Critica Sociale - Anno VIII - n. 8 - 16 aprile 1898

122 CRITICA SOCIALE e manicatori, i quali pagano il fitto e applicano ciascuno la sua mola, lavorando per p1-oprio conto o su commissione per salari irrisorii, e in condi– zioni di locale infelicissime. Da questi e allri consimili esempi risulta che lo swealino nella molteplicità delle sue forme pre• enta un complesso di caratteri costanti: sempre abbiamo operai e più spesso fanciulli che lavorano disordinatamente, non in una fabbrica propriamente detta, ma a domicilio o in case private, a.Ile volte su commissione, spesso alle dipendenze di piccoli imprenditori, sottratti al controllo della legge sulle fabbriche, e della pubblica opinione, in luoghi ri– stretti, mancanti di luce, di aria e spesso di acqua, tali da favorire lo svolgersi della tisi, delle febbri epidemiche, ecc. . .. Sollo l'impressione di raccapriccianti rivelazioni, l'opinione pubblica, quasi abbisognasse di una per– sona, contro cui sfogare J'indegnazione sua, fu in– dotta a vede1·e nel 1niddle,nan o intermediario imprenditore la causa prima dei mali lamentati. In realt,\ la f!gura del mlddleman non è necessaria allo sweatino, tanto è vero che le granrli case commerciali di Londra oggidi più non si valgono di esso per mettersi a contatto con gli ope,·ai ; ma, ad evitare le spese di intermediazione, aprono urfìci, ove distribuiscono direttamente il lavoro a chiunque si pro enti, a mercedi ugualmente deri• sorie, senza punto preoccuparsi del luogo e delle condizioni in cui il lavoro verrà compiuto. Ben osserva l'inchiesta citata che il niid,Ueman, anche dove esiste, 11011 è la mano dell'opp1·essore, ma lo strumento di oppre3sione. Altri vollero trornre la causa dello swealing nella immigrazione degli stranieri poveri, sopratutto ebrei, che trova,·ono in Inghilterra un asilo alle persecuzioni a cui andavano soggetti nei distretti polacchi della Ru<Jsia, r.ermania, Austria. O1·adal censimento del 1891 risultò che il nume,·o dei ro– restieri iu Inghilterra e nella Nuova Galles (!08.1 J:l) non basta ce1·1ameute a spiegare l'estensione e la per,islenza dello swealino. Ciò non toslie che gli immigranti poveri, sopratutto ebrei, alimentino lo Sll"ealing per le speciali condizioni iu cui si trovano. E come di questa cosi dicasi di altl'e cause che comunemente sono addotte per spiega,·e lo sweallnp, come il macchinario, la suddivisione del lavoro (le quali cause, secondo alcuni, reuderebbero neces– sar·ia una mas~a di operai unsllilled per i la\'Ol'i piii semplici e materiali), dacchè le stesse industl'ie, nello quali lo s1,,eatino più inner-isco, esercitato col sistema di fabbl'ica (come le Leet/s clolhtno, le Leicester boot /è.Lclories. ecc.), nonostante lo stra– ordinario S\'Olgimento del macchinai-io, e la di\'i• sione del lavo1-o portata al massimo d i c3tensione, nulla presentano che possn paragonar.ii anche lon– tanamente alla condizione degli operai « swectled •· Le vere causo dello swealinp sfuggono per lo pili all'osser\'atore supel'ficiale: lungi dall'osi;;er circoscritte a un paese, si 1·isconti·ano ovunque l'industria capitalistica. o di fabbrica. ha raggiunto un certo grado di svilnppo. Per teidimoniauz.a del Leroy,,a Melbourne nell"Au:itralia si osservano tutti gli orro1·i <lello swealtng systeni, esattamente come nell'East-End di Londra('). Nello studio delle cause del fenomeno conviene fissare tre ordini di fatti. In primo luogo esempi di sweattno non si riscontrano nelle industrio eser• (•) PISRR.R l.lflOY B'ft.i.ULIRU: ,~. JIOUHllt'I ,arfétb an,1a-1a.,:an– t1e.1, Ui97, pag. liS, 81 re citate col sistema di fabbrica; in secondo luogo gli operai che alimentano loswealingsono in gran parte reclutati tra gli operai disorganizzati e unskilled, ossia senza abilità professionale; in terzo luogo i lavori compiuti nelle industrie «sudate» non ri– chiedono capacità tecnica speciale. Ciò posto, la causa generatrice dello sweatino in tutte le sue forme è la mancata applicazione in molte industrie del sistema di fabbrica. Ciò può avvenire o per le condizioni poco progredite della produzione, o pe1· la natura stessa della produzione, ovvero per l'in· teresse a mantenere l"liome ,,_,.o,·h (lavoro a domi– cilio) in opposizione al F'aclory syslem. Vi sono industrie che non richierlendo l'applica– zione di strumenti dispendiosi e complicati per la prevalenza del lavoro a mano su quello a macchina, non sonosuscettibili di profonde trasrormazioni: tale è il caso delle industrie di confezione in legno, ecc. Noi vediamo per queste industrie perpetuar;i l'an· tica fase economica della manifattura, di coi Io sirealing riproduce i principali caratteri senza le garanzie, che ne ;ittenuavano in pa sato i mali. Nei paesi, che, come l'Italia, sono economicamente poco progrediti, lo sweating h'O\'a nello scarso sviluppo industriale, nella mancanza di capitale in tutte le sue forme, la sua principal ragione di esse1·e. Ma ciò non vale a spiegarne la diffusione e la per•i– stenza in paesi nei quali la trasrormazioue in– dustriale è un fatto compiuto. In Inghilterra lo sweattng si presenta con caratteri pili mostruosi nelle industrie, nelle quali raccentramento nelle rabbriche e la trasrorm1iione da piccole in grandi industrie è a bella posta ostacolata: né mancano ,·agioni per spiegare il fatto in apparenza strano. Non vi ha dubbio che nei paesi più prog,·editi il sistema di fabbrica va creando all'industriale doveri e rejponsabilità sem1>1·epiù gravi e numerose. Se si pen~a alle minute disposizioni con cui le leggi sul I~ fabb1·iche garantiscono le conrtiz.ioni <lei lavoro, al severo controllo degli ispettori o della pubblica opinione. alla forte organiz.zazione degli operai pìÌI capaci, non si dura fatica a comp1·ende1·e come il capitalista, sempre 11uando la natum dell'impresa lo pe,·mette. cerchi di 1·ico,·rereal sistema dell'home- 100,·h, il quale mentre :e sotti-ae a responsabilità qualsia i, gli dà mezz. o di realizzare un notevole guadagno col rigett.re sugli operai pal'te dell'im• posta. non ch o le spes e cli illuminazione, !'iscalda• mento, ecc. I~a questo diretto interesse del capi– talista. grande o piccolo, a mantenere lo swettltng. risponde il bisogno e la condizione di una massa sempre maggiore di operai, disoPganizzati, privi di ogni abilità profes3io11ale, l'8:ipinti dalle t,·ade– unions, fol'estieri, o provenienti dagli iunmi strati soci:.\li, tra le cui schie1·e lo su,eaUng fa le sue stragi. . .. Date le cause indicate, i rimedi non possono essere che lenti e graduali. Ognuno ,·ede come l'estensione del sistema di fabb1·ica a tutte le in– dustrie, segnerebbe la fine dello sweatt11g, che oggidì 1·appresonta negli Stati pi(1 progrediti l'e• sempio tipico della disorganizz.azione economica nel campo della p1·oduzione.che si perpetua in opposi• zione allo sviluppo ordinato e uoifof•me del sistema di fabbrica. Cl'edere che una legge basti pe1·abo– lire gli innume1·evoli sweaunu llens esistenti in Londra e trasformarli in rabbriche è uaa illusione. L'a11ll-s1realing bili emanato dal governo di Victoria in Australia allo scopo di proibire il lavOl'O a domicilio, dovette la sua erncacia alle misure prese contemporaneamente contro l'immig,·azione dei Cinesi, che davano nllo swealtng il massimo contributo. Nella stessa Inghilterra non mancano

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