Critica Sociale - Anno VIII - n. 1 - 1 gennaio 1898
12 CRITICA SOCIALE abolito l'errore ctesoedonistico. come direbbe il No– vicow, che la proprietà ed il bene3sere, allo stesso modo che la proprietà e la ricchezza, siano sinonimi, si vede allargarsi costantemente la partecipazione al godimento della ricchezza. L'ammirazione delle cose belle c1·eate dalla natura, dall'arte o dall'in– dustria pubblica, è in gran parte indipendente dal loro posse,so: il soddisfacimento dei bisogni si opera all'infuori del sistema della p,·oprietà. Questa ten • denza generale viene da Ziui enunciata così : H maggior sviluppo della civiltà è accompagnato da una progressiva disgiunzione del godimento dalla proprieta: cioè a dire, il numero delle cose di cui noi ci serviamo, senza ch'esse cadano nel nostro esclusivo dominio, è in continuo aumento. D'altra parte, il sentimento proprietario di ,iene sempre meno rigido - ossia il proprietario prova piacere nel lasciar altl'i godere della sua cosa, a tal punto che Novicow può con sicurezza affermare che, nei paesi molto civili, il godimento, che ci viene dalle cose che non ci appartengono, è di gran lunga su– periore a quello derivante dagli oggelti di cui siamo proprietari. Questa veri là economica potrebbe essere la base della morale. Se la ricchezza del nostro si– mile e la ricchezza pubblica contribuiscono in cosi grande parte alla nostra felicità, noi abbiamo tutto l'interesse a vederle moltiplicare, e ciò per puro egoismo. La conclusione implicita è questa ancora: la questione non è di proprie!.~ ma di usufrutto; il gran dilemma non è un dilemma, perocchè am– mette un terzo caso di risoluzione. Alla domanda: « proprietà individuale o proprietà collettiva 1 •• si risponde: nè una cosa, nè l'altra, ma l'universaliz– zazione del godimento. È vero ciò! Ecco quello che in articolo apposito ci proponiamo di discutere con la larghezza voluta e con l'indipendenza di cui ci fa obbligo l'amicizia fraterna che ci lega all'autore e l'ammirazione vi– vissima che abbiamo per il suo nobile ingegno. Qui, incalzati dalle necessiti, dello spazio e dalia mole del lib,·o in disamina, ci limitiamo dommati– camente ad affermare che il proposto dilemma in– combe più rigido e preciso che mai e che il rap– porto fra il lavoro, il godimento e la proprietà, per le leggi stesse di sviluppo messe in evidenza dallo Zini, proclama la fatalità invincibile della p,·oprietà collettiva, ossia di un movimento sempre più accelerato di socializzazione della società, hno al punto in cui il massimo di godimento collettivo coincida col minimo di proprielà privata dei mezzi e strumenti di p,•oduzione. (La A11eal proashi,o numero). Cl.AUDIO 'J'REVE:-:. Per rilegare la Critica Per compiacere a diverse richieste abbiamo fatto predisporre un certo numero di rilegature in tela, a colori assortiti, con dicitura e fragi in oro, elegantis• sime, che qualunque rilegatore può facilmente appli– care, e le mandiamo agli abbonati che ce le richiedono, o.I prezzo di L. 1,liO. Queste rilegature sono destinate all'annata 1897.Pos– siamo oi:dinarne allo stesso prezzo anche per le annate precedenti. Chi preferisce, può mandarci la sua raccolta, indi– candoci il colore preferito, perchè glie la rimandiamo cosl rilegata. (n questo caso, per ogni annata, dovrà Inviarci L. 2, PER UNA SCUOLA DISCIENZE SOCIALI Iniziando, il r, dicembre corrente, una serio di conre– rcnze all'Accademia. scientifico-letteraria. milanese per s,•olgere un corao completo di Sociologia, il doU. Fran. cesco Cosentini, sottobibliotecario alla Braidonse, svolse il tema: La lenden•a e lo stato auuale della Sociologia e parlò della necessitò. di una Scuola. di scienze sociali. L'alto valore critico del sociologo si ò affermato nel· l'esigenza di un orientamento che la.Sociologia - questa nebulosa vaganle nel campo scienU/ico - deve prendere. Incerta ne· suoi procedimenti, la. Sociologia. contempo– ranea. si trova ad uno stato tuttora rudimentale. Veduto unilaterali, eccessiva tendenza sistoma.tizzatrice, sintesi alfrettate od incomplete, rorzato e strano analogie, sle– rili logomachie nelle questioni di metodo ritardano lu, individuazione scientifica. preconizzata <la Vico. Al <ll– lettantismo di quanti accampano con una legittima pa– dronanza. nel regno vastissimo e sconfinato, riaponclono - aggravando il còmpilo difilcile del criticismo, recla• malo, per gloritL italiana, dai sociologi nostri, il Vanni in ispecie - differenti indirizzi, filiali dalle scienze di• verse; divergenti quando vorrebbero predomini illegit– timi o di psicologia, o di etnologia, o di biologiai op· posli quando combattono per una fede di ottimismo o di pessimismo; cozzanti quando continuano il duello se– colare e gigante tra lo spirito e la materia; esclusi,·isti quando av,•icendano l'evoluzione sociale al polo reli– gioso, etico, giuridico od economico. Le scienze, come gli organismi, subiscono una lotta por la vit.a, grave e incessante: questa soltanto In.ra• gione della combattivifa scientifica. nella conquista del nuovo regno. Prevalente ò la tendenza sponceriana, che vuole in– timi legami tra la biologia e la sociologia, ma un tal me• lodo analogico riesce un'impalcatura senza costruzione, una. ridda di ardite, fantastiche intuizioni nel concetto, cosi corno noi linguaggio riesco ad un secentismo scien– tifico. li metodo analogico è valido so segue l'ordine della reallà. cosmica, altrimenti ò vacuifa di metafora. È prepotente l'esigenza eclettica, poichò la società. è un organismo 1ui gene1·is, un renomono complesso, ri· sultante da molteplici o vari fenomeni. Tutt.a untL scuola capitanata dal Summer Maine Jofl– nisce la società. un organismo contrattuale, ma la de0• nizione ò erronea, poichè il contratto è un ratto arti– fu:iale1 non uno 11ecessa1·io, tanto che gli uomini devono restare a.ssociali anche quando, come al grado presente <listoricità., impera la formula hobbesiana. dell'homo homini lupus. Il vero si è che gli uomini sono associati senza contratto, ma per puro o semplice consenso, tor• mini ben differenti, come nota il Vanni, perchè il con• tratto ha un effetto giuridico, il consenso ha solo un valore etico, ed ò per questo condizione imprescindibile di vita colletti va. Altra corrente forte è il darwinismo sociale, intuito da Eraclito di Ereso, quando disse la guen·a mad1·e di lulte le cose. La tendenza. ottimista. vede nello sl1·uggle /01·li/e la ragione prima di ogni miglioramento sociale, cosi come nel regno zoologico i la tendenza pessimista. riconosce la realtà del ratto, ma lamenta conseguenze contrarie al fino della natura, perchò nella storia - specialmente di questi tempi - si ha una. selezione sociale che direbbesi 11egativa, poichè trionfano non i migliori assolutamente, ma i relativamente migliori,
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