Critica Sociale - Anno VII - n. 21 - 1 novembre 1897

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Regno: AnnoL. 8 • Semestre L. 41- .lWEstcro: AnnoL. t.O. SemestreL. l>,50. Letle,·e, vaglia, cartoline-vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E., 23 (2, 0 oianoROblle) Anno VII - N. H. l!ton, si, vende <t. 1Ut'lnel't sqia1·<tti. Milano, 1. 0 novembre1897. SOMMARIO Attualità. Goi;erno a dondolo (LA CRITICA SOCIAI.R). Il aomtcttio coauo: \'lii, I,a prima difesa del disegno dt legge; Il dtt;ltitOdei Comt:i e le òugie d4ll'Opinione (F 'lt.ll' PO TURATI). Rti;tsta hlfer11a.:tonale: tm proemio non tnultle (0. M.). Studi soclologlcl. La scten.:a e la i·Ha ttel secolo XIX. - I (ENRICO f'KRRJ). Jl partito socialista r,•ancese e le claut agricole (CARL0S1.~rnucco), 1~·t,1dennttà at deputou !ANTONIO PISCEL). A11co,·a la superstl.:tone della vecchfafa (UN C,1.1>0R.1No). Filosofia, letteratura e varietà, La tdbti (ITALOs,•svo). ou,uoteco dt propaganda. AGLIABBONA TI IN RITARDO Per ragioni impellenti amministra, tive preghiamo vivamente gli abbo– nati che debbono tuttora in tutto o in parte l'importo del secondo seme– stre 1897 di volerlo spedire ent1·0 l" co1·rente qtui't'iddcina. Nella seconda quindicina di novem• bre invieremo ai ritardatari la 1•/scos– sione postale. GOVERNOA DONDOLO Chiediamo scusa, con animo contrito e fronte di• messa, a tutti i clowns delle nostre fiere paesane, a tutti i 'Poni dei circhi più o meno equestri, che esilarano, nei pomeriggi festivi, le serve rubiconde e i valorosi piou-piou del nostro esercito di terra, di averli oltraggiati, nell'ultimo numero, equipa– rando ad essi Sua Eccellenza il Marchese Di Rudinì. No, noi dobbiamo confessarlo: questa brava gente, che fa lazzi e capriole per giocondare il colto pub• blico domenicale e, più ancora, per buscar.si un tozzo di pane, sempre a prezzo di sudore, talvolta col rischio della pelle, questa brava gente non ha nulla da spartire con la maschera di car~,pesta che abbiamo al sommo del potere. Essi sono molto più abili, coraggiosi e divertenti - sopratutto molto più rispettabili. Nei lazzi e negli scambietti dei pagliacci v'e una certa estetica grossa, un certo spiritaccio più o meno volgare. Ad ogni modo, cost0Po 1 lavatasi la faccia, e svestitisi la maglia, o il camiciotto e le larghe brache istoriate davanti e di dietro, ripi– gliano la loro dignità di uomini e di lavoratori, e nessuno, allora, ardirebbe rider loro sul muso. Ma il Rudinì, la maschera dello scempiato, che s·~ appiccicata sul viso per !.. ~ne1·edignilosamt1nte e lungamente il potere, non la dimette mai, nè giorno né notte; non c'è cosa che faccia, o dica, o faccia dire, che non rechi le impronte indelebili della più sbracata scimunitaggine; a chi ne avesse dubbio, a chi sospettasse qualche riposto grauo di arcana sapienza uei suoi atti e nelle sue parole, si incarica egli stesso di logliere ogni illusione, disdicendo e disfacendo sempre, l'indomani, il motto e l'ordito della vigilia. Ma Penelope era donna leg. giadra e si comprende che i Proci si lasciassero tenere a bada cosi. Che nuovi Proci, e più grulli, tiene a bada costui 1 E quando Ulisse tornerà alfine a por termine alla indecente commedia? Guardatelo nella questione africana; che è quella che pur l'ha messo e lo tiene al potere. Che cosa vuole egli e a che mira 1 Già, non parliamo di soluzioni radicali: si sa chi e che cosa non le consente. Contentiamoci di una qualsiasi soluzione intermedia. Ma a quale soluzione moviamo! Resteremo al vecchio confine? Lasceremo l'alti– piano, come fu solennemente promesso 1 E le zone d·influenza, il famoso llinte,·tand del manifesto elettorale, chi ce ne sa dare novelle? Avremo un Governo militare? Un Governo civile? L'avremo a Roma? L'avremo a Massaua1 Chi vi manderemo? Bonfadini1 ringoiato. Di Majo1 liquidato. Lambet'li 1 svaporato. Tutto ciò in poco piì1o poco meno d'una settimana. E il sottosegretariato delle colonie 1 Spuntato 8 sepolto anch'esso; salvo rispuntare. Ogni giorno è un nuovo gioco di bussolotti. Là, là e là! Non si dir·àche manchi di «prestigio• un Governo cosi giocoliere. li generale Sani, il nuovo sottose– gretario in pecto,·e, è messo per intanto alla P,•e– fettura di Firenze. Lo si è deposto lì, come si poteva metterlo altrove, come si e collocato il Codronchi alla Minerva, per•togliersi un ingombro dalle mani. Domani si provvederà. a un posto pitt acconcio: il Senato..... o un'ambasciata. Per oggi c·e troppo altro da fare. C'è da spedire il capitano Ciccodicola a recare le armi 1 le coppe d'oro e il trono fiam– mante agli imperatori d'Etopia, in omaggio e rin– graziamento par averle picchiate così sode al prode

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