Critica Sociale - Anno VII - n. 18 - 16 settembre 1897
CRITICA SOCIALE 283 per concludere che mai l'eresia della equivalenza e della concentrazione dei, partiti fu più erronea che in questo momento. E infatli in questo mo– mento che tocca, si può dire, il suo acme l'anta– gonismo della rendita fondiaria, non solo verso i.I salario, ma anche verso il profitto del capitale. E la crisi agraria che fa sempre più ribassare la rendita fondiaria. Mentre in Inghilterra la forza della borghesia e della classe operaia cosfringe il possesso fondiario a portare i pesi della crisi sulle proprie spalle (onde il languire della tradizionale ostilità di capitalisti e lavoratori verso i lords ter– rieri), in Germania, o per lo meno in Prussia, il grande possesso fondiario ha tuttora in mano rag– guardevoli mezzi di iufluenza politica (in Italia ha addirittura in mano il potere) e se ne vale per scaricare sempre più i pesi della crisi su tutto il resto della popolazione. Di qui un antagonismo eco– nomico che assume sempre più colore di lotta per diritti politici. (Che altro è, in Italia, la velleità del voto plurimo e del domicilio coatto rimesso a nuovo, se non la riscossa appunto della Vandea, mante– nuta dal dazio sui grani, alla quale si accodano, è vero, altri elementi torbidi e bancarottieri, contro l'avanzarsi stesso della civiltà!), La lotta pet' la libertà.politica - prosegue il Kautsky - e per le forme democratiche, che dal ISil in poi era in Germania, fuori del campo socialista, una. lotta lli pochi idealisti isolati, la. quale avea. perduto per le classi proletario la. sua. base economica-,viene ora a riacquistare questa base e si sveste cosi del carattere pia.tonico che essa aveva pel liberalismo borghese. Jn quest'impresa di sottoporre la popolazione a nuovi pesi, coi tributi, col rincarimento delle sussistenze, ecc., i proprietari fondiari incontrarono immediatamente la resistenza. più decisa. nella classe lavoratrice, infima tra le classi e perciò la più colpita dalla ripercussione di tutti quei pesi, ma insieme 1~ più battagliera ed ener– gica in mezzo alla massa della. popolazione. L'odio co– mune contro i salariati servi dapprima ad unire pro– prietari fondiari od industriali; ma la loro alleanza è oramai tramontata: di capitalisti industriali legati ai proprietari fondiari non v'ha più che qualche isolato o rabbioso nemico del proletariato, più sollecito di Teder questo asservito che non, perfino, del profitto proprio i tipo notevole lo Stumm. L'evoluzione, avanzandosi, ruppe il vincolo che teneva fraterna.mento stretti i duo partiti. La classe lavoratrice seppe difendersi contro il ne– mico, nè si riesce più a gettarle addosso, a volontà-, qualunque peso. Non soltanto essa, infatti, ma anche i capitalisti sono colpiti dal rincarimento delle sussi– stenze. Oltracciò 1 per la Germania, divenuta Stato in– dustriale, la cui esportazione è in continuo aumento, è un bisogno capitale l'aver trattati, che lo consentano la massima libertà. di commercio sul mercato mondiale. D'altro canto, invece, le necessità ed il sentimento della loro potenza politica trascinano i proprietari fondiari a.gli attentati sempre più arditi alle tasche della popo– lazione non solo, ma alle basi altresì del profitto indu– striale e della società. capitalistica in generale. A cuor leggero provocano guerre di tari!To, rovinano interi rami d'industria e di commercio col rincarimento delle materio prime e con angherie d'ogni sorta, aggravano lo imposte, o producono l'anemia e la paralisi in tutto il mondo degli affari con progetti e pretese, che sovente si trovano del tutto incompatibili colle condizioni della società. moderna (progetto Kanitz), ma sempre son per lo meno tali da reca.r danno a qualche ramo ùella vita moderna degli affari. Da siffatte pretese la borghesia B1 lJlt,; e '-' v IO vv incomincia ad essere spaventata ed eccitata ben più che da quello della democrazia. socialista.; anzitutto poi motivo della maggior potenza politica dei proprietari fondiari e cosi del più imminente pericolo che il loro programma venga attuato, ma poi anche por ciò ch'essa, la borghesia, comprende benissimo che i socialisti sono gli eredi dell'attuale sistema di produzione, al cui svi– luppo quindi hanno un interesse p:·oprio, laddove i proprietari sono bancarottieri disperati, pronti a rovi– nare economicamente tutta quanta la popolazione, per un quarto d'era lli dominio. La lotta contro i residui dei privilegi feudali, contro la p1'eponùeranza politica dei proprietari fondiari, non è più, anche por la borghesia, affare di qualche ideologo, ma s'esplica come lotta per le condizioni stesse della ,•ita. della borghesia, d'una borghesia, cui nello Stato e nella società spetta. oggidì tuU'altra. parlo che non noi 1848. Un antagonismo di tal fatta, che basterebbe da solo a scuotere uno Stato nelle suo fondamenta, è poi reso più acuto da un altro antagonismo. Il buon borghese tedesco è cresciuto nel rispetto d'una superiore autorità, a cui egli spontaneamente lascia la cura del bene e del male sociale, purchè la lodata. autorità. faccia qualche ragione ai suoi interessi e mostri di sapere ciò ch'essa vuole. Fortunatamente quel rispetto tradizionale è del tutto scomparso, grazie all'instabilità. del sistema di Governo (Zickzach-l{ul's). Sono le inconseguenze e le contraddizioni, di cui esso medesimo, lunge dall'atte– nuarlo o dal celarle, fa pompa dinanzi al mondo intero, che aprono gli occhi al fedel suddito, e dànno il colpo di grazia alla sua credenza in questo regime. Ed il male cresce man mano l'instabilità. del Governò va. cessando quanto ai suoi ,fini od aumenta quanto ai suoi mezzi, mutevoli saltuariamente, e miranti sempre più all'in- 11:1.lzamento e<.Ial rinforzo dei proprietari fondiari. ... Non pare qui di veder ritratte fedelmente le condizioni attuali del nostro Governo, sempre sulla soglia, che non osa varcare d'un balzo, del colpo di Stato, movente sempre pi1'1 alla reazione cou passo paralilico, spregiatore di ogni legge e dello stesso Statuto, impotente di fronte alla questione morale, millantatore di probità e ruffiano eterno dei ladri, tentennino ed impotente del pari nel problema africano, pacifico fino all'umiliazione da– vanti al «barbaro» e schiavo al tempo stesso del– l'elemento militare e dinastico, riflesso perfetto insomma di tutte le dubbiezze, le taccagnerie, le ignoranze, le brutalità e le paur.o che caratteriz– zano le sopravvivenze feudali 1 Se in Italia il quarlro è meno nitia.o, se l'agitazione, ad esempio, contro il domicilio coatto non ha la stessa forza e la stessa estensione ch'ebbe in Germania quella contro la legge· sulle associazioni, se forse è meno vicino da noi l'aggravamento e la soluzione del conflitto, onde, dalle forze riunite di tutto il popolo (borghesia minuta, classi medie e proletariato) contt·o tutti i suoi parassiti, deve nascere lo Stato borghese mo– derno, gli è unicamente perchè in Italia tutto è piu arretrato; la confusione e l'innesto della pro• prietà mobiliare sulla fondiaria, occupate a ricam– biarsi ogni sorta di offe criminose, la miseria e l'atonia generale, fanno si che gli S!umm, eccezione in Germania, presso di noi sono la regola; vi con– corre anche la maggiore adattabilità. ed ipocrisia propria alle genti latine. Non. vediamo oggi, colla prospettiva di nuove combinazioni di Gabinetto, l'organo stesso dello Zauardelli far l'occhio dolce al voto plurimo, o ad altra forma di restrizione del suffragio, sotto pretesto, per salvare le appa-
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