Critica Sociale - Anno VII - n. 24 - 16 dicembre 1897
CRITICA SOCIALE 373 l'antico regime di disunione doganale, e indicava con parole frementi all'ira popolare il gabellotto che da Bolo~na a Parma riscuoteva diciotto volte il dazio sull'tstesso oggetto! Se l'unità della patria doveva fruttare a tutti, do,•eva fruttare anche alla povera gente: questo predicavano i dottori di pa– triottismo. Ma vennero le delusioni assai presto. Le dogane di tutti gli antichi Stati italiani riscossero, durante il 1859, per 78 milioni di diritti fiscali. La ridu~ zione che il regno d'Italia apportava era dt 18 mt• lioni. El'a certamente qualche cosa e si prometteva di rare ancora pili. Allora Cavour dominava l'opi– nione pubblica e il liberismo ora pre~icato come il solo regime nazionale di dogane. Ma 10 che mod~ accordare il liberismo con le voglie sfrenate dm primi industriali italiani 1 L'opinione pubblica_de) paese con:'in~iò a~ agi_W;r~i. Si voleva~o. dazi d1 frontiera I ptù atti posStbtlt e col 1870 s1 rnaugur~ la carl'iera del proteziollismo. Ma .non ba~ta; ~~1 industriali protestano ancor~; vogliono tar1~e .PIU alte, e COSòÌ Mi viene alla nomma della Comr~uss1one d'inchiesta industriale del 1874, per esammare lo stato economico del paese e propo1·re un sistema doganale adeguato ai suoi bisogni. La Commissione, concludendo per un tiepido protezionismo, lascia scorgere di. ti·.a le linee 1~ ragioni segrete delle ~~e _conclus101~1. Essa non s1 dissimula che le cond1z10111 economiche del paese non consigliano misure protezi~nistiche. l~ssa _è convinta che nella pratica del libero scambio stia la condizione prima del benessere generale; ma confessa che gl'industl'iali vogliono esser protetti ad ogni costo, e ammette che non si può resistere ai loro desiderii. Se mai si dichiarò e3plicitamente in un documento ufficiale l'egoismo della classe capitalistica, ciò avvenne con questa inchiesta in– dustriale. Poco importava a quegli industriali delle condizioni generali della vita. del paese, le qual~ non consentivano artificiali aumenti di prezzi sui generi di consumo ~niversale .. F.ss~ r protetti ad ogni costo, questo fu ti toro deS 1der1 0. E dopo che le tarilTe susseguite all'inchiesta del 1874 ebbero vigore, e dopo che esse furono nuo– vamente elevate nel 1878. al protezionismo indu– striale tenne bordone il protezionismo agrario (mentre anche la Inchiesta agraria concludeva per il libero scambio!), nuovi lamenti e nuove proteste sorsel'o. Negli anni 1883-85, le esportazioni erano state sempre su~rate dalle import"zioni .e. in. pro porzioni rilevanti: nel 1883 per 106 m1hom, nel 1884 per 233, nel 18 ::, ()01' 512. Parve questo un eccellente motivo per domandare nuovi inaspri– menti doganali ed essi vennero concessi. Nel 1886 l'eccedenza delle esportazioni sulle importazioni era ridotta oramai a 70 milioni. Esultarono i nostri protezionisti! Non era questa la lieta no– vella tanto attesa 1 E finalmente l'ultimo atto del protezionismo si chiurlava con la rottura ufficiale delle nostre relazioni commerciali con la Francia. Dice .a questo proposito un distinto pubblicista ita– liano: e Non è necessario addentrarsi in calcoli molto pr-ofondi per persuadersi che, in conseguenza degli aumenti di tariffa sanciti nel 188i, è stata grandemente e crudelmente rincarita la vita degli italiani •· (') Ma anche a questo proposito occorre distinguere e tralasciando, come abbiamo fatto srn qui, ogni considerazione dei fenomeni di traslazione tribu– taria. La vita si è fatta pili cara indifl8rentemente per tut!<> il .eaese, O 0011piuUosto Ò divenuta spe• cialme11te prn cara per le classi lavoratr1c11 Parlino le cifre e poniamo a confronto l'elevazione dei dazi (') 011\KTTt: periodico citato, p:i.g. ~t di alcuni generi di consumo popolare e di alcuni generi di consumo superi~re,. mettend~. ne.I ~lc_olo anche i cereali. Le cifre rnd1cano m1hon1 d1 hre, incassati dall'erario: DAZI FI;a;CALI C1n1rl di con111mo popolari C1nerl di cons11mo s11pulor1 A~~O Grano Petrolio Cotone Spirito Zucchero Caffè ---------· - --------- 188:; 11,270 25,5G7 9,213 li,932 5-1,340 1"87 33,115 29,355 3,631 18,ii3 66,5:Ji> 1889 44,793 :1:?,808 3,563 19663 66,008 1891 20.951 3i>,881 3,243 20,348 65,107 1893 a,,101 3:i,772 2,010 1,520 17,872 63,112 1895 63,822 32,2H5 3,3U 2,2il 18,196 01,728 Da questa tabella si scorge come i dazi di pro– tezione abbiano principalmente, anzi quasi esclu– sivamente colpito le sussistenze essenziali alle ~lassi lavoratrici, mentre i generi di consumo quasi spe• ciale della classe borghese restarono inalterati. . .. Cosi la triplice alleanza coincise con i fastì mag– giori della politica militaristica e del protezionismo. Accordati inralti agli indu,triali del settentrione i dazi protettori, non c'era modo di negarli agli agrari granisti del mezzogiorno, coalizzati a quelli d_ell~ rimanenti parti d'Italia. Entrambe quelle protez1on1 si accompa~narouo poi a uno scandaloso favoreg– giamento delle nostre case di navigazione, a S\ 1 an– taggio della gran massa del pubblico, che dovette pagare assai pili salato un servizio peggiore. L'ac– cordo fra le uostr•e istituzioni e la borghesia venne appunto tacitamente contratto su queste basi: ap– poggio, rla parte della borghesia, della politica delle alleanze; concessione. da parte delle prime, di tutti i dazi possibili. In altri termini la borghesia cedette al potere il diritto di schiacciare col peso delle armi il popolo. e il potere concesse nlla borgheSta il diritto di affamarlo. È avvenuto cosi che la classe lavoratrice tlaga i generi cli suo con~umo il_25 °/n più di quello che valgano, e, se protesta, si vede circondata di baionette. p1•onte a ristabilire l'or– dine. Ed è questa la ragione per la quale spetta proprio alla classe lav~ratrice ~i protes~are . più vivamente contro un sistema d1 cose d1 cui la triplice alleam:a è l'esponente sensibile. Noi infatti non pos!iamo sperare un riavvicinamento alla Francia, cioè la lìne del pr-otezionismo almeno industriale, sino a quando non saremo usciti da11a Triplice; e il protezionismo agrario non cederà le armi se non sarà ucciso quello industriale. Del resto i beneficii che lo scioglimento della Triplice trar,•ebbe seco per la classe operaia d'Italia non si limitano a questi soli. Essi hanno una portata po– litica generale, di cui ci intratterremo nel prossimo numero. ARTURO LABRIOLA. Per rilegare la Critica Per compia.cere a. diverse richieste abbiamo ratto predisporre un certo numero di rilegature in tela,_ a colori assortiti, con dicitura o fragi in oro, elegant1~– simo, che qualunque rilegatore può facilmente appli– care, e lo mo.ndiamo o.gli abbonati che ce le richiedono, al prozio di L. 1,50. Queste rilego.ture sono destinate o.ll' annata.1897.Pos– siamo ordinarne allo stesso prezzo anc he per le annate precedenti. . . Chi preferisco, può manda.rei la sua. raccolto., rnd1- ca.ndoci il colore preferito, perchè glie la. rimandiamo cosi rilegata. In questo cllSo, per ogni annata, dovrà inviarci I... ~.
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