Critica Sociale - Anno VIII - n. 1 - 1 gennaio 1898
8 CRITICA SOCIALE LAFUTURA GUERRA E I SOCIALISTI (Ancora la trl1•llee nlle,rnxa) (') Se, noi riguardi dell'ltalio, proscindiluno dal caratl~ro dinasUcoo conserva.toro <lolla triplico alleanza, c1 ò giuocoforza concludere cho esso. sopravvisse a s~ me: Josima e cessò quindi por l'Italia ogni opportunità. dt mantenerla. Allorchè l"Austria, \'Orso il 1879, vide la necessità di rompere l'alleanio. doi tre Imperi e di inau• guraro una politica. ostile alla Russie, ardeva. la que– stione orientalo e urgeva risolverlo. l..'Austr:a aveva accollala la parte di r;valo della nussia. nella penisola balcanica, si era impadronita della. Bosnia-Erzogovin~ contro la. volonfa della Russia o svolgeva in mezzo agh Stati bt\lcanici recontomonto formali una politica di opposizione agli interessi russi, rll, 1 orendo la. Serbia. contro la. Bulgaria. L'eventualità di una guerra austro– rusSliLera allora imminente o 1°;\J-1stria doveva guaron• tirsi la rrontiera occident.alo contro l"llalia, attraendo questa nella propria orbita, poichò 1·1talia. 1 abbandonata a sè stessa, si sarebbo presto legata alla Franci:.l, le cui simpatie con la Russia, accresciuto dalla possibilità della rivincila nazionale in una. guerra generalo russo– todesco •austria.ca, ne racevano una rormidabile nemica. on potendosi nè quotare, nò guadagnare la Francia, occ.;,rrovu.per lo meno guadagno.re l'Italia. :O.lada quel tempo ad ora molt'a.cqua ò passala sotto i ponti o molto coso sono cangiale. Sinchò la politica generalo europea si atteggiava se• condo il conflitto di tutta l'Europa contro la Russia per la questione orientale, e l'lt.alia, divenendo cooperatrice necessaria. alla politica del duo Imperi centrali, poteva s1>erarno in compenso la retrocessione del Trentino, la sua partecipazione alla. Triplico tro,•ava qualche giu– stificazione. Altro l'Italia non se no poteva ripromettere. Non compromessa. direttamente in alcuna dello grandi questioni europee, le consoguonzo di una guerra. 0\'011· tuu.lo non la minacciavano, nò ll"0"a colonie da.sal"a– guarda ro o da sperare, poichò la Triplice Ila mostrato coi ratti corno poco si interessasse alla politica colo• nialo italiana. Ora, cessato il conflitto russo-austriaco, lndlrizz.a.ta la politica orientale russa per una via di– versa dalla via tradizionale, divenuta cioè la Russia sostenilrice dell'integrifa dell'Impero ottomano, spostato l'tlSso della politica degli Imperi centrali, non più contro la Russia ma. contro l'lnghiltorru. ('), b cessata l'ulili1il Immediata, per l'Austria, dell'alleanza con l"llalia.o quindi l'ovontunlità. dello relrMessioni territoriali già. enun– zia.te. A questo punto, come la permanenza. dell'Italia. nella Triplice (I) ri"ela un Interesso esclusivamente dinastico, essa pone tutta la forza ;materiale e morale dell'Italia. a ser,•igio di cause non sue. E questo giù. si b visto nella questiono di Creta e a proposito del ra– mosissimo e concerto europeo • (un concerto rivolto contro l'Inghilterra, corno scrivo J. Hansen, e cui questa (') v~ggan1l au la trlvllce alletm1a; quanto coito e chi l'ho pngnta - chi l'Ila coluta - te ,w~ ca111eeconcmlC'llt', gli artlroll ln1erti nel tre ultimi ruclcoll dell"l\lmo lettè 11>irato (1>nglne 3i!, 306,370. ('J 111 diverti :i.r1lcoli pubblicati nello 1cor10 11.nnoda. E. 1Jern– atel11 nellR .,Veue Ztlt è atat" 11nal bfn dellnuto quet10 murn– menlo della rolitica tradlzlnnnle dell:t. nu11l:t.. (1> Non deve meruigll:&N! 1·acctnno alla pouibilittà della &epa– rnlone dell'llalfo. dalla Triplice, ancor prima che sc:ula II trat- 1111<'. L'latff o principe di Bism:irk non 11 faceva troppe lllualo nl sul trallali e contan più le relnlont amlche'"oll. Il tralla.to di rlaulcurnione rusao--ledttco cadde In dlauao prima che acadeue. ha. finto di rar buon viso), tn cui l'Italia sperperò quat– trini o dignità per sèrviro in conclusione alla Russia contro l"Jnghilterra, la. pindariuo.ta sua probabile al– loato.. Ma.ancor più ciò si scorgerà. in avvenire e comincia ad accennarsi. Al\'ostromo oriente dell'Asia si sla. In questi giorni combattendo unn. strana. o terribile guer1•~ senza colpi di cannoni, lo cui conseguenze ultime sono per ora. affatto imprevedibili. I.o due tradizionali ne– miche europee, la Germania o la Russia, divengono nell'Oceano Indiano sorelle del cuore, e le possibilità di un conflitto armato contro l'Inghilterra e il Giappone aumentano ad ogni bolloltino telegrafico. Conlro la vecchia muraglia cinese, che già non contenne i fero– cissimi Tartari, sono ora puntato lo rormidabili arti– glierie dolio grandi potenze d"Europa. Ora, in questo strano e nuovo conflitlo, quale parte piglia mai l'Italia. 1 Co.rezzo.la.dallo potenze militari slnchò si tratta di af– ll<larlomissioni odioso o illiberali, tenuta in conto per Brruttarne le aderenze o le simpatie, essa v_iene golo– S11mentomessa da lato allorchò si tratterebbe di ottenerlo qualcbs compenso ( 1 ). Che cosa ha mai guadagnato il nostro pae e per la sua devoz.iono o fedeltà alla Tri– plico, Il mantenimento delta pace! si risponde. OhI la sapionza. dei nostri uomini politici! Come se il mante– nimento della pace non rappresentasse il trionfo della politic& austro•tedesca, che ò per la conser\'azione delle torre straniere, italiane, rrnncosl o turche, caduto noi possesso dell'Austria o della Germania; e, quindi, come se non rappresentasse rinuniia o.Ile torre italianissima di Tronto e Trieste! Nel novissimo conflitto cinese l'Jt.alia finirà. con l'&p– poggiare la Germania e la Russia, & svantaggio com– pleto dell'Inghilterra, e, non avendo nè forza, nè pr~ stigio per farsi I&sua. parte in tulle le possibili sp&r– tizioni dei lerritorii barbarici, essa avrà novellamente sciupata tutta. la sua energia in causo non proprie. Ma questo. è una fatalo conseguenza dell'alleanza. Messa l'Italia al seguito della. Germania, ossa. è coslrelta. o. socondarne la politica. llapportullo; o poichè gli interessi della Germania e dell'Austria sono lontani dal Mediter• raneo, do,·e invece giaciono quelli dell'Italia. è evidente che la T riplico implica rinunzie. da parto nostra a se– condo.re i nostri più vitali Interessi. E, del resto, non essendo di gran peso, nè di interesse supremo per gli Imperi centrali l'appoggio dell'Italia nelle quest~onl orientale e cinese, essi non pensano certo ad assicu– rarsi questo appoggio in cambio di altri vantaggi e ad ogni costo. . .. La confradJizione insanabile della politica italian"' ora sollecita. dell'Inghilterra o ora. decisa a seguire la Oormania, riproduco il conrlitlo sostanziale fra gli in– terusi del paese e quelli delle istituzioni politiche. Co- (lt Nolevole, a tale propotllO, 11seguente telegramma da Vienna, H dicembre, :al Secolo di l,lilano. cui non poteu. mancare la con– fermo delle 10lite •mentite uOlc.lose: ., tn queati clrroll diplomailcl 11u1lcurQ. cl1e l'lnghllterra ha proi>o110all'Italia un':ulone comune ni-ll'e11remo Oriente. oHIIL l'occtq>n:doue dtJll"arclpelngo di Chu1t1.n, M:i, 1>er p;ll lm11egnl che lego.no l'1tallt1. alltL Oermant11, non 11 crede qui che l'Jtalla potrà 11,cceuare. • In •lata di che, cl aembra 1>01 abbastanu. ridicola la notl&la, che leggemm., nella. r,-fb11na del !7, 1tt:ondo la quale• 11 u1lcura che lo •lita di prc.bablll compllcar:lonl nell'eslremo Orlenle,ala 1,tst~ decl~, d'accordo fra Il mlnlllro degli esteri e quello della marina, l'ioTio di un:i. nave Italiana lo quei mari •· A quol bon, do'fendo &Tere Il danno, procurarti anche le beff'• I (Nola della C1UTIOA),
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