Critica Sociale - Anno VIII - n. 11 - 16 luglio 1899

CRITICA SOCIALE 173 do. mettere tutti in prigione1 Eb ! no! diavolo: se no, I il giornale non esce pill, ed in pochi mesi non esce più nessun giornale. Cosi la pensava il legislatore del 1848. Ma quello di cinquant'anni dopo, dice invece: Sicuro! Ma ò precisamente quello che ci vuole! L'Italia senza giornali torna ad essere il giardino d'Europa, il pO:ra– diso terrestre, do,·e floriscono tutte le virtù civili e militari. Del resto - à sempre inteso - ci possono essere delle eccezioni: La. Gazzella Ufficiale, l'Esercito e l'Italia Militat·e, il Popolo Romano ed il Con·ie,·e della Sera non è proprio detto che debbano scomparire: si po– tranno avere speciali riguardi ai più egregi sostenitori del trono ..... Ma quelli che debbono essere assoluta– mente aboliti sono i piccoli giornali di propaganda o di discussione delle idee. Si può indulgere al bisogno del pubblico di conoscere i listini di borsa. e gli estratti dei numeri del lotto (un vero uomo di Stato deve o.ver pensiero per tutto), ma non certo al malsano desiderio di contemplare stampate visioni più fulgide di età fu– ture, critiche appassiono.te dei dolori e delle vergogne dell'età. presente, consigli insolenti di rHorme, predi– cazioni sospette di doveri sociali in urto con interessi individuali, a.lo.te invocazioni di poeti non ancora prov– veditori agli studi; sediziose ricerche statistiche di sociologhi indipendenti, tutto ciò, insomma, di cui si riempiono le pagine delle riviste, le colonne dei fogli settimanali dove si deposita periodicamente la politica, la poesia, la letteratura, la scienza, l'arte - tutto il pensiero e tutta l'azione dell'amore umano e della febbre progressiva che è..... la sedizione! Suvvia, gli azionisti dei grandi giornali cessino dal tremare e i loro direttori la smettano di associarsi pt'r puntiglio alle proteste delle Associazioni dei giorna– listi. Per essi ci saranno sempre degli accomodamenti: se si dà qualche colpo di temperino alla carta dello Statuto ed all'Editto Albertino, è solo.... per colpire la. piccola stampa. Ebbene, la piccola &tampa, la. stampa dei pensatori solitari, la stampa stracciona. degli operai, non morira. Oramai essa si ò adusata alle soverchierie, alle vio– lenze e sa. come si vincono. Bismark si lusingò un giorno di averla finita - di avere almeno liberata. la Germania da quei piccoli togli sobillatori. Ba.ie! La. pic• cola &tampa (ohi cosi piccola!) traversò il confine e portò la. sua penna e i suoi tavolacci al di là. dell'lm• pero - e cominciò dalle libere alture svizzere a va– langa.re le copie del Vorwèi.rls - che, come una refri– gerante pioggia estiva nei solchi assetati, venivano desìosamente raccolte nelle grandi officine e permeava.no tutti gli strati del proletariato tedesco... Poi Bismark cadde e la piccola stampa tornò nelle grandi città. della Germania più. (orte, più sicura, più trionfale che mai nella sua indomabile rorza di apostolato civile. Colpirete gli scrittori 1... Ma ora è troppo tardi : i1 proletariato ba già nel suo seno più scrittori che non sia necessario per coprire dieci volte i posti che voi potreste fare vacant!. La penna passa, come la lam– pada sacra della. ci\·iltà, dalla mano dei dottori in quella degli operai. Se le vostre questure vi tengono essttamente informati, voi dovete sapere che già. ora la nostra piccola stampa ò tutta roba viva di lavora.tori - a cui noi professionisti della penna. quasi niente altro aggiungiamo che un po' di coordinazione per facilitare la composizione al tipograro. Nò queste sono iattanze nostre ... Un professore di università, dotato realmente di una grande intelli– genza e di un immensa coltura politica, liberale-con• servatore illuminato e convinto, mi confessava un giorno che uno degli argomenti di maggior meraviglia per lui e di più grande considerazione per il partito socialista. era stato il vedere come, subito dopo i t&tti di maggio, quando tutta la prima tlla dei nostri era stata. sbara– .gliata dalla imperversante reazione, quei nostri giornali che ancora. sussistevano non erano ma.i stati compilati meglio, con più spigliatezza di stile, con più sapiente scelta di argomenti, con abilità più consumata di pubbli· cisti provetti. Il mio amico e proressore ne concludeva con un sorriso: e Si vede che l'armata di riserva valeva ancora pili di quella. di prima linea! >. Cosl è; le armate di riserva del proletariato valgono più di quelle di prima linea. Decimate pure i nostri scrittori - dalla gleba. e dal• l'officina usciranno le falangi sacre a colm11.re le la.cune, a rinserrare le file. La piccola &tam .. pa viVrà. ! Lo strozzinaggio. Art. G. - It p,-oprietario del giornale o clelpe,·io,lico, e il prop1·iela1·io della ti'pog1•afiain cui viene stampato, . saranno sempre civilmente e solidalmente 1·esponsabili delle pubblicazioni avvenute nel gio,•nale o pe1·iodico medesimo. La 1·esponsabililù civile compt·enderà, oll1·e il 1·isarcimenlo dei danni e il rifacimento delle spese di procedimento, il pagameuto delle pene pecuniarie a cui sia staio condannato il ·uetente del giornale o pe- 1·iodico, oppure l'autore della pubblicazione. La proronda organica antipatia del soldataccio contro la. stampa e i giornalisti, spinse il generale a pigliar– sela direttamente con le persone. Spettava ai suoi con• siglieri borghesi indicargli il modo di pigliarsela con le cose. A quella gente fredda e positiva ciò pare ancora un migliore affare che il pallido martirio di qualche seri ba.cchino. Colpite alla borsa! si gridò. In questo grido è il compendio di tutte le nobili aspi. razioni di qnesta. gente, che all'arroganza brutale del soldato ha sostituito la insoffribile insolenza dei nuovi arricchiti. Colpite alla borsa! Essi sono poveri e dovranno ce– dere. Bisogna pigliarli alla gola. Moltiplicare le respon• sabilità penali è buona cosa - ma. è meglio moltipli– care le responsabilità. civili. La volpe avrà. più facil– mente ragione del leone che non il lupo. L'usciere che vi sva.ligia la casa vi reca più danno che non il giudice il quale vi regala. alcuni mesi di carcere. Dal carcere si esce, dalle unghie di Sbylock ma.i! li giornale mc,rirà. sotto il poso della carta bollata. ... Ma a questo tempo è prudente per i conser– vatori rar tanta. pompa della possanza del denaro 1 li loro Colpite alla bar.sa! può ben ~ssere raccolto come una. sftda. a.Ila miseria., mentre imprudentemente scovre ai poveri dove risiede ogni rorza e valore sociale in questo regime plutocratico. Arrigo Heine cantava - e il moribondo giornQ.le ita– liano canta con lui: S'uno é ricco &terminato arricchir sempre potrà, anche Il poco sarà tolto a colui che poco avrà, Ma se J>roprio non hai niente fa.Hl, oh, fatti solterrar ! solo i ricchi, o mascal:ione, han diritto dt campar,

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