Critica Sociale - Anno VIII - n. 20 - 1 dicembre 1899
B CRITICA SOCIALE 3ll deputato combatte una. proposta, quando il Reichstag la fa cadere, cbi resta colpito1 I Governi riuniti nel Bundesrath che hanno presentata la proposta. sono un corpo permanente, i Segretari di Strtto che l'hanno so~tonuta. non hanno responso.bilitò. elTotUvo, il Can– celliere non si tocca. O'onde l'1mpossibitità. pel Reich$lag di provocare una vera crisi. Non è ormai più insolito che una proposta. di legge compio. questa parabola: - annunziata. dall'Imperatore sotto forma di discorso o di indiscrezione dei Gabinetti imperiali di guerra o ma– rina (altra istituzione ignota negli Stati pa.rlamentnri); - accolta e presentata dai Governi riuniti nel Bwi– desralh; - respinta dal Reichslag; - mo. ciò senz'al– tro effetto che rii far cadere la. legge. Accade anche che il Reichstag voti una proposta di propria. iniziativa, e la torni a. votare, e poi ancora una volta - e il Bundesrath non se ne dia per inte30. Esempio: l'abolizione del Ve,·binàungsve,·bot, cioò della legge che proibisce la coalizione dello Società o.venti un medesimo fine politico, votala ripetuto.mente nl Reichstag. Dunque la funzione del R1ichstag è pura– mente negativa, e quand·e~so la. compie, ciò che gli ca• pita. di frequente, non gli vengono risparmial.f' le mi– naccia delle vendei.te dell'Imperatore o del Bunàu- 1·ath. Tuttociò spiega come il voto del Reichstag nella se– duta. di lunedì 20 novembre non abbia avuto per riper– cussione una crisi, parziale almeno, come sarebbe pro– babilmente avvenuto in Italia o in Inghilterra. o in Francia.. Si tratta.va.della.Zuchlhausv01·lage, cioè della. leg,ireper difendere - con la minaccia della. galera ai sobilla.tori - gli operai che hanno voglia cli lavora.re (A1·beils1oil– lige) ... senza badar troppo alla. paga.; e vi è già nota ro..ccoglienza. ch'essa ha. ricevuto, ripresentandosi ora in seconda lettura dopo essere stata. respinta. noi giu• gno scorso. li Reichstag si è riftuta.to di tornarla. a. di– scutere e l'ha. seppellita. con cerimonia. breve. A esclu– clerne gli agrari-conserva.tori, pei quali nulla. di meglio che estendere alle città d'industria. la mezza servitù campagnuola, il gruppo di Destra dei grandi indu– striali il cui tipo è il notissimo barone Stumm, e poi una piccola frazione del vecchio partito nar.ionale-libe– rale, che sosteneva la. legge in nome, come s'intende, della. llbertà - la. grande maggioranza. del Reichstag ha. respinto semplicemente, senza discutere: sia. che, nelle sue rrazio01, essa fossA mosso. da criteri di alta opportunità politica., come il timore espresso dal de– pu1ato Bassermann che una simile legge di classe in– debolisse la. compattezza. del pJpolo tedesco, 0 1 come pel Centro, da complicatissimi e studia.ti calcoli parla– mentari intorno a. cui s'affatica. ora in lavoro di sco– perta. la stampa. degli altri partiti, non potendo essa. credere a un puro amore del Centro per la libertà. (forse un po' a torto, gu.1.cchèabbiamo visto come quel corpo composito debba anche essere attraversato da. correnti democratiche), o ancora. da antiche convinzioni liberali e civili, come per i Frezsinnige e i socialisti; pei quali ultimi poi concorreva. anche l'interesse personale di... designati galeotti. Ora avvenne che il conto Posadowsky, Segretario di Stato, delegato dal Bundesrath a sostenere la. legge, uomo a cui non fanno diretto lo spirito di combattività e il sentimento tli casta, ravvivato in quel punto dal sentirsi, in assenza. del Cancellìore 1 il diretto rappre– sentante dell'Imperatore, diede una bella. sgridata. al Reichstag, trattandolo cli scortese e racendo intendere che il Bundes,·alh si '"endicherebbe rimandando ancor più lontano l'abrogazione del Verbiud1mr1sverbol. I socialisti rumoreggiarono; Eugenio Richter, lo spi– rito più mordente della compagnia, cacciò fuori le sue punte contro Posadowsky, il Reichstag rise contento della. modesta bisogna compiuta, e tutto tl.nl Il. E come rimane il diritto di coa.\i1,ione? li diritto di coalizione in Germania fu riconosciuto e regolato nel 1869 colla Ge1oe1·be01 ·à1iu.ng , limitato 1 come dice il nome della legge, ai lavoratori delle in– dustrie i sono commina.te pene fino a 3 mesi di carcere contro chi istighi allo sciopero con violenze, minaccie, lesione d'onore (Ehi·evei·letzung) e dichiarazione di in– famia. o di inde~n,tà ( Ve,·nifserhliirung). Questo articolo è di una bella. elasticità. Il 13ebel, di– scutendosi !'nitra volta. la legge, citò parecchi ca.si di condanne d'operai per poco più che un invito alla soli• e, darietà, o per la.rappresentazione del danno che ricade alla. lunga sugli stessi compagni non solidali, e dell 1 0- diosità. del fatto; insomma. quella sobillazione spicciola. senza. cui nessuno sciopero è possibile Un esempio: non è bello tradire i propri compagni, un mese di car– cere. Ma. con tale meticolosità dei giudici nel difendere l'onore proletario, dal 1892 al 1897 vennero condannati per quel reato i58 opera.i su 235675 che presero parte in quel periodo di tempo a. scioperi. In seguito la pro– porzione è cresciuta. Le condanne furono in generale a meno di un mese. Da.questo computo sono escluse, s'intende, tutte le condanne per reati simili ma. sfuggiti alla mite Ge1oe1·– beol'dnung per cadere nel Codice penale, e che furono specialmente in questi ultimi tempi assai gravi, tal– volta feroci. È anche da nota.re che la. cosidetta « dichiarazione di indegnità. • nel mondo borghese non è reato, gia.cchè il Codice pena.le non se ne occupa; quando le dii.te di una stessa merce si coalizza.no per elevarne il prezzo, le ditte che vendono sotto il prezzo fissato sono impu– nemente diffamate ~la quelle fedeli al ](a1·tell. Lo. Ge1oel'beol'dnuug riguarda. anehe i ca.pi ~alisti, ma. solo pel truksyste,n, l'impiego dei fanciulli, ecc. e molti vi cadono sot1.o,e son puniti, ma. in generalo con multe derisorie. ... Così andava. svolgendosi la. vita industria.le tedesca, potente fra questi meschini impacci - lontano ant:ora. il giorno del trionfo della semplice idea che venditore e compratore di lavoro debbono essere uguali innanzi alla. legge, ma. pur tuttavia in cammino, colla. pratica. quotidiana e il costumo, verso di esso - quando l'lm· peratore usci a minaccia.re di galera l'azione esercirata dai socio.listi sugli operai per indurli allo sciopero Inu– tile ricordare ora i termini della. Zuc/Mhausvorlage che derivò da quella. minaccia, poichè essa è ben morta.; ma il fa.tto del tentativo rimane e c'interessa. « Tentali\'O romantico» lo ha chiamato il prof Lujo Brenta.no deH'Univerdità di Monaco, che pure è Geheim, llo/i·at (Consigliere segreto di Corte); e davvero chi pensi che una legge del 1869 sul diritto di coalizione degli operai si vuole, dopo questo trentennio del me– raviglioso sviluppo industriale tedesco, correggere in senso Anormemente restrittivo, dove credere che un tal tentativo sia. del puro romanticismo. Ma esso rientra. nel concetto generale della. politica. interna di Guglielmo Il. Come dicevo in altra. Jottera, il suo pensiero è quello di poter reggere uno Stato che diventa. di giorno in giorno più industriale, ra.vo– rend()ne lo sviluppo in questo senso. ma impedendo fin dove gli è possibile l'accesso della. borghesia. al potere o l'influsso del proletariato su di esso. Nel pensiero do:l'lmperatore, che del resto non è punto unfl. singo– larità poichè ò anche il pensiero dei grandi industriali e degli agrari, la. minaccia dellB.galera. ai socialisti può far. diminuire nel suo Sto.to il numero degli scioperi. E romanticismo cotesto? Certo, dal punto cli vista. del pror. Brentano, che è di puro economista., e anche dal nostro e di ognuno elle guardi ai risulta.ti lontani; ma. sotto questo aspetto - ciò sia detto di passata - quasi tutta la politica d'oggidì dovrebbe chiamarsi ro– mantica, aspettando il giorno - che non vorrà. ma.i - in cui gli uomini di Stato in tutti i paesi non s1ra.nno più ,!egli ignoranti d'ingegno o di genio, ma degli scienziati. i\lolle cose si reggono ancora. <romanticamente-. (in quel senso) a.I mondo; o noi veniamo adagio rivestendo il nostro intellettivo hom, reco11omicus di tutte le grosse polpe che ne ranno semplicemente un uomo del mondo, il quale, a paragon di quello, può apparirci per l'ap– punto « romantico •, inintelligente, grave di pregiudizi 1 ma. che è quel che è (1) i e un romantico di energica. st~;t: tftr°tr~~i!~~ ~h~u:1f1~~1~ 11 t:!sf~1~( 1 ~~lio d!i:!1:e~~n~!nanr~t~Y~ eond:1nnas•ero. 1)er ciò solo che rap1>resenta\'ano Il Centro come panito religioso, 11••. materlaI111mos1orleo. DI condannato in quelle frasi non c'era che quella coneeiione dell'homo oeco1tomic1u di cui dico a1,punto quassù. cioè Il m,>ndo ì'1i1111~0, l~\!~ ~~"~11g~tgi ~ :t~~;:rf;r~~1i:c?i:1:1'!~i~l:~~~c;iol~l~~~~:; quanto lo non @1a l'rnteri:,rete :ulloriuato fii questa, nè d"l\llra dourina - Oloc'è ... nel ePnello d1ehi ei c1•ede,@econdo l'dpres- 111om1 d'un 111!lofo 11:lliano; \'Aie a dire che, perehè e·è gente che ei e1·ede. euo ò bene una ron:a operante sul mondo, come tante nitre cose ln cui gli uomini credono.
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