Critica Sociale - Anno VIII - n. 1 - 1 gennaio 1898

CRITICA SO,CIALE 7 che una nuovn (ira si apriva nella storia; avreb– bero con una scrio di decreti, pl·oclamato il diritto al l~voro, la paco universale, il progresso indefi– nito, il pane g1·atuilo,ecc, ecc.; e intanto i sa– rebbe, o preparato lo elezioni per la Cost_itueote. lo queste elezioni, nntu1·almcnlo a su1Trag10 uo1- ,·er.sale, avremmo avuto contro ai socialisti e ai repubblicani, installati nel Go,·erno provvisorio, la discesa del « graude ese1·citodi riserva cattolico»: contadini e piccoli proprielaf'Ì catechizzati dai preti - souo milioni - ; buona parte della piccola bor– ghesia cittadina ~ della bassa burocrazia, ~ia _con– quistata dai preti. In questa lotta fra clef'1cahsmo o ri, 1 oluzione, ò facilo capiro la posizione che avreb– bero preso lo alt10 classi sociali: tutta la borghesia prima liberale, se~uendo il precotto « chi muo1·e giaco e chi vive si d:\ paco>, avrebbe voltate lo spalle al passato; e, pe1· conservar~ i suoi ben ac~ quistali posse:1si,avrobl>ovotato 1n ma_ssaper 1 clel'Ìcali, trascinando dioll·o di sò tutto 11prolela- 1·ialoincosciente cho diponrtoda lei; una grandis– sima parto degli stessi 1·opuùblicani,spaventati dalla repuùblica rossa, avrebbero volato per la repub– blica nera - tanto, l'importante ò che ci sia la repubblica! - E, alla resa dei conti, avremmo avuto una Costituente in gran maggioranza di clo– ricali, rappresentanti questa volta tutta la borghesia riunita in fascio; e, nella minoranz!l, avremmo avuto un manipolo sccialista e pochi radicali dot– trinal'ii e pochis,imi anticlericali arrabbiati, pei quali la soluzione dei problemi sociali consiste solo nel gridare: Ylva Ginrdano Bruno! Cho le cose sarebbero andate a que,to modo, mi pare indiscutibile. Anche in Francia. nel 181 , il proletariato - non certo più debole dell'attuale proletariato italiano - si tro,·ava a combattere contro uno Sinio dominato da una b1nda spregevole di afli1dstl, l>orslsti, appaltatori ladri, ministri e deputali corrotti ; anche allora l'industria poco sn– luppata marciara noll'opposi1.inneurnciale, e il clero o buona pa1·le della adslocrazia fondiaria guarda– vano in cagnesco il governo orleanese. Anche al– lora la crisi nei prozii del grano... cioò dello pa · lato, fu l'ultima spinta alla insurrezione. E nelle giornalo cli l'ebl,raio il proletariato dol'è penar poco a mandar per aria tutto quello sf.sciume, o abbattendo un trono credò cli aver spezzato per sempre lo catene che lo av,vincovano _al carro del capitalismo Ma, dopo la prima lotta, ID cu.1la bor– ghesia finanziaria s'era nascostanelle cantme, e la borghesia industrialo crasi tenuta dietro le finesfre socchiu~e a spiare l'esito degli avvenimenti, e l'a– l'istocrazla fondiaria clericale legittimista era stata colle braccia incrociate a veder cadere nel fango la dinastia sorta dal funlfO,,dopo il primo °:'omento di stupore, tutto le fra1.10111 della borghesia, spa– .-entale dalla repubblica rossa, ,·ennero fuo1·i alla luce del sole, si strinsero in fascio, e forti dell'u– nione, col grido: o catcchtsmo, o social_tsm_o .', si precipitarono sul prolotar1ato e lo scl11acc1ar01~0 nelle giornale di giugno. La sola piccola bo1:ghes1a cittadina radicale, capitanala dal Ledru,Rolhn, non si schie,·ò colla reazione borghese contro la ri,•o– luzione proletaria; mn, spinta in sensi contr:uì dagl'into,·essi contradditori, che essa accoglie nel suo seno; r•ivoluzional'ianel momenti di calma, paurosanei momenti 1·ivoluziona1·i, incapacea trarre le conseguenze dalle premesse già accettale, sempre incerta nella sua azione, sempre pronta a prender per fatti le cia1·le dei suc_iretori, facendo conti• nuamenle ria spoletta fra r1voluZione e control'l\•o, Juzìono, fini, nei suoi movimenti slegati e illogici, con rinforzare semp,·e la causa della reazione. E cosi il proletariato, noi febbraio del '4 , non istrappò dalle mani della borghesia orleanisla il potere po- litico, se non per riconsegnarlo nel giugno, integro, riveduto, miglfo,·ato e co,·retto, nelle mani di tutta la borghesia stretta in fascio a sua rovina ('). Che lo stesso sarehhe a,•venuto in Italia dopo il marzo ·oo, ml paro indiscutibile. Chi sa 1 Carnllotti forae sarebbe stato il nùslro Ledru Rollio, )filano ci avrebbe dato le secondo giornale di giugno, e il proletariato italiano avrebbe tratte le castagne dal fuoco, solo per cederle ai clericali. Non erodo necessario rermarmi a dimostrare, che sarebbe stata im1>0ssil>ile la nostra permanenza al potere. Chi non ò matto da legare, questa verità deve sentirla senza bisogno di dimostrazione. Fra Yent'anoi noi, for3c, twremo in Italia tanta forza da !onor fronte a tulla la borghesia, e le condi– zioni economicho renderanno possibile la nostra. 1·i\•oluzione; per 01·a la nostra sola forza consisto nella debolez1.a o nella vigliaccheria dei liùerali sabaudisti. C1·odo1·0, nello attuali condizioni, di polo,· impianta,·e in llalia uno slaùile Governo socialista, ò mettersi per una strada, in fondo alla quale ~i ll'orano neCl'ssa1·ia1nento lo piu atroci delusioni. Ammesso dunque, che noi non pos3iamo per ora mollerei dure\'Olmento al posto della tetrarchia; amrnesso cho l'opera nostra per buttar giu la te– trarchia non farebbe cito preparar la strada al do– minio clericale o render possibile l'assorbimento della borghesia liberale nel seno della clericale e 1a costituzione di un DUO\TO « partito dell'ordine •; ammesso tutto <iò, nasce naturalmente per noi la domanda: il partilo socialista italiano, di fronte a questa poco seducente prospettiva. che cosa dern fare t co11ti1111a1·0 per la strada, che segue ora, e che logicamente porla alla Italia clericale; oppure, per paura dello speth·o nero, cambiare strarla ! e quale doHebb'essore 11ueslanuova strada I A quest'ultima domanda non c'è bisogno ~i ri– spondere; perchè noi abbiamo tutto l'interesso a seguire la stessa via cli ora, pur convinti cho in fondo ad essa frovoromo il dominio clericale. Noi abbiamo tutto l'inte1·esse a mandare finalmente i clel'icali al potoro; o questo non perché dai cleri– cali ci sia d,t aspetta1·sl, come c1•ede il Negro ('), un'attuazionepar.dal e del socialismo marxisla; ma precisamente per la ragione contraria. Quando noi colla nostra opera e col nostro san– guo avremo spianata la via ai clericali, avremo certo ceduta a loro la castagna, dopo esserci scot– tate lo mani per cavarla dal fuoco; ma la castagna non arrive1·à fredda in mano dei clericali; anche essi resteranno scottati o si sforzeranno di tenerla e non potranno più tene1·la e dovranno restituir– cela; ma già mfl'reddata per istrada e in grado di esser mangiata da noi. Questo ci apparirà chiaro quando avremo stu– diata la composizione e il programma del partito cattolico. (Conlf,ma). U~ TIUVt:T. ('I SI legg.,, a questo Jlropoalto, Il magn](lco !Moro del MARX: /,e lotte di ct,11,t itt >'rancia (lal J8lS al 1850 (BEbllotua della CnlTICA SOCIALK), ,:: In. ,torln della Jlrnncia di Ieri; forJe ,arà la inorln dell'ltnlln di do1111111I, 1e l'e11perlenza.del paHato non cl renderà prudenti. (') CIUTICA fOCIALll, 1, ottobre·o,. Il 11odopiù aplcclo per abbonarsiconsiatenel mandare cartolina vaglia da l, 8 all'Ufficio della CRITICA SOCIALE, Port1c1 Galler1a, 23, Mi– la.no (acrlverechiarol'lndlrlnodel mittente indicarese si tratta di nuovoabbonato di aeinpllcerinnovazione).

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