Critica Sociale - Anno VII - n. 20 - 16 ottobre 1897

CRITICA SOCIALE 315 Il doppiogiocodel chiericato Che il doppio gioco dei preti, che accennammo ne, commenti all'articolo cli Luigi Negro, di pre– sontàrsi ai r.icchi in Yeste di socialisti e ai poveri in veste di conciliatori, sia l'essenza di tutta la loro tat_tica per ma!'tenere il doppio parassitismo onde vivono, non v è persona accorta che metterà in dubbio. I giornali clericali, specialmente i più s~hietti, i cosidetti intransigenti, ne danno quoti– diane conferme, senza troppo preoccuparsi di tener coperte le carte. Le recenti circolari del Rudinì hanno rialzato, in quegli organi, il tono della voce; ma la canzone è ben quella di tutti i giorni. Abbiamo qui, steso sul tavolino, mentre scri– viamo, l'Osservatwe del 0-10 ottobre, e vì po– tremmo spigolare da riempirne quattro colonne della CR1'r1cA.Citeremo soltanto qualche periodo. Nell'articolo, corpo 10, di prima pagina: Il gua– dagno dei liberali modei•ati, il fiero foglio di Don Albertario se la piglia, com'è suo costume, spec~almente coi moderati, ossia coi grossi" possi– denti, con coloro del cui dominio economico i preti hanno maggior bisogno, perché è d•lle mense più laute che cadono le briciole più abbondanti; con C?lor?, in?!tre, sul~a. cui viltà i_nteressata possono r1esc1ro prn efficaci 1 loro scongiuri. Ch1·istiani ad bestias o ringraziamone i liberali mo– derati. Questi, per altro, non pongono mente ad una cosa; laggiù, vedano, si muovo alcuno; vi ò agitazione laggiù, o laggiù il prete cattolico reca la parola giusta che inculca il dovere e dircndo il diritto. I moderati faranno getto di molle, moltissimo loro teorie, si con– torceranno o si adatteranno a non poche esigenze del socialismo; alla fine però dovranno resistore; se non la coscienza, certa.mento l'interesse li fermerà. sulla via del precipizio. Di quali forzo disporranno essi allora 1 Di quali influenze morali o di qual numero1 Sino ad un ccrtp punto potrà aiutarli lo impianto burocratico, militare, l,1 maglslratura - ma poi1 Sì, sì, anelato innanzi, liberali modera.ii, Lirato lii, Perseveranza e Co,-riere, benestanti allegri, nobili dis– occupati, ricchi soddisfatti, soffialo nel fuoco della per– secuzione contro i cattolici. Noi vi abbiamo ripetuto: « chi semina vcnlo raccoglio tempesta.», divinando il successo dei principi liberali; vi diciamo oggi: « chi semina. vento raccoglie tempesta», divinando con sicu– rezza. il termine degli sciagurati incitamenti che voi date al Governo, stretto trn le tanaglie del massone a perseguita.re i cattolici. I cattolici sorvivranno alla tem· posta.; voi, moderati, voi, no. Quando in una borgata, ove avete le terre o i con• tadini e la sorgente dello vostre ricchezze, si leveranno i contadini; o in un opificio si alzeranno arditi gli operai dopo che voi li avrete avvezzati a non accettare dalla provvida dottrina. della Chiesa la soluzione equa dello contese sociali o del contrasto tra. capitale e lavoro - il Parroco, il giornale cattolico non saranno ascoltati porchò da voi messi in sospetto o in discr·edito - al– lora andranno a far capire la buona ragione agli am– mutinati i signori della Persevemnza o <lei Cor1·ie1·e o vedremo come se la sbrigheranno. Continuate a alienare dalla Chiesa il popolo, continuate, o ciechi i voi siete la rovino. della. società, voi i nemici dello. patria, voi i nemici dello istituzioni, voi elio puntate il naso in su per vedere so il Cardinale ho. associalo la Madonna. alle vostro imprese! Sta. bene dunque che si chieda. che cosa. pensano di guadagnare i liberali colla persecuzione che hanno in– detta più furiosa contro i cattolici. ... La botta, sarebbe vano negarlo, è assestata stu– pendamente. PArchè, in realtà, non c'é nulla al monclo dì più vile e di più stupido insieme, di questa gente moderatesca, atea o, peggio ancora pr~fo_nda~ente scettica o gaudente per conto suo: rel!gwsa m campagna e miscredente in città, che va a braccetto coi clericali il giorno delle elezioni per _sostenersi al potere, e pretenderebbe dì ripa– garli a pedate nel sedere, come se il chiericato fo~se anch'esso proletariato, destinato a servirli pei loro _begli occhi. Indurre il proletariato alla rasse– g_naz1oneper i_ngrass.are i padroni, a questo il clero s1 P.res~, m~ mtend1amoci bene: non pretendano quei s1gnor1 che esso prenda sul serio anche per sè la dottrina che va predicando alle turbe per ~onto loro .. Vous -me déguisez trop, come diceva, rn un veglione, quel padrone finto servitore al suo ser~itore finto padrone çhe,_ profittando dell'oppor– tun,là. lo p1ghava, assai d1 gusto, a calci ed a schiaffi sonorissimi. A tale patto i clericali faranno lo sciopero an– ch'essi, colla legge o.... contro la legge. Anche questa è uua nota caratteristica, di cui troviamo il gustoso accenno nello stesso numero dell'Osserva– tor·e. Dalla relazione dell'adunanza diocesana di Casarsa, molestata e interrotta eia!delegato di P. S., un oratore rISultava avei~ detto: « noi non usciremo mai dalla legalità, anche se per avventura fosso contraria alla giustizia ». Avverte in nota l'Osser• vato,·e: Evidentemente la. fra.so attribuita. alroratore non (u ben n rrerrata. dal relatore. Percal mwulus se<lfial ju– stilia. Oporlel obeclire Deo magis quam. hominibus. J;: già un,~ frase che va e non va quella. ùi dire « tlob– biamo stare nella legalità », visto che ci sono leggi cho offendono il diritto, o non bisogna passare a dcdi– •doni di franto ad avversari che non rispettano null;:i. Parole sante: ma pove1·'a noi se le avesse stam– pate, motu p,·op,.to, un qualche giornaletlo popo • lare socialista! Ma. il quadro più vivo e più schietto, !"esempio proprio froebeliano del doppio gioco di cui pai·• liamo, ce lo da la lelte,·a seguente - sempre nello st~sso numero del foglio cli Don Albertario - e, piu della lettera, il commento misteriosamente chia• rissi mo da cui è seguìta: « Ca,·issùno Di1·euo1·e, « Visto cho Perseve,·anza o Con·iere, organi <lei mo– derati, <lei banchieri e degli industriali, si sono uniti ai massoni, che hanno strepitato contro l'arcivescovo pro– testando che non si rosse sacrilegamente profanata. l'im– magino della Madonna. ('); « visto che gli stessi giornali si sono schierati con Zanarclelli e Rudini per perseguito.re i cattolici, che or• dina.tamentc, legalmente proseguono nell'opera educa– trico o salvatrice dello popolazioni; « visto che gli abbonati a simili giornali si dichia– rano nemici dei cattolici o hanno contro i cattolici in– cominciata una guerra di oltraggi, mirando a stermi– narli; (1) Son note le alte strida di coteall Imbecilli di moderati, perchò l'arcivescovo :si ricuaa a Impennare la bandiera sulla cat· tedrale milanese nell'anniversario del giorno In cui ru spodestato Il pontefice, auo capo diretto. Esal auperano In grottesco l'immor– tale birro del Port.l che, dopo aver cacciato In carcere Il poYero Gtoi:anniti JJonoee, pretende,a da lui anche la mancia. (Nota della CRITICA).

RkJQdWJsaXNoZXIy