Critica Sociale - Anno VII - n. 20 - 16 ottobre 1897

B CRITICA SOCIALE 311 sempre maggiore dispersione di essi. La più sem– plice prudenza politica gli cousigliava quindi di approfittarne, appoggiando gli uni contro gli altri - e facendosi appoggiare dagli altri contro gli uni - secondo un calcolo lucido e cosciente del proprio vantaggio. Perocchè - giova ricocdarlo alle anime timorate - in politica non c·r., non ci deve essere altro di assoluto, di intransigente, che il conto del proprio utile, che ò il concetto fra tutti ·il pii'1 variabile e contingente. La politica non è affatto ,ma scienza esattn - diceva appunto al Reichslag tedesco, uno che, se pure fu il più acca– nito nemico dei socialisti, non si può per altro nega1·e che di politica si intendesse: dico il prin– cipe di Bismarck. L'insegnamento é buono per la Germania e per ... altrove: approfittiamone, come ha mostrato di saperne approfittare il partito so– cialista tedesco. La nuova rotta per cui questo s'è messo - o meglio per cui ora hn, in modo pubblico, uffìciale, annunciato di metter.si - bisognerà aspettare a giudicarla definitivamente dopo i risultati che avrà arrecato l'anno venturo, quando si combatteranno in Germania le elezioni generali. Nel 1893 la de– mocrazia sociale tedesca riportò vittoria a primo scrutinio in 23 Collegi e si ballò in 82 ballottaggi: di questi, 21 le riuscirono favoPevoli, 61 contrari. Si comprende che la lotta quest'anno venturo fer– verà specialmente aspra intorno a questi 01 Collegi: orbene, rn 1 mercè la nuova tattica, i socialisti riu– sciranno a spuntarla nella metà di questi Collegi, vorrà dire che la nuova rotta sarà stata buona; se invece i socialisli soccomberanno ... saranno ancora stati vittoriosi, se, cacciando avanti tutte le forze politiche che stanno in Germania sinceramente per la libertà, alla fine del 1898, guardandosi addietro, potranno in loro coscienza asserire di aver salvato il suffragio universale, mantenuto il Retchstag, allargato il diritto d'associazione, sgominato il mili– tarismo, ostacolato il protezionismo dei Junhcr, arginata la persecuzione patriottica e religiosa - insomma saranno ancor vittoriosi so avranno fatto salve le condizioni essenziali per la vita e lo svi– luppo del partito socialista, so avranno recato in porto questo sommo fra tutti i principì politici, sociali o biologici: pri.1num vivere! CLAUDIO 'l'REVES, CRISTIANESIMO, SOCIALISMO CATfOLICO e socialismo democratico PHt volte la C1·ilica Sociale ebbe aù occupar.si del cristianesimo primitivo, e delle analogie più o meno profondo che corrono tra i postulati dei primi cristiani e lo scopo del socialismo moderno. ~la, per istituire un serio confronto, sarebbe necessario lumeggiare le con– dizioni storiche dello diverso epoche. Un'analisi, per quanto schemaLica, di esse, informata. ai soli,li criteri del materialismo storico, chiarirebbe taluno manifesta– zioni religiose odierne, e non dovrebbe essere senza influenza sull'esplicazione della tattica. nostra. L'inizio dell'òra cristiana. fu contrassegnato da un di· sagio profondo della classe lavoratrice, composta degli schiavi e degli oppressi di tutti i paesi conquistati dal– l'impero romano. ll vasto dominio romano constava non solo ùi una colossale superstrutlurn politico-burocra– tica, ma si basava essenzialmente su cli una proprietà. fondiaria accentrata. al massimo grado. Proprietà. ac- Il) lv I U L IO centrata ad un polo e povertà. all'altro, dominazione assoluta di una minoranza sopra una grande maggio. ranza della. popolazione, diritti assoluti molteplici, pri– vilegi da una parte e mancanza di ogni diritto, di ogni beneficio dall'altra. Si comprende come, in seno a società. siffatta, do• vesso covare un sordo :e profondo malcontento, che, mano mano dilatandosi, doveva alfinc scoppiare sotto forma. di una. nuova religione: il cristianesimo. La rea• zione lo investe in ogni maniera, ma. il sangue dei martiri cristiani feconda il terreno, i neofiti germo-– gliano da ogni parto. I cristiani si coniano a legioni, si insinuano persino ncll'csorcito: nè vessazioni, nè editli, nò regimi eccezionali valgono a domarli. La per– secuzione lunga, tenace, delittuosa, non che fiaccarli, ne radùoppia la. lena. Non valo proibire le riunioni, porre i cr:stiani fuori della logge, dichiararli perico– losi sovvertitori, gente senza patria, nemici delht re– ligione, della. famiglia e dello Stato. La broccia si allarga, il cristianesimo s'impone, s'in-– filtra dappertutto, guadagna la maggioranza dei ceti sociali, e flnalmonte 1 circa tre secoli dopo la sua na– scita, viene proclamato religione dello Stato. Non è chi non veda quanta analogia corra tra il mo– vimento cristiano primitivo e la marcia vittoriosa del sodalismo moderno; tra l'accentramento della proprietà fondiaria romana e l'accentramento della proprietà. borghese moderna. Ma. v'ò un punto ùi contatto ancor più intimo. En– trambi - socialismo e cristianesimo - fanno bale– nare una vita libera, beata, onde sono banditi miseria o dolore; solamente, il cristianesimo la colloca.nel cielo, dopo la morte, mentre il socialismo la. impianta sul!a terra, in una radicale trasformazione della società, nella socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio. Quindi il cristianesimo, considerato nella sua essenza, quale movimonto rivoluzionario di un proletariato stra– grande di fl'onte all una piccola minoranza. detentrice della Proprietà, è l'avvcm.!o,il trionfo di un socrnlismo (?) basato su condizioni storiche determinate. Data la proprietà. accentrata dell'impero romano, data la popolazione numerosa degli schiavi e elcipopoli sog– getti di fronte ad una scarsa produzione, era impos– sibile che sorgesse il socialismo moderno, il quale in– vece si basa sull'enorme produzione borghese, sulle crisi odierno, che, a. differenza dalle antiche, non ri– sulta.no da carestie, da deficenza proùuttiva 1 ma. trag– gono il loro alimento da una. sovrapproduzione colossale. Allora mancanza. ùi consumatori IlCr la scarsezza della produzione; ora mancanza di consumatori fra un am– masso enorme di merci. Allora l'esaltazione degli umili, l'eguaglianza degli uomini nel cielo i ora la conquista dei pubblici poteri, la trasformazione sociale a favore dei proletari, realizzata su questa. terra medesima. li parallelismo dei fenomeni si verifica più volte, qua o là, sino al princip:o del nostro secolo. Nel medio evo le agitazioni dei contadini, per quanto sorto sopra ben determinate ragioni economiche, presero quasi sempre la maschera religiosa, risollevando i postulati comuni– stici del cristianesimo primitivo. (Vedi ENGEts, Gonlri– buto alla storia del c1·istianesimo~. Quindi non c·è da meravigliarsi, come fa. il Forrero nell'Europa giovane, 130 il socialismo tedesco moderno, nella. sua perfetta compagine, abbia non solo l'aspetto di un partito politico, ma altrosi quello di una. nuova religione che sorgo m. Impiantato fra le ofTlcine,ove non temesi nè il vento, nè la bufera, nè la siccità., nè

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