Critica Sociale - Anno VII - n. 20 - 16 ottobre 1897
CRITICA SOCI AL E 309 Vane v1·01nesscsono queste per deficienza di mezzi idonei. Insegni l'esempio del Codice penale. Si sanzio– narono due scale di pene nel sistema penitenziario i ma sotto il Ministero del Giolitti furono tolte dal bi– lancio lo somme necessarie ad una lenta trasformazione dogli stabilimenti penali; talchò la sentenza del magi– strato penale è una menzogna ufllciale; d;\ una pena eh~ non ò espiabile nei modi di legge Si comanda. il lavorare in stabilimenti penitenziari, perchè il lavoro redime. È poi vero1 Ne dubito. I libe• rati troveranno lavoro 1 E poi dimostrata la necessità. di convertire in diritto comune una legge d"eccezione1 La leggo di pubblica sicurezza del 1894, come fu cor– retta dai poteri legislativi a proposta del Governo Crispi o a relaziono del deputato Curcio, è una tristo imita– zione cli tutto quello che, in ma.terio. di sospieione e di preoccupazione, era contenuto nella legge cli pubblico. sicurezza. di Napoleone Ili. Io posso comprendere la severa e temporanea. neces• sità d'una legge eccezionale, ma sdegno una legge che converte oggi a istituto ordinario di pubblica sicurezza. il domicilio coatto. Bisogna elio Governo e Parlamento racciano uno studio diligente <li numerose rirorme giu– diziarie, che potranno ridurre l'enorme cifra della gente diffamata, e migliorare la sorte dello classi non abbienti; la riforma del processo penalo por fare che non vi sia l'eccesso deil[l. detenzione J>roventiva, la qu[l.lCcorrompe o guasta la salute e la mora! tù. dei detenuti, aggrava la.miseda delle famiglie e dissolve l'economia del povero risparmio delle classi lavoratrici. Parecchio volle addimandai il riort.linamento della ùifesa. dei povei·i. Non tutti possono comprendere il danno che cagiona. la. detenzione preventiva. Esordii facendo l'umile avvocato dei poveri; vidi, nel Modenese,che non vi era misero contadino che non a.vesse il suo piccolo peculio; ma il giorno che a lui era arre– stato il padre, il fratello où altro congiunto, poi 1•imesso in libor'là. per inesistenza di delitto o per difetto di provo, sciupate era.no lo economie, diffamala la. famiglin. o col lavoro mancavano le primo necessità. li sollecita– torQ locale, l'assistente non ufficiale gli avevano consu• malo il piccolo risparmio; i figli del liberato erano chiamati i figli del carcerato. Vedetela la miseria che ci opprime, provvedete, pre• venite, studiato con amore e sapienza. Quel milione e mezzo, che ora. si spende salariando una misera plebe, ò cosa che mi fa pena. Non sono un utopista; osservo il metodo sperimentale compara.lo ; viaggio, veùo, mc– colgo i risultati pratici degli a.Itri paesi. Esiste l'istitu– zione dei Congressi penitenzia1·i, che non sono ca1·nevali cli scienziati; è un istituto ufllciale, internazionale, a cui prendono parte tutti quanti i Governi civili, a cui concorrono tutte le esperienze dello prigioni con gli uomini tecnici. Che cosa. valgono quegli studi1 quei voti i quelle riforme, Smettiamo il metodo facile e spensierato di far leggi impossibili, Crederete che con duo o tre articoli impo• rativi tutto è fatto, e che sono risoluti problemi che addimandano pazienza, filantropia, carità, lavoro assiduo, intellettuale, statistiche, raffronti, coordinazioni1 lo ricorderò all'on. Majorana.-CaJatabiano un episodio del tempo in cui entrambi eravamo deputati in ?i.·ronte• citorio. Era. sottosegretario di Stato dell'Interno (allora si chiamavano segretari generali) il mio amico on. Co dronchi. Ricordate le agita.tissime giornale parlamentari solleva.te dalla semplice legge temporaqea, per cui il Governo chiedeva che, durante la chiusura del Parla- '-' mento, Cosse autorizza.lo a pubblicare in Sicilia, in caso di necessi.tà, alcuni provvedimenti di rigore. Si sostenne, e con ragione, che fosso impossibile un'autorizzazione preventiva. Da qualche tempo tutti i rigori assumono carattere di diritto comune. Se non sapessi tli far cosa non ac– cetto, solleverei una questione pregiudiziale. Quattro giorni or sono ascoltammo il discorso della Coronai il Ministero Cece la promessa, sompro ripetuta, di leggi socialii siete parte, on. guardasigilli, del Ministero che propose a.Ila Corona l'amnistia. V'era necessitil. di faro esordire la XX legislatura con questa legge di sospi– cione1 Non si doveva dare il passo alle riformo indi– cate1 Conoscete lo spirito del paese, avete fatta la sta~ lislir.a. della malcontentezza.1 Non classificate tutte lo votazioni ostili sotto il nome di voti socialisti! So volessimo fare accademia vi chiederei che def111i– zione date all'appellativo: socialismo. Il disagio, le gravezze, i moli esempi, il disorùine amministrativo, la mala. giustizia, la cattiva sicurezza pubblica, il difetto di lavoro, la misera mercede, la. povertà. vagabonda sono somma.ti nelle urne, anche ridotte le liste. Purtroppo ò questa la verità. Lasciate ai professori distinguere scuole, sistemi di socialismo, dalla cattedra. Provvedete ai patronati, alla buona e legale amministrazione. Al popolo voi doman– date il sagrifizio della libertà, il sn.grifizio della. vita, il servizio militare, le molestie del dazio consumo. I.a borghesia sappia che in Inghilterra non si vive per sò soli, ma anche per il prossimo; faccia istituti di patro· nato, di carifa. Voi siate economi, allevia.te le tasse, che lo potete, fate una. politica economica, riforma.te la ma– gistratura. ol quando saranno compiute sì numerose riformo sarà possibile di ricercare se altre medicine occorrano. Di giorno in giorno il principio dell'unità. t.lella giu– risdizione e l'integrità. del potere giudiziario vanno ridotti nello nostre leggi. Che forma di tribunale ò la Commissione centrale 1 Ogni. giorno sorgono nuovi isti• tuti che riducono la dignità dell'ordinamento del potere giudiziario. Essendo codesta legge essenzialmente politica, il Se• nato farebbe bene a rimandarla ai deputati. Le leggi di carattere politico debbono essere presentate prima. a quel ramo ciel Parlamento che emana direttamente dal paese. Esso è uscito appena. dalle urne elettorali, oracolo dei sentimenti, della volontà. e dei dolori della. patria. Il Senato attenda. allo studio di leggi più archi• tettonicl1e, più degne del suo ufficio. Questo ò il mio pensiero. ron sarò ascoltato, ma ho <lollo. (Bene). Almanacco Socialista pel 1897 Centesimi 25 (per posta cent. !IO). Contiene scritti di Morris, Bat·bato, De Amicis, Ca– b1·ini, Va/era, Pl'ampolini, Samoggia, Ferri, Giacosa, Podrecca, ecc.; illust1·a::ioni,cm·icalu1·e,musica, ecc. Le commissioni possono dfrigersi anche al nost1·0 ttffteio. LABANCAROTTA DELLO STATUTO discm·si di Fn,IPPO TURA1 i alla Camera italiana, nei giorni 8 e 9 dicembre 1896, discutendosi le inte1-pellan,ze sulla politica interna. (Dai resoconti stenografici). U,i volumetto di 64.pagine, centesimi iao.
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