Critica Sociale - Anno VIII - n. 20 - 1 dicembre 1899
312 ORIT IOA SOCIALE volontà, quand'abbia a sua disposizione cinquecentomila soldati e In forzo. d1 una tradizione prussiana per giunta, può cerlo dare un'impronta personale a. un corso di avvenimenti esteriori, e lnllu,re sul destino di milioni d'uomini, e anche snaturare il carattere di certi rapporti profondi. ~ra riman vero che, arrivato a questo punto, la durezza delle cose da trattare renderà vana l'opera sua, e il moto ch'esso \'Oleva dirigere gli sfuggirà. . Cosl le forme politiche in Germania. persistono a ri– tenere quel carattere paterno prussiano che non par– rebbe comportabile, secondo la facile dottrina, con lo sviluppo modernis:simo della su& economia; e il sur– rragio universale è corretto 1 come abbiamo visto al Reiclutag; e la legislazione operala tutta impregnata di spirito protettivo; o la vita del lavoratore presa in tutela dallo Stato. Ma quando Bi vuol penetrare più sotto, inten•enire paternamente nnche rra la domanda o l'offerta di l&\'Oro, a\lc'II'& le cose resistono, e il rea– listico lleichslag resisto Si può rorzarle 1 Certo, in ap• parenza. L& legislazione prussiana non accorda il di– ritto di sciopero ai contadini i i contp.dini delle provincie dell'O,u- e ,ve,tpreu.uen non possono coalizursi. Che cosa. accade1 I salari rimangono, sl, bassissimi, secondo lo scopo dei legislatori, che sono gli stessi proprietari delle terre riuniti nel La11dtag, e i contadini non scio– perano; ma .... emigrano in massa, o le terre, come già. dissi, sotfrono del Leutenoth, del bisogno d'uomini, e deperiscono. Il Reich,tag ha. voluto tagliar corto & un simile espe• rimento contro l'industria - nl tentativo di rar rivi\'ero le rorme superato delle corporazioni, poichè a. questo si dovre~be tornare, inceppata o tolta la libertà. di coalizione. AMEDEO MORANDOTTI. LAFORMAZIONE DIUNMONOPOLIO Ora che la guerra anglo-boera ha attirato J'at– teozione del pubblico sull'Africa meridionale, a me è venuto iu mente di narrare ai lettori della Ct•f. lica SOctale la storia rii uno dei più curiosi reno~ meni economici dell'ultimo quarto di secolo: la sto,'ia delle miniere di diamante del Capo e del loro prog1•essivo accentramento in una sola grande intrapresa mouopolistica, dominatrice della produ– zione e del mePcato mondiale. Ohi voglia immaginarsi nella mente la forma delle miniere diamantifere del Capo 1 deve figurarsi il cratere spento di un vulcano, riempito di una terra gialla alla superficie, azzurro-verdastra poi, la quale, a guisa di un enorme cilindro, si sproronda indefinitamente nel suolo. ru questa terra sono disseminati i diamanti; ed i limiti del cratere e della tel'l'a gialla ed azzurl'a segnano anche i limiti della miniera. Subilo dopo la scoperta (1809) i minatori accorsi da tutte le parti del mondo si precipitarono sull'ar– floramento protuberante della terra gialla. Ora, quando in un paese deserto, dove non esiste nessun Governo 1•egolare, accorrono i minatori attratti dalla fama della scòpe1•ta di un nuovo Eldorado, avviene un ratto cuifoso: la costituzione di una societa economica egualitaria dove nessun uomo è il salariato di un altro, dove nessuno può posse– dere più di un determinato ti·atto di terreno. Chi giunge pl'ima deve contentarsi di un clatm (tratto di tePreuo supposto mine1•alizzato) uguale a quello di coloro che giungono poi. Il ctatm, deve essel'e lavorato ogni giorno; e chi pe1· più di uno o pochi gio1•ni abbandonasse il lavoro senr.a giustificato motivo, perde ogni dil'itto; il suo ctatm può es:sere occupato da altri. La giustizia è sommaria; le sen– tenze sono rese dai liberi minatori adunati in as– semblea ed il colpevole ,,iene senz'altro appiccato ad un 1-amodell'albero phì vicino, ovvero, nei casi o G11 lj n leggeri, è condannato all'esilio, il che signilìcaspesso la morte nel deserto scouflnato. Così av,renne a K.imberley quando si scopersero le miniere di diamanti. Ogni cercatore non potò occupare più di un clatrn quadrato di 31 piedi (m. 0,45} di lato, ci,•ca 100 méll'i quadrati. La ml• niera p,·ese l'aspelto di un ampio scacchiere diviso ad angoli retti in piccolissimi appezzamenti, su cui ogni minatore, muuito di un piccone e di un ap– parecchio di lavatura, lavorava e godeva da solo i frutti del proprio lavoro. Come nelle alluvioni aurirere, il lavoro non po– teva essere interrotto nemmeno per malattia. Il ctafm, rimasto sette giorni senza lavoro poteva es• sere occupato (Jump) dal primo venuto. I clatms rul'ono divisi ben presto in quarti, in ottavi, io sedicesimi, i quali si estendevano per 6 metri qua– drati circa. NE'lIts71 i proprietari erano più di 1800 nella sola miniera di Kimberley. L'aspetto di tutti questi minatori, lavoranti disuniti sul proprio ap– pezzamento, ansiosi di sbarazzarsi a ,·icenda dei detriti delle lavature sca1•icandoli sul pezzo del vicino, era sommamente curioso. La questione dei detriti delle lavature assunse ben presto una grande importanza. I minatori d'accordo dovettero stabilire una servitù di passaggio che pe1·mettesse a quei che stavano nel centro di tl'asportare fuori del campo le proprie materio ingombranti. Si riservò uua strada di m. 4,70 ogni due flle parallele di claims; siccome si era persuasi che la miniera rosse alluvio11ale e si dovesse esaurire in breve, si promise ai proprietari del tratto confiscato a scopo di strada di restituirlo appena si rosse giunti alla flue delle te,·re diamantifere. Le previsioni di prossimo esaurimento furono smentile dai fatti. Nel 1873 i clatrns eraoo già sca· \'ati a 30 metri di profondità; le 10 o 12 strade parallele erano cadute, e la miniera aveva preso l'aspetto di un vero c1•atere di vulcano. I claims, separatamente lavorati da migliaia di minatori a livelli diversi, formavano un bizzarro miscuglio di terrazzi, torri, muraglie, in mezzo a cui si agitava febbrilmente una popolazione di 12 mila lavoratori. I.a lavo,•azioue si compieva coi mezzi più rudi– mentali. La terra diamantirera si abbatteva col piccone; il tl'asporto dal fondo della miniera alla superficie del suolo si raceva prima su carrette e po,, quando le stra1e caddero, a dor,o d'uomo. Man– cava l'acqua io guisa assoluta, ma per rortuna la terra gialla della superficie si riduceva subito in sabbia finissima, cosicché la ricerca del diamante consisteva in una semplice Cl'ivellatura a mano fatta ai confini della miniera. I detriti si accumu– lavano tutt'intorno alla miniera sulla parete vel'ti– cale di terreno sterile, detto 1~eef, e formavano dei mucchi alti 7 od S metri. Nel 1873 1e condizioni territoriali, che avevano permessa la costituzione egualitaria della proprietà ed ave,•ano ratto nascere la figu1•adel minatore iso– lato. erano scompa1•see già si raceva sentire urgente il bisogno di forti capitali. Al terreno giallo (blue yellow) friabilissimo. si sostitui improvvisamente ti terreno azzurro (blue urottnd) duro e lento a disg1·ega1•si.Fu necessario abbatterlo colla dinamite e depositarlo per lungo tempo sui {loors, ampi spazi di terreno situati al di fuori della miniera, affinché l'azione lenta del tempo lo riducesse in poh,ere. Il ti-asporto a spalla e su carrette essendo diventato impossibile per l'approfondimento della minie1•a, fu necessario impiegare mezzi meccanici di estrazione. Si costl'uì sulla parete sterile un'im– palcatura con tre o quatti-o piattaforme sovrapposte. Da ogni piattaforma pa1•tivano clei fili di ferro che giungevano ai vari ctaims della miniera; la terra diamautirera era ratta salire in otri di pelle roto-
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