Critica Sociale - Anno VIII - n. 11 - 16 luglio 1899
108 CRITICA SOCIALE l'art. 32 dello Statuto: Questa di:~po,izione (dell'art. 32) non è applicabile alle adunante in luoghi pubblici od aperti al pubblico, i quali 1·imangono intiet·amenle sog– getti alle leggi di polizia .... Ma infine giova. riconoscere che non è al tutto simu• lata la sdegnosa meraviglia. onde i dottrinari della rea– zione rintuzzano i riluttanti alla nuovo. cavezza: - Se è niente di più di quello che si pratica. tuttodì I .. So da tempo immemorabile stancale la pazienza. di tutti i Ministeri della Destra. e della Sinistra e di tutte le maggioranze con le vostre interminabili interrogazioni ed interpellanze sulla. conferenza. vietata di Ferri o sul Comizio impedito di Prampolinit .. Non ò tutto guada• gnato se in luogo dell'arbitrio del funzionario avete un disposto chiaro di legge cui obbedire1 Però questa gente, che ragiona cosi, fa troppo cal• colo della selezione servilo esercitata sulla coscienza politica dei cittadini da. 50 anni di ininterrotto Governo di polizia: essa suppone o tinge di supporre che i par• titi del popolo, nelle loro proteste per i colpi avventati 11\ diritto di riunione, si dolessero soltanto per la vio– lazione delle forme, laddove essi si lagnavano princi– palissima.mente dell'offesa recata alla sostanza., al di– ritto della propaganda, al diritto cioè ed al dovere di ogni uomo di comunicare quello che è per la sua anima la verità e d1 conciliare a questa verità il maggior numero di anime. Di fronte a questo strazio scompare quasi il dolore dell'arbitrio: il danno sociale non con• siste in ciò che il poliziotto vieta arbitrariamente a Ferri ed a Prampolini di parlare - ma in ciò che Ferri e Prampolini effettivamente non parlano - tolgono alla nutrizione del corpo sociale H contributo dei loro sentimenti e delle loro idee. Quale consolazione ò a questo rammarico, che d'or innanzi a Ferri e Prampo– lini sia. vieta.lo legalmente dal poliziotto di parlare, se non parlanof L'offesa era. prima. a.Ila.legge ed alla. ci– viltà - ora non sarà più cho alla civiltà.: ma che altro scopo si proponeva per l'innanzi la legge se non di aggiungere alla civiltà, assict:orando alle idee degli in– dividui l'ascoltazione delle masse1 Ma vi h~ di più. I nostri farisei costituzionali, che nella nuova legge veggono il limito dell'arbitrio perchè è l'arbitrio legalizzo.lo , come possono garantire che questo arbitrio-limite della legge non sarà dai funtiO· nari varcato .... come avveniva prima 1 ..• Il loro argo– mentare ò come quello del ladro che dicesse alla "it– tima: Tanto, te li porto via i quattrini, fammene perciò una cessione per alto di notaio: - qua.I garanzia dà il ladro di non strappare anche la catena dell'orologio dopo essersi preso il portaroglio1 La verità è che ogni limitat.ione o regolamentazione dei diritti statutari riesce un manireslo eccitamento a. commettere arbitrii se essa non è fatta precedere da una rigorosa legge sulla responsabilità dei runzionari. Finchè il poliziolto non ha da rendero cont,o a nessuno della sincerità. e della lealtà onde esso interpreta le ,·agioni cli 01·dine pubblico, e il suo criterio è sovrano ed irresponsabile 1 tino allora la libertà sarà una cosa. magra, stecchita, tubercolotica, come una madonna dei neo-prera.traellisti, ed ogni legge non sarà. che una croce di più, pesantemente arrovesciata sulle sue po– vere spalle! Ma di tutto ciò se il partito nostro giustamente si addolora in ritlesso della sua missione di educatore delle masse e di araldo della civiltà progressiva, per la ,·ila sua e gli interessi propri della sua esistenza non ha da temere. b101mecau1no cl1arr.o Il diritto di riunione per il proletaria.lo ò scritto dalle necossità superiori dell'evoluzione industriale. La vo– lontà collettiva dei lavoratori sfida tutte le proibizioni dei questurini quando si sviluppa da.ll' at_trito solidale delle centinaia, delle migliaia e delle decine di migliaia di anime raccolte sotto un solo tetto, intorno o.d un motore gigantesco, nello srorzo combinato, onnipossente delle energie produttrici. Ora questi« assembramenti », che crea ad ogni minuto l'interesse del capitale, diffi– cilmente si possono vietare o sciogliere .. nell'interesse del capitalismo! Eppure sono questi i veri assembra– menti pericolosi por il lo1·0 ordine pubblico, perchò sono gli assembramenti nei quali automaticamente, per la confm·enza muta delle cose e dei fatti, si sviluppa nella massa lavoratrice l'istinto e la coscienza rivo– luzionaria di classe! Ma contro questo male non c'è rimedio: tutto il loro arrabattarsi in titanici sforzi liberticidi non giova: il diritto di riunione può andare distrulto per tutti i partiti e per tutte le scuole, ma al partito socialista un diritto di riunione in via di privilegio sarà sempre gnrantito .... dalla. classe capitalista. Il decreto del sig. Pelloux non cambierà. questo stato di cose... La guerra ai simboli. Art. 2. - Non, si polranno po,·la1·e, 11è esporre in pubblico ùuegne, slendai·di o emblemi se:li;io$i. I con• lrnvvento1·i sara11110 punili con l'ar·resto fi,110 ad un mese e con la mulla fino a L. 300. Così l'on. Pelloux passa agli iconoclasti. Impronta Holia dimandava Ron1.1, Ui:tanzio Hlli le han da.lo . Vedremo a.dunque i poliziotti per le vie squadrare dal capo alle piante i cittadini per scovrire su di essi il cencio rosso o la. margherita gialla o la medaglietta di Co.rio Marx o quella di S. Gregorio Magno. Ma. io penso con terrore a. questa gara che andrà a. stabilirsi tra. l'immaginazione dei questurini in busca. di insegne, stendudi o emblemi sediziosi e quella dei parllti che non sfuggiranno a. questo istinto no.turale della mente umana di concretare in sogni mo.teriali Idee spesso per sè un po' vaghe e indeterminate. Sol– tanto si può fin d'ora giurare, anche per l'esperienza del passato, che assai raramente si incontreranno le f11.nlasiedei persecutori e quelle dei perseguitati nella scelta del simbolo, perché procedono da temperamenti troppo diversi - e quindi spesso avverrà che la que– stura vegga simboli dove simboli non sono e diventi improvvisa.mente cieca davanti ai simboli che sono - di guisa che la sua persecuzione riescirà il più spesso sciocca, ,,essaloria e vanamente crudele. Pensale un po' le circolari ministeriali interpreta.iive delle specie e delle \'arietà. dei fiori che i cittadini possono portard tiddosso, stscondo le diverse stagioni; pensate i direttori generali - di,·entati maestri di eleganza per le nostre dame nella scelta delle tinte - intenti a misurare l'esatto rapporto del rosso col nero, oppure del rosso e del giallo, oppure del bianco, del rosso e del verde negli abiti; pen– sate la sorveglianza. nei teatri perchè negli audaci a,•. volgimenti della. danza non avvenga mai che il pub– blico possa. indovinare l'incontro di due iniziali (\V. S., per esempio), il disegno di una croce, il trionro di un colore, il profilo di un perseguitato, il ricordo di un proscritto. Ahimè! Tutto ciò, che è stato, ritorna. Torneremo un po' malinconicamente a rifare le burle birichine che
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