Critica Sociale - Anno VIII - n. 11 - 16 luglio 1899

172 CRITICA SOCIALE difesa del paese, alla sicurezza pubblica, al pubblico tl'aspot·to e alla sanità pubblica; 3. 0 a tulli i ,·apporli di laVO}'Oe di servizio nelle impt·ese ferrovim·ie. ..... ~fa ci piglia vergogna di noi ad allargare queste indagini - tanto è lo scempio der senso giuridico e morale, cosi grande è l'abbieziono in cui vediamo pre– cipitata la nostra patria in confronto delle altre nazioni nei criteri della libertà: non solo siamo tornati alla repressione della coalizione, ma siamo ritornati alla sua forma più rivoltante, quella ..che schiaffeggia in pieno il principio della eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, cioè la repressione esclusiva della coalizione dei salariati. Cianciano di un preteso giaco• binesco diritto dello Stato di rare tutto ciò che gli piace quando lo creda necessario alla sua esistenza: ma giu- . ridicamente, dirò con un giureconsulto non sospetto, -non si potrà mai certo dire che il diritto individuale di congedo si o·asfo,·mi in reato pe,·chè è esercitato aa più individui 1·iunili. Ah! giova, s}, giova veramente sperare che la magi.• stratura non applicherà queste mostruosità. di sostanza. racchiuse in mostruosità non minori di rorma. In questa materia l'unico criterio per tutti i liberali, per tutti i socialisti, almeno nell'era presente, devo essere quello che il giureconsulto, cui ho accennato or ora, così splendidamente dichiara.va : La. rivoluzione francese rivendicò la libertà. del la– voro. Tutte le legislazioni che rampollarono da essa si ispirarono a questo concetto: chiuderebbe gli occhi per negare la luco chi volesse contAstare che le mutate condizioni vanno perorando una 1·icognizione più ampia e più esplicita del dirrllo di coalizione. Taluno vorrebbe distinguere rra scioperi giusti o ingiusti e permettere gli uni e reprimere gli altri (come quelli degli addetti ad un servizio pubblico). Ma. l'esperienza ha convinto che non esiste mezzo sicuro per distinscuere gli uni dagli altri e che bisogna In re-gola generale 1,ermett.erll tuLli se non si vogliono tuUi negai·e. Il bisogno di più larghe concessioni nell'esercizio del diritto di coalizione, è sentito tanto più dopo che l'aumento sempre cre– scente delle macchine, realizzando il mito di Briareo, ha. modificato tutta l'economia dell'industria e dato nuooo gramle predominio al capitale sulla mano d'opera. Soltanto nelt'tmio,ie gli ope,·ai possono h·ovare la lo1·O fm·za e ,·aggiungere pa1·ilà di condi.:ione con gli indu• sll·iali; onde è bene stato dotto che la concorreuzl\ è In ragione del forti e la conllzlone Il rl11uo dei deboli t Il giureconsulto, che diceva queste auree parole in un discorso pronunziato nella sua. qualità di procura– tore generale alla. inaugurazione di un anno giuridico, ò S. E. il comm. L. Municchi, attuale prefetto di Milano. Addosso alla stampai Art. 5 - Tutte le disposizioni penali, relative alle co11li-avve11zioni alle leggi sulla stampa ea ai delitti commessi per mezzo detta stampa, sono apPticar>ili: 1 .• Al gerente del gionwle o pe,·iodico; 2. 0 Agli aulo1'i o cooperatori delle pubbli·caiioni inc1·iminate. Quando l'autm·e o i cooperatori delle pub– blicazioni sieuo condannati e ri,iedano nee 1·egno, il gerente va esente da pena. L'on. Pelloux ba.da a spacciarsi dei giornali e dei giornalisti; in questa. impresa egli non ò che l'espo– nente di un'antipatia istintiva ed invincibile di casta. Il militare odia la stampa. perchè la stampa. è la per– fetta. antitesi dì tutto ciò che egli ama, venera ed idolatra. li militare concepisce il mondo attraverso un regolamento; per lui la virtù ideale è la disciplina, o l'aspirazione più grande è sfuggire a tutte le respon– sabilità. La discussione lo tedia e lo inasprisce come B1b1otera Gino 1:11::irro un'insubordinazione: in ronda teme sempre che le con– cluRioni dello discussioni abbiano a rovesciare i mal connessi impalcamenti delta suo. mentalità regolamen– tare. Ora., la stampo. ò la. sua nemica perchò discute di tutto e di tutti, porchè è una grande anarchica in– discip\jnata. che non conosce gerarchia e dice il fatto suo a tutte le autorità., compreso il signor colonnello. Non c'è reggimento il quale non abbia. la.suo. e gloriosa• tradizione di duelli o di scapaccioni scambio.ti con giornalisti o con studenti. Tutto lo sforzo della casta militare è di straniarsi dal volgo borghese, dai J}ekins, come dicono in Francia. E questi insolenti cronisti penetrano nelle caserme, ranno inchieste, denunziano fatti, s'impicciano di tutto e di tutti per mettere ogni cosa in piazza.. Oro.ma.inon c'è più una recluta scapaccionata che non vegga. stampato in corpo IO il caso suo. Non si può più tentare una bella marcia (orzata senza sentire tutte le gazzette piangere come vitellucci da latte sulla sorte di quei quattro soliti poltroni rimasti per via. con quattro palmi di lingua fuori. E i casi Morteo1 Quei magri scribacchini occhialuti ed allampanati non so– gnano e non veggono piè altro. Tutti i colonnelli sono d'accordo nel riconoscere che, so si vuol ristaurare la disciplina. e risollevare il prestigio dell'esercito, bisogna sopprimere tutti i giornali - tutti - senza distinzione di colore - chè tutti insieme non f11.nno che scaldare le teste e confondere le idee. È quindi ben naturale che il primo generale ministro presidente, avanti di sopprimere i giornali, cerchi di sopprimere i giornalisti. Ab! se questi avessero una testa sola! ... Ma che a.vero una testa sola! Essi hanno tante teste di legno dietro le quali fanno i gradassi! Oià l'istitu– zione del gerente è una immoralità - ma poichè c'è, resti. Tanto più che i direttori dei giornali che difen– dono il generale dicono di non poterne (are a meno. Basta al generale che insieme al gerente si possano cogliere tutti gli scrittori, amanuensi, proti, tipogro.tl , tutti i cooperatori del giornale. Sceglieremo poi chi dovrà. pagare per sè e per gli altri secondo lo conve– nienze del Governo! Ma il gerente era stato istituito appunto per tute– lare gli scrittori, per impedire a.I Governo le vendette personali, per garantire alla società. il benefizio del sindacato continuo degli atti del potere e l'ampia cir– colazione delle idee! 11 legislatore pensava che la li– bertà della stampa fosse tale utile sociale da superare il danno della deroga. alla. legge ordinaria della re– sponsabilità. individuale dei propri atti. Non tutti pos– sono essere eroi od hanno la vocazione per il martirio - ma tutti possono avere una buona idea in zucca; ed à vantaggio uni versale che sia messa fuori; - perciò la. legge ha scelto di rendere franca. in ogni caso la timidezza. dolio scrittore mediante la garanzia che non sarà. mai molestato per i suoi scritti flnchè egli stesso non dichiari espressamente di a[rontarne la.responsabi· lità apponendo il suo nome e cognome a piè dell'articolo. Lo.società per suo conto si ritiene surflcientemente salvaguardata quando conosce un gerente che è sempre responsabile e troverà. nel suo interesse la prudenza. necessaria per moderare le esagerazioni o le violenze dei redattori. E poi, già, nel giornale moderno dove dieci persone, tra. corrispondenti, direttori, redattori, correttori, ecc., mettono mano in dieci minuti ad un telegramma, come è possibile stralcia.re le singole responsabilità, S'banno

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