Critica Sociale - Anno VIII - n.15 - 16 settembre 1899

CRITICA SOCIALE 2t9 tutto quanto - avrebbe firmato un decreto di grazia, rendendo a Dreyfus tutti i diritti di cittadino, e poi avrebbe colpito i cinque senza onore del Tribunale di Rennes. Del resto, se i giudici si fossero sentili soli, non avrebbero osato pronunzianquella sentenza. Porchè avrebbero dovuto assolvere quando il giudice popolare aveva condannato Zola e domani - siatene corti - lo tornerà a condannare1 Perchè il Consiglio di guerra avrebbe dovuto dar prova di un eroismo ingiustificato, mettendosi ad un tempo contro gli interessi della pro– pria. casta e la volontà della maggioranza del paese 1 Dietro il colonnello Jouaust ci sono Rochefort e Oru– mont e Oeroulède e Cavaignac e i patrioti confessi e quelli che non Io sono, e il proletariato e la borghesia sciovinistica, nazionalista e militarista, n cui trent'anni di falsa e criminosa educazione hanno tolto la. ragione della verità per sostituirvi il sofl!lma della passione. Giammai accecamento popolare ru cosi completo e così premeditato. Nell'epoca della dittatura del giornale si riproducf", in Francia, un moto di popolo che ci spiega la condanna del povero ebreo Gesù Cristo di Oalilea ... Ora, io mi domando, quanta parto di colpo non spetta a quei radicali, a quei socialisti, persino a quegli anar– chici stessi, che non sanno indirizzare una sola. paroia a quaranta. francesi riuniti, senza solleticare e titillare il loro stupido orgoglio nazionale, parlando della Fran– cia come del popolo eletto t Certe cose, ancbe se ver(I, non debbono dirsi da quelli che posano ad educatori del popolo. È falso, è assolutamente falso che cosi Ri facciano grandi i popoli. li patriottismo esagerato non ha. dato alla Francia che disillusioni e blltoste. Un po– polo è veramente forte, solo quando sa. che cosa val– gano gli altri popoli: guardate l'Inghilterra e la. Ger– mania, io mi permetto di dire ai nostri compagni francesi. . .. Invece, che cosa si è rattot Persino Jaurès non ha voluto im·ocare la testimonianza degli stranieri. Sol– tanto un conservatore, il Trarieux, ha nobilmente di– feso la sincerità del Tornielli. Sin dal tempo del pro– cesso Zola si disse: e La.testimonianza. degli stranieri1 D'accordo; non teniamone conto.» Ora io non dico ciò per uno speciale interesse che io porti alla causa di Dreyrus, ma per rilevare uno stato d'animo. È lecito parlare, in questa ora triste per la giustizia umana, con una qualche franchezza? La Pelile Republique non è riuscita a parlare con un certo interesae del socia– lismo tedesco, se non ricordando tutti i giorni che Bebel o Liebknecht hanno protestato contro l'annessione. Che roba è questa, Bebel e Liebknecbt avrebbero potuto anche non protestare e · il partito socialista tedesco restare un modello di correttezza internazionale e di devozione proletaria, sinora non imitata da nesaun altro popolo. L'Austria è ancora padrona di Trento e Trieste, italianissime, e noi italiani non abbiamo mai preteso che gli austriaci siano delle canaglie percbè non ce le restituiscono. È avvenuto quindi cho, appena l'affare Dnyrus fu sul tappeto e la parola e complotto internazionale » ru pronunziata, tutti vi hanno creduto e hanno dato corso alla storiella. e Quale è il significato esatto della cam– pagna frenetica, domanda il gesuita Drumont, organiz– zata dalla Juiverie del mondo intiero per terrorizzare la Francia, disonorare l'esercito rrancese e metterci in istato di non poter più avere una parte negli affari d'Europa, Questa campagna significa semplicemente che l'insieme degli interessi del mondo israelitico si è schierato contro la Francia, tende alla distruzione della Francia e trova utile che la Francia cessi di essere una. grande potenza ... So le circostanze volessero che io rossi investito <l'una.autorità. che mi permettesse di salvare il mio paese, io confiderei gli ebrei di maggior conto o i loro complici ad una Corte marziale che li f\lrebbo fucilare tutti.• (Drumont, Le., Juifs contl'e la Ff'ance, Paria, 1899, pag. 37). Ecco lo stato di spirilo del patriota francese: l'universo intero cospira contro la Fr•ncia ! E l'immaginazione popolare lavora quoati da.li . L'ebreo; dove non è l'ebreo1 È dappertutto. Nell'armata, nel– l'esercito, nelle università, negli alti impieghi della na• zione, nella Banca, nel commercio, nell'industria, grande, media e piccola. Ma quanti uomini conL&.questo invi– sibile e minacciante egercito1 Dove sta.nr ,o le sue. straordinarie risorse t Gli antisemiti tacciono, per ma– lnJede e per ignoranza. Orbene io ho voluto riso! vere un po'questo problema: qunnti sono gli ebrei di Francia T ~ evidente infatti che l'entità. del pericolo deriva es– stnzialmente dal numero di questi uomini. Ed ecco i risultati derisorii della mia inchiesta: la. G,·ande Enci– clopédie di Teodoro Reinach li ra ascendere a 72.000 in tutta la Francia: il Diclionnafre de Géographie, edito dall'Hachette a 44.399ila 0,•oisade Prançaise, una ri"ista clericale (n. 28 del 1898), a 71.200 i e finalmente l'Al– liance lsraétite a 80.000. Pigliamo pure questa ultima cirra, che è la maggiore: 80.000 ebrei su 38 milioni di cattolici possono onestamente rappresentare una cifra allarmante, Se si tien conto della curva ordinaria della ricchezza, gli ebrei agiati o ricchi non possono essere pii) di 20.000, ma forse son meno ancora. Come par– lare, di fronte a queste cifre, di accaparramento della ricchezza nazionale t La grande industria., del resto, è tutta nelle mani dei cattolici. Le grandi officine metallurgiche del Creusot sono possedute dall'onesto cattolico Schneideri le grandi tessitorie dal Nord sono nelle mani dell'Harmel, quello dei pellegrinaggi al papa, del Motte, cattolico e mo– no.rchico, padrone di Roubaix, dove ha. sostituito nella deputaiione politica il nostro .valoroso amico Jules Guesde; le miniere sono nelle mani di Casimir Périer, Plichon, Da Solages, Cha.got, ecc., ecc., tutti cattolici, moderati e qualche volta anche monarchici. Se gli uo– mini non fossero istintivamente porta.ti alla bugia ed alla malignità, in nessun paese del mondo meno che in Francia potrebbe parlarsi di accaparramento della ric– chezza nazionale da parte degli ebrei. Intanto è su questa mostruosa. bugia che ,la fortuna politica dei Drumont o dei Millevoye, la scempiaggine diventata nazionalismo, si è fondata e si è sviluppata. Poi, siccome l'ebreo raceva. troppo magra. figura, si è ricorso ai protestanti ed agli inglesi. Alla France Juiv,, hanno risposto due caricature di libri, che molta gente in Francia ha avut.o la debolezza di discutere: le« Péril prote&lant » e e La Sem.itique Albion ». Capite t TuLtn. l'lnghiltorra è come se rosse il regno rinato di Israele. Oli inglesi non sono che degli ebrei (iicl) e vanno trat– tati come l'abate Oarnier del Peuple Fra,içai,,, i monaci della Oroia;, il père Dulai e il père Didon - tutti cat– tolici onesti ed ossequienti, rispettosi di Dio e delle suo creature, come lo sono stati i papi dei roghi e dello crociate - sogliono trattare gli ebrei: sterminandoli. Fortunatamente gli inglesi non hanno la remissività degli ebrei, povero popolo perduto in un mondo di ne– mici spietati, e lo. semitique Albion potrebbe giuocare un brutto tiro alla France catholique, jille ainée de t'Egli!f'

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