Critica Sociale - Anno VIII - n. 8 - 16 aprile 1898
CRITICA SOCIALE 123 provvedimenti al riguardo. Disposizioni per l'igiene degli worll.sllops {lalooratorii) si leggono nella legge sanitaria (Pub/ic llealth act) nonchè nella legge sulle Fabbriche del 1891 e a speciali ispettori ne ò affidata l'osservanza. Ma tali leggi rimangono lettera morta per la facilità con cui gli interessati possono eludere la vigilanza degli ispettori opponend~ l'in– violabilità del domicilio. Più efficacemente può esplicarsi l'azione dello Stato col promuovere l'abolizione dello sweating nelle industrie che dal medesimo direttamente o indirettamente dipendono. L' A1·my Clolhtng Facto,·y {fabbrica di uniformi per l'e,ercito) sottrasse 1375 operai allo sweating senza produrre un aumento qualsiasi nel costo di produzione. Allo stesso sco1io potrebbero ulilmente estendersi le clausole (anlt· s,realing clauses) dirette a proibire lo s,,,eattng in tutti i pubblici contratti. sull'esempio del Boa,·d o( traàe (Ministero del commercio) e del Consiglio municipale di Londra. Ma nè questa nè altre misure escogitate dalla Fabian soctety, quali sopratutto l'estensione della responsabilità delle condizioni in cui il la,,oro si svolge agli impresari che lo prov,,edono a domi– cilio, non meno che ai proprietari del terreno sul quale la legge è violata. avi·anno tanta efficacia da estirpare lo sweating. Finchè il lavoro a domicilio troverà nella natura stessa dell'industria una giu– stifica,ione, finché saril cosi grande il numero degli operai disoccupati e disorganizzati, che trovano, non in una speciale capacità, ma nella materiale resistenza al lavoro, mezzo di sostenere la concor– renza di operai più abili e più p,·ogrediti, finchè l'operaio organizzato guarderà con disprezzo i paria dell'anarchia economica, vano è sperare nell'effi– cacia della legge. La maggior responsabilità dei mali lamentati risiede. secondo noi. nell'esclusivismo delle 1•,·ado Unions inglesi, e delle masse orga– nizzate degli operai in genere, che nulla fecero per togliere gli inconvenienti dello su,eating, disinte– ressandosene come di un fatto che non le ri– guarda. Gra,issimo problema questo del delinearsi nel seno stesso della classe operaia di quella divisione di classi, che si vuol scorgere solo tra imprenditori e operai.(') G. S. ( 1 ) Qui sarebbe giusto, crediamo. const:ttllre come non in :tllro se1115O da quello indica.lo dallo scrittore di questo articolo si ~\'OIH - in lnghllterra come altrove - l'opera dei soci:\llsli: nel J)er&ull!derecioè le corporazioni chiuse dcgh opera.i ad aprire I propri Cflncelll. a lottare non 15oltanto1,er il proprio ,•antai::-glo Immediato e parllcolare, ma nel nome di Uliti gli OJlpreui, ele– vando la lotta di mestiere a una. lotta di clMse: e clò non In omaggio a un sentimentnle altruiur.o, ma riel loro propl'iO inte– resse, nessuna • aristocrazia operaia» potendo n lungo contier– '':trsl quando le flottano intorno le ondntc del disoccupati e dei lnvoratori :ti ribnsso. Interpreti di que1m1.tendenz.i. rntta soci:i.– llsta, ru a11punto m lnl{hillerra l'Unione londinese Gas \Vo1·her e in gener ;i.le il cositletto Neo• Utllonismo. (Nota della CR11'1CA :0:0CIAl,K). L'abbonamento cumulativo alta CJUTICA. SOCIALE e alt'A VANTit, gion1ale quotidiano del partito socialista, costa per L"interno L. 21 all'anno, L. 10/J0 al semesl're; pe1· l'estero L. 37 all'anno, L. 18,50 al semesh·e (salvo nei. paesi, Svizzera, Belgio, Austria, Germa11ia ed altri, dove puU farsi l'associazione postale, dfrellamente al– l'Ufficio postale, a norma della conven:-ione di Viemia, allo stesso p,·ezzo che nel 1·egno). L'EF~'ICACIA MORALE DELSOCIALISMO Gustavo Le Bon nella llèvue PhilOSOJ)hique, il Chiappelli nella Nuova Antologia, hanno, sulla fine dell'anno scorso. incidentalmente o di proposito, parlato della emcacia morale del movimento socia– lista. Ma, sebbene tanto runo che l'altro, rimanendo ben.si avversari del socialismo, non siano acciecati da pregiudizii conservatori e l'eudano a quel mo– vimento la dovuta giustizia, pure io credo che nessuno dei due abbia con bastante forza messo in luce tutti gli effetti miglioratori che esercita l'idea socialista tanto, direttamente, sull'animo dei suoi adepti, quanto, indirettamente, sulla psiche col– lettiva. Il primo di questi effetti è senza dubbio la pre– valenza che sull'animo di coloro in cui opera l'idea socialista prendono i motivi d'azione disinteressati, quelli cioè che escono dalla sfera ristretta dell'e– goismo personale. L"enicieuza nobilatrice del ca– rattere che ha questo prevalere nella vita dell"uomo d'un obbietto extraegoistico, non può esse1·e messa in dubbio, e la storia, anche pili recente, la con• ferma. Se voi confrontate tra di loro, dal punto di vista morale, le due generazioni che precedono quella che ora si affaccia sul teatro dell'azione, cioè, per restare in Italia, ·quella che occupò la scena politica dal 20 al 00, e quella che, avviatasi a termine la ro,•11\azionedel nuovo Stato, la sostitui, voi vedete che mentre nella prima rerveva una gran luce di idealità disinteressata, nella successiva questa luce andò ammorzandosi nel più scettico egoismo. Nella prima non si contano coloro che hanno infranto vincoli di famiglia, hanno spezzato la loro carriera, hanno sperperato le loro sostanze, si sono insomma - secondo l'espression" dei ben– pensanti - rovinati, onde lavora1·e per il loro ideale, e, in gran parte, senza la speranza di ve– derlo realiz,ato. Nella seconda - che fu quella che coniò il termine pieno cli 1·atlle1•ie di quaranlot– tismo - non si contano invece coloro che hanno fondata la loro posizione economica e sociale, che sono saliti, che hanno conquistato il successo. man– tenendo un'assoluta noncuranza, e non di rado un benevolo compatimento per gli ideali politici e per il carattere che rigidamente li abbraccia. L'im– pressione sintetica che suscita la prima generazione ò cli uomini che hanno nobilmente fissato lo scopo della loro vita in un ideale extraper,onale; quella che suscita la seconda ò di uomini non d'altro cu• ranti che della loro personale riuscita. « Alla ge– nerazione (come scr·ive il ~Jerlino) che aveva com• battuto e seminato, succedette una generazione ansiosa di raccogliere:-. ( 1 ) Il livello morale si è dunque abbassato dalla prima aHa seconda generazione. A v,·10,·t Infatti si può anermare che la sostituzione d'un motivo d'azione strettamente egoistico ad unn disinteressato è indice di decadenza morale. Ma di questa decadenza ci sono anche i1111ume1·evoli prove dirette. Se voi rievocate le figure di Mazzini, di Cattaneo, di Saffl, cli Cerouschi, del D'Azeglio vi sembra, oggi. di aver davanti fantasmi d'eroi omerici tanto nettamente. sentite che all'ambiente attuale sono straniere le loro virtù. Chi cli coloro che compongono la im– mensa e pecorile maggioranza monarchica della nazione e del parlamento, avrebbe. pe1· esempio, il coraggio. di recarsi, in seguito ad un cambia– mento di regime, in esigi io e di mo1-irvi 1 Chi cli coloro pe,· cui la deputazione significa aumento di clientela e maggior splendore di condizione, avrebbe (') M1mL1No: 1:naue telle <1u.'eueest, P~ris, Savine, p:ig, 318,
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