Critica Sociale - Anno VII - n. 24 - 16 dicembre 1897
CRITICA SOCIALE ILPROBLBMA MILITARE PERILPARTITO S CIUISTA lii. I termini del 1•roblemn. Metlero il problema militare nei suoi termini signi– ftca stabilire le condizioni, cui la. nuo.,a organizzazione militare dovrebbe soddisfare, condizioni che si ricavano, sotloponendo gli attuali ordinamenti alla critica socia– lista in ordine alle funeste conseguenze politiche, eco– nomicho e sociali che determinano, e chiedendo alla scienza r1ilitare i dati necessari per la garanzia della vittoria. Basta nrrestarsi alla prima pagina del regolamento di disciplina militare per provo.re l'immediata. sensa- 1.ionodol dissenso inconcili o .bilotra i nostri principii o gl'intenti politici che l'osorcito si propone. « L'esercito è istituito per so1·reggere il trono, tuie– lare le leggi e le altre istituzioni 110.zionali, far guerrn oimnque venga dal aov,·ano ordinalo, difendeJ•e fino all'ellrcmo l'ono,·e e l'indipendenza della patria.» Dei quattro scopi enunciati, i primi dae, la cui pre· cedenza rivela. la precipua importanza. loro accordata, manirestano la funzione di gendarme a. (flda.ta all'eser– cito, a. beneficio di coloro i cui interessi sono garantiti dalle leggi e dalle istituzioni vigenti, e contro coloro che, pur essendo la vera. ed enorme maggioranza. del paese, sono oppressi dalla. classe detentrice del potere e della ricchezza; il terzo chiaramente afferma. che l'e– sercito non ha. per unico scopo la. diresa del suolo pa– trio, ma anche la conquista della. patria altrui, a seconda dei capricci del sovrano, cui la flm~ione costituzionale nega. il governo, ma lascia il comando delle truppe di terra e di mare e il diritto di dichiarare la guerra; il quarto, infine, con l'equivoca dizione < difendere fino all'estremo l'onore o l'indipendenza. della. patria•, apre l'adito allo più stra.ne e colpevoli interpretazioni nell"ela.• stico significato, che a.I eoiidetto onore nazionale qua– lunque interesse conressnbile od inconfessa.bile,personalo o parzialmente collettivo, può prestare. Tutto ciò naturalmente ripugna al senso morale so– cialistico ed ò sopra.tutto completamente contrario agli interessi del proletariato. La famosa tutela delle leggi e delle istituzioni si esplica. col soffocamento nel sangue o nella violenza delle 8.l:lpirazionidelle classi lavoratrici, quando esse si agitano per ottenere con gli scioperi (l'ec<'itamento al quale è in pratica. un reato, benchè non lo sia più nella parola della legge) il migliora– mento delle loro condizioni di esistenta.; e con i comizi, lo riunioni, le associazioni, il rispetto delle libertà. sta– tutarii o il riconoscimento di nuovi diritti, che suonano limitazione diretta. o indiretta dello sfruttamento capi• talistico. Le guerre poi, sì in Europa., che negli altri conti– nenti, al disotto della solita vernice patriottica, non hanno che scopi economici,comoquelle che si propongouo di aprire nuo,•i sbocchi a.Ile merci, di conquistare nuovi campi di srruttamento, di fiaccare la. superiorità indu– stl'ialo o agricolo. c1·una.nazione avversaria, che non si seppe vincere coi metodi ordinari della. libera concor– renza.. Può anzi affermarsi che le stesse guerre d' indipen– denza. - le quali per altro indiretto.mente giovar..,no e giovano alla. causa. del proletariato, perchè distruggono tutta quella soprastruttura. poliziesca. che gli stranieri sono obbligati n. sovrapporre alla. naturale struttura politico-sociale del paese dominato, per garantirsi lo sfruttamento economico e fiscale, e che intanto riesce cosl dannosa alla organizzazione dei lavoratori - le stesso guerre d'indipenden1.a, dunque, non sono che la ribellione dello rendite rondiarie costrette a. varcare il confine per impingua.re gli ero.rii dell'oppressore; delle industrie e del commercio, impastoiati o asserviti a. be– nefizio delle industrie e del commercio del dominatorr. Ora. è chiaro che, al disopra delle conseguenze mo– rali ed economiche di una guerra, la.quale ridesta. nel– l'anima di ogni combattente tutti gl'istinti brutali delle razze primitive e delle specie animali da. cui discen– diamo; che, in un attimo, distrugge secolari opere di civiltà., seminando il paese, teatro dell'orribile spetta– colo, d'incendi i, di desolazione e di rovine; e che con– temporaneamente consuma. ogni prodotto dell'agricoltura o dell'industria e arresta ogni successiva. produzione i - al disopra di queste conseguenze, In. guerra. è terri• bilmente esiziale allo sviluppo di quel sentimento di solido.rietà. internazionale, che ò il vinco!., fecondo di liberlò. e di miglioramento per i lo.voratori del mondo, i quali, solo dall'unione di tutti i proletariati, possono attendere il comune riscatto. C:iòche poi è assolutamente enorme, è che questi intenti polizieschi e briganteschi, che le borghesie na– zionali si propongono a danno dolio classi lavoratrici, mediante gli att.uali eserciti, siano da esse raggiunti con delle organizzazioni militari, formate precisamente da quei lavoratori, contro i cui interessi esse sono co– slituite. Ilo dotto enorme e potrei dire inaudito. I Romani e i Greci, nell'escludere gli schiavi dalla compartecipazione alla. vita politica, li escludevano anche dal dovere dello armi; le bande di ventura e gli eserciti regi dei regimi passati erano proressioni più o meno rispettabili, nelle quali per altro il soldato esercitava un mestiere rimu– nerR.tore. Solo a.ll" attua.le sistema. ca.pit.alistìeo era. riser• bato il vanto d'inventare In. mistillcazione mirabile del patriottismo, per cui i lavora.tori hanno il sacrosanto dove,·o, l'obbligo onorevole di pagare l'imposta del san– gue per puntella.re ed estendere l'edificio del loro as– servimento. Non è necessario, dunque, più oltre dilungarsi per conchiudere che, dal punto di vista. politico, la. condi– zione cui un'organizzazione militare, proposta. ed im– posta dal partito socialista, deve soddisfare, è la com– pleta esclusione della. possibilità. dell' impiego delle milizie J>or scopi di polizia e per guerre di conquista. E ciò non per semplice disposizione della. legge. che può, quando che sin, essere ,,iolatn, ma, direi qua.si , automatica.mente per la costituzione stessa dei nuovi ordiname11li militari. . . . J partiti democratici, che hanno prereduto il socialista nella. critica degli eserciti stanziali - appunto perchè non avevano concepito ancora. l'esistenza. di una lotta di classe, gcneratrire d'interessi antagonistici e della funzione di classe degli attuali ordinamenti militari - si sono limitati a. considera.re soltanto i terribili effetti economici, prodotti do.Ilo moderno organizzazioni mi– litari. l quali peraltro sono considerevolissimi, come quelli cha. non sono di semplice ordino finanziario, che non riguardano cioè solamente i bilanci dello Stato, e quindi le crudezze fiscali correlative all'enormità delle spese militari i ma che sono anche di ordine agricolo ed in-
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