Critica Sociale - Anno VIII - n. 5 - 1 marzo 1898
74 CRITICA SOCIALE la. segregazione, la selezione sessuale, la.selezione delle tendenze; e \Veismann, negata. la trasmissibilità. delle proprietà. acquisito, costruì nuove ipotesi i la panmissi, l'amflmissi, l'intraseleziono germinale. J\fa. di contro a. questa. scuola dei neo-darwiniani, un'altra ne è sorta, e non meno agguerrita, quella dei neo-lamarkiani. Sicchè con Pfoffor si è giunti a ritenere che la selezione serva. bensì a fissare la specie, ma non sia punto la rorza mi– steriosa. che la trasforma. « Nella enorme distruzione di individui, che si opera sopratutto sui giovani, la concorrenza. ha un ufllcio, ma tutt'altro da quello im– maginato da Darwin: essa non sceglie i migliori, ma i peggiori, e non per proteggerli, ma per distruggerli >. La selezione, aggiunge il Delago, non protegge la. lesta, ma. sopprime la. coda; essa non è dunque una. forza progressiva ma una forza consen•atrice. Dovo allora la molla segreta che spingo una forma organica verso un·a\tra, o questa. verso un'altra ancora, su per tutt,i gli"infiniti scalini della scala organica 1 La biologia, allo stato attuale della. scienza, non può forse rispondere che questo: vi sono le condizioni di vita. che influiscono sulla formazione delle specie, e v·ò una forza. ignota, nell'organismo stesso, che lo spingo a variare, sotto gli stimoli dell"ambiente, in questa o in quella. direzione. . .. Che cosa. potremo ricavar~ dun<Juo da. ipotesi cosi contrastate, per la legge ultima <lolla sociologia 1 Nulla di vera.mento sostanzialo. Tutt'al più questo: che v·ò un trasformismo animale o vegetate, come v'è un tra– sformismo sociale, e che, so c'è una evoluzione organica, c'è anche una evoluzione superorganica. Parole e parole! Ila. ben ragione il Grassi di concludere col Labriola che fra le leggi sociologiche e lo biologiche c'è analogia solo c. in un certo modo, ma. in un senso assai largo>. Ciò che invece può utilmente trasportarsi dalla bio– logia alla sociologia. è la discussione del metodo: la relazione tra i due metodi, cho mi pare di cos1 capitale importanza 1 è spesso ll'a.scurata, nò il Grassi la vide. Io non ,·oglio sostenere cho il metodo usato nelle in– dagini della. teoria generale del trasrormismo biologico sia il veramente scientifico, e tutti gli altri, usali dai sociologi per una ricerca analoga e di pari importanza, siano fuor dalla ver;tà.. Se io credo all'utilità. Jell'innesto di un metodo da. un campo di studi in un altro, ciò è per due ragioni. Anzitutto le ricerche biologiche non urtano in quelle cosi gravi preoccupazioni subbiettive che in soi,iologia ranno troppo spesso velo alla verità.; la religione e il dogma si sono cosi adatta.li alla dottrina trasrormista che questa può avanzare su un terreno già. sgombro d'ostacoli. Invece l'incalzarsi o Io schermeggiaro passio• nato dello dottrine sociologiche, rammenta il detto di Hobbes: quando la ragiono è contro un uomo, l'uomo ò contro la ragione. In secondo luogo: il modo di porro il problema diede, in biologia, maggiori guarentigie che non in sociologia. Nel trasformismo biologico una dottl'ina prevalse e tonne il campo per lunghi anni: le dottrine posteriori per conquistare a sue spese il diritto all'esistenza., dovettero essere ad un tempo e critiche e innovatrici; per creare l'edificio nuovo dovettero diroccare l'antico. Donde un controllo continuo, una discussione sempre viva 1 e donde ancora una continuità mirabile - por quanto lo con– sente ra,•gomento vastissimo - nel lor modo di succe• dersi o di sovrapporsi. In sociologia invece nulla. di tutto questo; le teorie sono sorte l'una. accanto all'altra con una frequenza e un rigoglio quasi vegetale, e con un infinito disprezzo runa. dell"altra. Non mai rorse, in un campo che fa dirsi scientifico, si vide tanta anarchia, risultato di quella malattia. dello spirito umano, corno la chiama il Ribot, che ci fa presumere di potere ·noi soli ricondurre all'unili\ tutti i fenomeni più complessi. ... Ora la critica. zoologica, circa il metodo da seguire nella ricerca dell'origine delle specie, ci portò a questi risultati: li trasformismo non si può spiega.re con una. teoria unica, con un fattore unico cd onnipotente; forse tutte le teorie che vennero affacciate chiudono una. parte di vero; nessuna, da sola, è la. verità. Conviene conten– tarci di questo: ci furono e ci saranno condizioni di vita diverse dalle presenti; ci furono e ci saranno forzo trasformatrici ignote nell'organismo medesimo. Che sono esse1 !)"onde vengono1 Qui ò ancora folto il mistero. E si badi che, come dimostra. quel potente critico che è il Oelage, queste forze non sono un adattamento alle condizioni <li vita, come credono i lama1·kiani. L'inda– gine dello condizioni di esistenza. può mostrarci con qual forma. od intensità si ml\nifesteranno queste forze, ma non no spiega la occulta e profonda natura: i due problemi non si possono ridurre ad uno solo. Così dove essere anche in sociologia. Anzitutto si dove abbandonare la ricerca del fattore unico che comprende in sò tutti gli altri e li genera; la complessità. intri– cata. del problema non può permetterci oggi una solu– ziono unitaria. Si è finora scorrazzato allegramente per i campi scon– finati delle induzioni più geniali, ed ognuno ha creduto di sollevare il velo sacro sotto cui sta. nascosto il potere superumano che ha animato la storia. Ma se volessimo dar l'ede a tutti questi audaci esploratori, vedremmo rizzarcisi davanti tale un mostro multi– forme da. sgomentare la rù.nla.sia più ariostesca. La– sciamo pure le teorie Comtiane e Spenceriane che asso– migliano lo sviluppo umano, l'una allo sviluppo della psiche, l'altra. allo sviluppo delrorganismo, e che spie– gano il modo e non il perchè del trasrormismo sociale; ma quante altre teorie, oltre queste! Dobbiamo, col Loria, attribuire al grado di fertilità. della terra libera la genesi della struttura. economica e quindi della storia 1 In verità., la dimostrazione che egli si sludia di dare comparando lo sviluppo delle società umane con quello dt:lle colonie, non ci pare più veri– simile di quolla di chi \'O lesse dal fatto della ontogenesi ricavare lo cause della filogenesi, di cui essa ò quasi la sintesi. Gumplowicz ci la.scia ancora. più increduli. Al chiu– dersi di un secolo in cui le guerre fra i popoli hanno svelato crudamente il loro significato economico, e perciò se ne pravede la. fine, corno accetta.re , qual forza. unica ed eterna dello svolgimento sociale, la lotta delle razze1 Almeno )tarx cd Engels, più acuti, ravvisando nella storia. umana una continua. lotta di classe, non intesero far di questa una legge ultima o perpetua.. Per essi è una forza che spiega la storia passa.la , non l'avvenire; non regge quindi l'analogia, da. molti affermata, tra essa. o la selezione naturale di Darwin. Concludendo, come in biologia. il sorgere di troppe teorie avverse dimostrò la. immaturità. del problema, così in sociologia l'affannosa ricerca. di un fattore unico, cui ridurre tutti gli altri, ci sembra contrasti colla scar– sità. del nostro patrimonio di conoscenze. E come in biologia la. ricerca delle forze organiche
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