Critica Sociale - Anno VIII - n. 16 - 1 ottobre 1899
CRI,TICA SOCIALE 245 avevano osato opporsi alla espressa volontà regia. Sperarono i liberali nello scioglimento della Ca– mera; sperarono almeno in un mutamento di Mi– nistero e si parlò per ischerzo di Richter ministro, ma nulla accadde; un messaggio del re al Landtag deplorò semplicemente l'accaauto e parve molto di• messo. Più tardi due ministri, quello dell'interno e quello.... dell'istruzione, furono maedati via tanto per parer di dare una soluzione alla crisi. E tutto per ora è finito Il. Ridotta dunque a' suoi minimi termini o a quel– l'espressione sintetica, sempre alquanto puerile, con cui la storia vien tradita ai lontani, la questione è questa: l'imperatore vuol fare un canale e gli agrari non vogliono. Vediamo che cosa significhi tale conflitto che è l'esponente, come direbbero qui, della histo,-fsche Wendun17 che si va compiendo in Prussia. . .. Suppongo che i lettori conoscano a un dipresso di che si tratta. Il ·Governo prussiano ha presen– tato un progetto di canale per unire l'Elba al Reno; una nuova grande via d'acqua il cui elfetto prin· cipale, detta in breve, sarebbe una diminuzione nei prezzi delle materie prime di uso industriale, come il carbone e il ferro, e pure nei prezzi dei generi agricoli di consumo generale. Gli agrari hanno fieramente osteg~iato il progetto ch'era favorito dagli industriali. 'l'utte le provincie che si ritene– vano danneggiate dal nuovo canale son sorte a chiedere dei compensi di ferrovie. L'imperatore s'è messo con gli industriali, cioè coi liberali; ma gli agrar-i al Landtag hanno raccolta la maggioranza e fatto cadere per ora ·il progetto. Il canale in sé non c'lllteressa; c'interessa di vedere se la domi– nazione agraria, tradizionale in Prussia, sia minac– ciata e che significhi il nuovo atteggiamento im– periale. • .. Il suolo di Prussia nella parte orientale al di là dell'Elba è tenuto ancora per milioni di ettari in fidecommessoda poche centinaia di fldecommissari. A pochi passi da Berlino, l'industrialissima, la mo– demissima, la (relsinni17e, la socialista, fiorisce il fidecommesso. Fiorisce Il il gergo letterario. In ve• rità il fidecommesso langue per una di quelle ma– lattie misteriose degli organismi invecchiati a cui vengono a mancare tutt'intorno nell'ambiente mu– tato le condizioni di vita. La grande proprietà prussiana solfre di mancanza d'uomini (Leutenolh). Le terre soffrono di un vero abbandono da parte dei contadini che si riversano nelle provincie in– dustrializzate. Gli è che il fidecommesso non può resistere con la nuova libertà• di muoversi e di emigrare che il Codice civile ha pur dovuto ac– conlare anche al contadino. Onde in una recente discussione al Landtag volendosi ovviare a cotesto male del Leutenolh il deputato liberale Hirsch propose semplicemente e logicamente: abolite il fidecommesso.Ma la Camera era forse più propensa a quest'altra soluzione anch'essa piena di logica: rimettiamo la servitù della gleba. E la Camera dei signori aveva già messo innanzi, sotto colore di difendere la moralità del contadino, un complesso di leggine di apparenza innocua o risibile, ma che eran tanti piccoli fili da formarne una rete in cui s'impigliassero le gambe del contadino quando si fosse provato a fuggire il salario basso del fide– commesso e il bastone del fidecommissarioper andar a penlere il timor di Dio e il rispetto dei supe• riori ne' paesi d'industria. Nella discussione che segui, von Miquel, che fu a' suoi tempi r,epubblicano e comunista - si tratta del '48 ed è iierdonabile - difese il fidecommesso, la proposta d1 Hirsch non fu presa sul serio, e vi dico che fu una bella lezione di pazienza storica quella di riudire le ragioni d'attacco e di diresa di quella istituzione ripetute da avversari e da soste• nitori con le parole stesse che u,arono più di un secolo fa filosofied economisti italiani e francesi e che sarebbero parse le ultime sull'argomento. Comunque sia, il fidecommesso resiste ancora e con esso e con la grande proprietà libera ha resi– stito fln qui la dominaziQne amministrativa e po– litica della nobiltà agraria in molte provincie prus– siane. Lo sviluppo industriale è recente in Germania, e anche là dove la ricchezza industriale ha già soverchiato ~ parrebbe dover signoreggiare e dare il suo carattere alle amministrazioni, la forza della tradizione agraria aiutata e mantenuta dalla legge elettorale politica e amministrativa, come abbiamo già visto, mantiene il potere agli agrari. Tutt& l'amministrazione in Prussia è Jttnhe,·. Il carattere Junkel' è un misto di assoluto e di pa– terno (col bastone); odia il cittadino che fa della politica; vede nell'industria una forza alquanto so– spetta e rivoluzionaria e forse un poco diabolica; lo yunlier protegge l'agricoltura, vale a dire, rin– cara a proprio vantaggio il prezzo dei viveri, ecc. Nello Stato il carattere Junl<er ,i manifesta, per esempio, nel modo ancora seguito per la Prussia 0 per l'Impero, di scegliere i ministri. Questi bravi ministri non escono dal Parlamento. non hanno storia politica, sono impiegati (Beamlen) che il re, o l'imperatore, chiama a reggere un ministero togliendoli specialmente dall'amministrazione delle provincie; se fanno molti errori vengono mandati mdietro; qualche volta vi scappa fuori un uomo che ha un programma ed è qualcuno, Ton Miquel, o von Biilow, p. es., ma ciò non è richiesto. Il Governo è di sua natura junker; è una tradizione, un'abitudine iu Prussia; un caso curioso che lo mostra, se ce ne fosse bisogno, è quello dei Land• rii.the - specie di sottoprefetti - che il Governo ha ora punito sostituendoli perchè essendo deputati hanno votato contro il canale, cioè contro il Go– verno e contro il re. Orbene, il sentimentojunller olfeso è insorto e in qualche città della Pomerania ha perfino mant(eslalo con musica e fiaccole, e la polizia prussiana, che non concede davvero di so– lito l'uso delle strade a chi non rispetta gli ordini superiori, ha favorito, si dice, la dimostrazione contro il Governo. S'è confusa: veder scender in piazza le società conservatrici antisemite, la Società dei veterani, tutti coloro che nella politica interna sono i naturali alleati della polizia contro i socia– listi e i liqerali; c'era davvero da prendere abba– glio ed essa non ha potuto vederci un atto sovver– sivo per quanto von Miquel e il re stavolta fossero - per errore, deve aver pensato - d•ll'altra parte. Si v~de dunque quale sforzo sarà necessario per rompere cotesta spessa crosta agraria c)le ricopre il corpo prussiano; i tentativi che vanno facendosi qua e là nelle città grandi sono osteggiatissimi, e anche in Italia si sa che Berlino, volendosi conce– dere il lusso di un borgomastro liberale, ha provato a darselo fin dal mese di maggio del 1898, ma il 1•0, occupatissimo,non hit ancora trovato il tempo di confermarlo; e l'humou.- tedesco ci si esercita pazientemente su. . .. - Ma, direte, ora che l'imper11tore s'è messo coi libe1•alicontro i conservatori!. .. Adagio; l'imperatore s'è messo in questa faccenda del Canale cogli industriali contro gli agrari, e quantunque, in Germania, industriale vogha a un dipresso dire liberale (bisogna far sempre qualche
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy