Critica Sociale - Anno VII - n. 22 - 16 novembre 1897

CRITICA SOCIALE a43 Nel successivo dodicennio, 1883-1801-95, le stesse spese salirono : per l'esercito a milioni 3.339,48 per la marina ~ 1.230,55 Totale milioni 4.570,03 cioè a dire che, nel secondo dodicennio, si spesero L. 1.798,20 milioni più che nel primo, ovvero che la triplice alleanza ha costato all'ltalia, per sole spese militari, circa due miliardi in 12 anni! In– fatti in un libro recente di Jules Hansen, una spe– cie di Emineuza grigia della alta politica, sulla alleanza franco-russa, è detto risultare in modo inconfutabile che base della triplice sia una con– venzione militare, la quale determina l'ammontare della forza militare che ciascun Stato deve tenere in piedi in tempo di pace ed in guerra. . . . Ora noi domandiamo, chi mai abbia pagato il costo della triplice, se cioè la nostra classe bor• ghese o la classe operaia ed in che proporzione. Pisliamo a base del calcolo il decennio 1884-04, po1chè gli efletti economici della triplice non po– tevano cominciare se non a qualche anno di di– stanza dalla stipulazione del trattato. Nel corso di questo decennio il gitto delle imposte dirette pre– senta le seguenti variazioni: (') Anno Fondirustici Fabbricati RicchezzaMobile mlllonl milioni milioni 1884-85 ]2j 65 201 1885-86 120 o6 206 1886-87 110 00 210 1887-88 100 67 216 188889 100 68 226 1889-90 100 70 230 1890-91 100 76 234 1891-92 106 84 233 1892-93 106 85 234 1893-94 106 86 234 ll03 733 2224 Ponendo a confronto questo periodo col periodo precedente, 1874-1883 si trovano le cifre seguenti: Imposte sui fondi rustici Decennio 1874-83 . milioni 1.722 Decennio 1884-93 . • l.103 Differenza milioni 0.619 Dunque la classe dei proprietari di terre non so– lamente non pagò nulla delle spese della triplice alleanza, non solamente ottenne vistose, scandalo– sissime protezioni doganali, ma consegui una ri– duzione nelle spese di mantenimento dello Stato per L. 619 milioni e più. Parrebbe che i proprietari di fabbricati e gli industriali dovessero aver pagata la differenza; eppure non è così. li lieve aumento del gettito dell'imposta sui fab• b1•icatiè pit\ che compensato dall'aumento della rendita edilizia. notata costantemente in tutte le città italiane. È noto come dal 1880 cominciò a ve• rificarsi un enfiamento delle nostre grandi città, il quale dovette avere perconseguenzaun elevamento delle rendite edilizie. Inoltre i lavori di abbelli– mento e bonifica di alcune città.non ebbero altro (1) Il Bilancio dd Re11110d'Italia dal 186! a! 1893-94, pubLli– MtOdalla Ragioneria generale dello Stato, Mini11tero del Tesoro, Roma 18!15.- Per tune le altre notizie: Direiione generale di Slatls.tìca - Annuarto .uae-i&ttco per Il 1897 - Roma 1897. effetto se non appunto questo. In quanto all'im– posta di ricchezza mobile, l'aliquota è restata l'i– stessa dal 1871 al 1893, in ragione del 13,20 per cento. Solo dal 1891 essa è salita al 20 per cento. L'aumento di gettito dell'imposta fu dovuto ad un reale accrescimento dei redditi, in parte susseguiti alle protezioni doganali, dovute alla rottura nostra con la Francia, dopo il trattato della triplice. Dun– que la classe borghese non ha patito alcuna spesa addizionale od eccezionale per l'accrescimento delle spese militari. Quando pure si volessero mettere a suo carico gli aumenti di gettito dell'imposta sui fabbricati e di ricchezza mobile, aumenti proporzio– nali, anzi meno che p1•oporzionali, agli incrementi del reddito, questi compensano appena il decremento di produttività dell'imposta fondiaria e di poco lo superano.e di ciò senza tener conto dei fenonemi di traslazione. L'aumento effettivo dei carichi si è incominciato a notare dal 1894, allorchè la imposta di ricchezza mobile venne di un balzo portata al 20 ¼, e pro– prio da quell'i$tante comincia a notarsi un certo risveglio della coscienza della borghesia, I• auale accenna a sollevarsi contro la triplice. Uomini par– lamentari, che, sino a poco tempo addietro, hanno mostrato propensione per le alleanze con gli im– peri centrali, cominciano ad essere preoccupati. La triplice costa anche alla borghesia ed essi si pongono il quesito della sua utilih\. Ora noi socia– listi dobbiamo trarre profitto da questo stato degli animi e sfor;mrci a liberare il nostro paese da un'alleanza, la quale, siuchè duri, sarà il massimo ostacolo alla realizzazione degli ideali politici im– mediati che noi abbiamo comuni coi repubblicani. . . . lld ora al rovescio della medaglia. Nel decennio 1884-93 le spese della triplice non gt•avano snlla bor– ghesia che in minima misura. Vediamo se hanno g,·avato sulla classe lavoratrice. Imposte sul consumo Anni In generale Dogane milioni milioni 1884-85 336 212 1885-86 333 202 1886-87 32;-j 221 1887-88 321 245 1888-89 321 232 1889-90 322 236 1890-91 329 275 1891-02 327 236 1892-03 323 224 1893-94 325 252 Totale milioni 3.262 2.338 Invece nel periodo precedente le imposte di con• sumo (interne ed esterne) dette,•o 2.215 milioni e gli introiti doganali 1.260. Quindi: Decennio 1884-93 milioni 3.262 Decennio 1874-83 • 2.215 Differenza milioni 1.047 Vi fu dunque nel decennio 1884-93 un aumento di imposte sui consumi per 1 miliardo e il7 mi– lioni. Nell'istesso decennio le spese militari, im– poste dalla convenzione tra l'Italia e gli imperi centrali, si accrebbero a questo modo: Ese.-citoe Marina Decennio 1884-93 milioni 3.912 Decennio 1874-83 2.499 Differenza milioni 1.413

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