Critica Sociale - Anno VIII - n. 12 - 1 agosto 1899
CRITICA SOCIALE 191 Ma oltre a questa reazione aperta, ve n'è stata un'altra più subdola, più vile, ma molto più peri– colosa, perché poco osservata, e promossa giorno per giorno, m·a per ora: le leggi di pubblica sicu– rezza cominciarono ad essere metodicamente vio– late, prima a danno dei malfattori per non suscitar troppe proteste, poi a danno dei cittadini; i Mini– steri a poco a poco presero l'abitudine di regolare con semplici circolari di ordine interno molte ma– terie, che spellavano al potere legislativo; le leggi, che limitavano i poteri del Governo, furono fatte cadere a poco a poco in disuso, consenzienti la Corte dei conii e la Cassazione; con piccole leggine votate di sorpresa nelle sedute antimeridiane estive, il Governo centrale estese la propria ingerenza in tutti i minimi meandri della vita provinciale e comunale; si fece entrare nei costumi la consue– ludine dei decreti-leggi, cominciando da quelli sui dazi d'importazione, in parte giustificabili, e poi estendendoli a molte altre matel'ie, in cui essi non avrebbero neMuna giustificazione; fu promossa una campagna metodica nei giornali contro la Camera dei deputati, alla quale facevano riscontro le lodi sperticate al Senato. Questo lento lavoro di trasformazione, per cui lo Stato, sotto la corteccia rappresentativa, diventava un vero e proprio Stato assoluto, era già molto inoltrato uel '0:J, quando scoppiarono i moti di Si– cilia. La reazione, quindi, si trovò forte abbastanza per appronttare di quest'avvenimento e per sven– tolare oramai apertamente la sua bandiera. La guerra d'Afl'rica fu fatta per consolidare le con– quiste ottenute nella prima metà del '9-1.Se Bara– tieri ave~se vinto, Barbato sarebbe ancora in galera e Cavallotti sarebbe andato a raggiungerlo. La scon– ntta di Abba Garima distrusse gli effetti dei moti siciliani; il colpo di Stato del maggio '08 ci riportò allo slalu quo anle Abba Garima. F'ino a quando I Ux TRAVKT. LA TEORIA DELLA MISERIA CRESCENTE I. Colla frase e teoria. della miseria crescente > o e del• l'immiserimento > ( Vereltndung,thcorie) indicasi oggi in Germania dai critici del marxismo una. teoria che si pretende stabilita da Marx ed Engels e cui contrall• direbbero i ratti i ed anche nelle discussioni, a. cui dià la stura il libro di Bernstein (I), questa teoria e la sua critica hanno una certa importanza. Non sembra adunquo ruor di proposito il fissare anzitutto quale sia realmente il significato della teoria marxista, soltanto dopo tale ricerca essendo possibili una critica e una discussione che portino qualche rrutto. La teoria della miseria crescente trovasi nel capi· tolo 23 del Capitale, là. ove Marx espono i caratteri della tendenza storica. dell'accumulazione capitalistica. lvi si legge che, nel corso dell'evoluzione capitalistica, e cresco la massa della misf'ria, della compressione, e dell'asservimento, della degradaziont, dello sfrutta– e mento, ma cresce in pari tempo la rivolta della classe e operaia, sempre in aumento, e la quale, gro.zie np• e punto ai congegni del processo capitalistico della < produzione, acquista esperienza., si concentra, si or– e ganizza. > (I) Die Voraauutnmg,m de.r SocfaU.rmu, umt dfe Ai,fgaben der Sozl<:1/demollratfe; Stuttgar1, Diet:t, 1699, - DI <1ue1to lihro e delle discussioni cui delle luogo anemo occulone di riparla.re . (Nota Cklla C1uTtC•). a Noi non intendiamo certamente abbandonarci a mi– nuzio filologiche per indagare qualo sia. il senso di questo passo. Tutto.via per quanto esso possa, se preso isolatamente, dar luogo ad equivoco, non deve dimen– ticarsi cho il suo posto è alla. flne d'un'opera abbrac• ciante 800 pagino, e la quale rappresenta i risultati di un'attività scientiftca e politica di più di rnnt'anni. Onde il cercare di comprendere la frase lapidaria del riassunto, non è già. una minuzia filologica, ma è un richiamare dinanzi agli occhi l'azione complessiva di Marx e dei suoi scritti. Prima d'ogni altra cosa però, converrà. considerare la verità stessa dei fatti. . . . Nell'accingerci a ciò, tre sono le ipotesi possibili circa il significato della e teoria della miseria. ero• scente »; tre ipotesi ci1e, lungo d&.ll'escludersi a vi, cenda, si completano e stanno rra loro 11ella. più stretta. connessione. In primo luogo, può ravvisarsi in quella (rase l'indi– cazione di due tendenie rra loro contrarie, l'una verso la compressione, l'altra ,·erso l'elovamento del prole• tariato; entrambe questo tendenze non sono però se non gli antagonismi stessi rra capitalisti o salariati. I capitalisti sono costantemente spinti a comprimere sempre più i loro operai, a prolungarne l'orario di la\'Oro, a diminuirne i salari, ad aumentarne la dipen• donza, ecc.; contro di che, tutta via, vuole una mede– sima fatalità che o presto o tardi insorga il proleta– riato, atiservito e compresso bensì, ma msieme riunito ed organizzato, grazie appunto al processo di prod U· zlone. È questo certamente un fenomeno da !ungo tempo avvertito; mo. ecco giungere l'economia liberale e di• chiarare: si, è vero i però la tendenza. all'immiserimento del proletariato, è un leoomeno cbo si verifica.soltanto nel primordi del sistema capitahsuco di produzione e che col tempo scompare. Ma ciò non è esatto. Spariscono alcuni effetti della teudenza. all'muu1serimento, non la tenden;a stessa, che è legata indissolub1lmente al sistema capitahsuco dì srmtlamento, nè può sparire fuorcbò cotrehminazione di questo. L"rntento dei padroni di comprimere la condiziono dei lavoratori, od almeno di opporsi apertamente ai loro sforzi per elevarla, è una conseguenza rata.le del sistemo. capitalistico di produzione, della concorrenza e della caccia al profitto, che spingono a procurare sempre maggiore stabilità al risparmio d"ogni cost.odi produzione, e cosl ancbo del costo del lavoro. In date circostanze, qualche industriale può arrivare persino - (sono però mosche bianche quelli che vi arrivano) - a riconoscere come buonissimi salari e breve orario di lavoro rendano Il lavoro più produttivo; ma o.nelle con ciò non ò tolta di mezzo la sua tendenza all'e im miserime11to ». Oi regola è precisamente da questi In• dustriali intelligenti cbe si pone un particolare studio ad applicaro metodi e macchine ohe rendano superflui gli operai, ed o. sostituire con (orze di lavoro inferiori lo superiori. E dovunque vediamo formarsi associazioni padronali, allo scopo di compiere l'tLSservimonto e degradazione dei lavora.tori, riducendoli a schiavi privi di volontà. Là ove ai lavoratori riesce di domaro alquanto gli imprenditori, come in lngbilterra, si attenuano le rorme della lotta fra la tendenza capitalistica verso l'immi• serimento e la tendenza proletaria verso l'elevamento, ma la lotta stessa continua, assumendo proporzioni
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy