'è Il testimonio parlante dell'o– pera. compiuta.i nella sua figura. emaciata, ma. illumi– nata da un sorriso triste e stanco, passa tutta l'ama– rezza della calunnia Ingiusta. Autoritario questo uomo è come tutti gli uomini che valgono qualche cosa; ma chi dubitasse della purezza delle sue intenzioni sper– giurerebbe. Miratelo alla tribuna. Guardate come la sua. anima si accende, parlando del grande ideale che gli ba tolto ed in uno gli prolunga la. vita, nell'attesa non mai smentila del prossimo trionfo. La sua parola me– scola e plasma insieme l'ardenza tribunizia dello Jaurès col rigore ma.tematico del maestro. È grazie all'incrocio fii queste due eminenti qualità, che egli ha. potuto creare in Francia, dopo la ecatombe della Comune, il partilo socialista. Nessun uomo piti di Ouesde può dire di conoscero la mente e le nbltudini dell'operaio: nessuno più di lui ciò che sia utile e ciò che sia dannoso alla propaganda del socialismo. La sua concezione rivoluzionaria. del socialismo ha. condotto il suo partito stesso di vittoria in vittoria. Perchè dovrebbe ma.i il socialismo inaugu· rare una. nuova tattica, quando la vecchia si è mo– strata cosl proficua e cosi buona1 Ecco il leit-motiv del suo discorso o.lCongresso, che non poteva apprezzarlo o. pieno, poichè non lutti conoscevano il cammino per· corso e l'opera. svolta dal Pa,·li Ouvl'ier in Francia. La parola e settari > fu pronunziata. spesso durante la discussione all'indirizzo dei guesdisli In realtà. que• sta parola non voleva significare altro se non che il Parli Ouvrie1· è potentemente organizzato. ... Convocato il Congresso unicamente per discutere del caso Millerand, del MH!erand non si discusse se non per incidente. Ora, l'argomento, addotto per giustiftcare

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