Critica Sociale - Anno VIII - n. 6 - 16 marzo 1898

88 CRITICA SOCIALE tate presso la Cassa di Milano somme a risparmio. Nò la Cassa di risparmio di Milano nè alcun altro Istituto potrà o vorrà mai fare quel che la Com• missione finge di supporre, anzi di tener certo: fuori dunque la appostazione. E fuori ancora i premi dell'industriale 1•iccodi censo e àt cuo,·e, perché, per fortuna ciel proletariato, di questi industriali ricchi non solo di censo, ma anche di cuore ce n'è pochini e gli operai che vivono la vita intera le– gati a un solo padrone sono i meno. Che cosa resta dell'esempio 1 Restano i contributi versati dal bravo operaio per 40 anni (diconsi quaranta) e questi nel 1938, capitale e interessi, gli rappresenteranno l'egregia SOII!ma di L. 2002 32. Ma è poi vero anche questo! E proprio ben sicu1·a la Commissione che per 40 anni, una lira ogni mese, il bravo operaio avrà potuto sempre, pun– tuale come un cronometro, pagare il proprio con• tl'ibuto 1 Se lo é, mostra di non conoscere le con– dizioni del la\"oro; sia pure l'operaio dell'esempio il pili bl'avo, il più vero operaio, che mente di rigido fllantropo conservatore abbia potuto pensar mai; il proprio contributo, e sempre, egli non lo avrà potuto pagare. E anche le L. 2002,32 van falcidiate. . Ma delle 5727,00, quanto rimane allora! E molto, se meno det\a metà: 2500 lire all'incirca: 310 o 315 lire di pensione vitalizia. Ma questo per l'ope– raio che, iscritto a 25 anni, avrà sgobbato 40 anni, dando sempre senza chiedere mai, e che avrà avuto le ossa tanto dure da resistere al destino, che vuole la vita dei lavoratori più breve della normale. E per quanto tempo! Ahimè, pensi ognuno quel che possa restar di vita a un lavora– tore oltre il 65. 0 anno e poi dica se la virtù di quel bravo operaio tessitore avrà avuto un ade- I guaio compenso. I zionale di previdenza non è altro che un nuovo sciocco tentativo di mistificazione, infinitamente più ingenuo che noi sia l'altro sugli infortuni del la– voro, e serve a provare una volta di pii.'l come si intenda e si attui dai borghesi d'llalia una legisla– zione sociale. Il Governo che lo presenta e la Com– missione parlamentare che, salve modificazioni di nessun conto, lo accetta, co111t-addice11docol fatto il più palmare alle gonfie parole, alle untuose di– chiarazioni, ai pistolotti sentimentali, fan sapere al proletariato che lo Stato per esso nulla può e nulla vuole e che è bene esso provveda ad a1·1·an• gia1·st alla bell'e meglio da sè. Che diamine! I mi– lioni, i miliardi devono essere ben impiegati in qualcosa di più degno. Self help. F. solo per fargli parere men dura, dopo tanti decennii di promesse, la mancata parola, si provano a trastulla1·lo con un tentativo di replica del miracolo dei pani e dei pesci. Ora ciò è indegno, quanto l'inganno del debole ò più indegno dell'aperta violenza. 'on par vero però che quegli accortissimi politici non vedano che può essere anche pericoloso. Il precetto del Set( help può fare nelle menti del proletariato strada diversa eia quella che i filantropi gli dise– gnano - e il principio della mutualità può ben avvenire che si imponga finalmente alla coscienza delle plebi, non come ammaestramento di rasse– gnazione, ma come argomento e simbolo e auspicio di lotta. Sono cose queste che cominciano a vedersi fuori d"ltalia : può qualcuno garantire che un po' alla volta non si possan vedere anche da noi ! lfoc est in votis. F1m1m1co MAIRONI. Losviluppo delcapitalismo industriale lN ITAJ ...I:A Ancora, non come commento, ma come consta- 1 !azione possiamo ben dire, che rorse mai non si I son vedute, in un documento parlamentare, con• giunte,• come in questo esempio 1n•atico (!) della Commissione, Ja leggerezza e la m~la rede e una Avviene sovente di trovare, nei nostri giornali socia· bene intempestiva voglia di ce1iare con chi proprio lisli, dati ed osservazioni intorno all'insipienza. ed alla di celie ne deve avere abbastanza. inerzia della nostra classe dirigente, alla. sua inferiorità. • in paragono allo borghesie forestiere, all'impoverimento • • progressivo a. cui essa trascina la nazione. Dati cd os- Mentre rileggevo la. terza o la quarta volta il servazioni dolorosamente verissimi; ma che non sono, progetto allo scopo e, son quasi peL' dire, nella I per altro, che una parte della verita. e che non devono ~paranza di sorprendervi almeno quel po' di sugo impedirci ùi ricercare e di studiare anche il lato opposto che pur si trova anche nelle cose più scipite, mi balenò per un momento al pensiero il sospetto che, , della medaglia.. sotto lo scopo asserito dalla legge, un altro se ne Sl, è vero che lo Stato italiano andò continuamente celasse e la legge rosse direlta a favorire quasi la sottraendo ai beati sudditi una quota. assoluta e relath•a. costituzione di una specie di aristocrazia operaia di imposta. sempre più elevata, è vero che va spendendo destinata a esercitare una funzione analoga a quella sempre mono per il miglioramenlo intellettuale e mo– della piccola proprietà, quale alcuni conservatori raie degli italiani, è vero che spinge a perpetrare o la vorrebbero ricostituita e protetta, cioè una fun- 1 tollerare una.delinquenza. sempre crescente: tutto questo zione di riparo all'irrompere della marea prole- è vero. E di ciò te ca.use note nessuno qui contesta.: taria. Cosi avrebbe potuto avere un senso quella è la banda.degli agrari e loro accoliti che si arricchisce quota di concorso, che, nella misura presa come normale dalla CommissJOne e dai mrnistri, sup- nelle forniture, nel commercio bancario, coi dazl - sia. pone necessariamente limitato a poche decine di I che li conservi, sia. che astutamente per poco li dimi– migliaia il numero degli iscritti. Ma nemmen questo I nuisca - e ha bisogno di uno Stato quale lo Stato ila· può essere; nè ministri, nè Comm1ss1one possono liano è. avere pensato mai che, colle poche lire della loro I Se non che, un po' la. necessità. dell'esistenza sociale, ridicola quota di concorso, s1 possa ~r~anizzar~ un po' gli stessi procedimenti protezionisti dello Stato, n~lla massa ~~olet3:r~a una mmoranza d1 !:rnnegahi I a.ndavano a.llevando anche tra noi !"industriai la quale, p1onh a tradue gh rnteressi della prop 11 a classe sia essa agricola o mineraria. o manifatturiera, costi– per favorire le mire obblique di una tanto pelosa ' filantropia. R poi non dicono chiaramente, e Com tuisce la forma più moderna del capitalismo borghese, missione e ministro, cli aver voluto provvedere quella. dalle cui lotto colla più arretrata i proletari si non a pochi, ma a tutto intero questo popolo cosi , sono spesso, ed in tanti posti, tanto avvantaggiati. ope1·oso e /iVtgale? I Orbene: l'Annuario statistico del 1897 (che pur regi- No, niente nella legge di simili tortuosi acc01·gi- stra come i dazi enormi sul grano abbiano diminuita. menti politici. 11 disegno di legge sulla Cassa na- I la produzione e - ciò etto più conta - la superficie lllv L u

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