Critica Sociale - Anno VII - n. 14 - 16 luglio 1897
CRITICA SOCIALE 211 emendamento, la libertà. condizionnle, la quale dove essere revocala quando il liberato condizionalmente venga mono agli obblighi impostigli: in questo caso il tempo passato in libertà condizionale non è computato in quello del domicilio coatto inflitto dalla Gommissionc centrale. Art. 18. Il coatto che si allontana dal luogo assegnn.togli o non adempio le altre prescrizioni allo quali ò soggetto, viene denunziato, con htcoltà di arrestarlo, all'autorità. giudiziaria, o punito con l'arresto da uno a sei mesi. Il tempo dell'arresto preventivo saril.computato nella durata della condannai nella durala del domicilio coatto, in caso di assoluzione. Ari. 19. li direttore dello stabilimento destinato ai coatti eser– cita, a riguardo di essi. lo attribuzioni dalla leggo afli– date all'autorità. locale di pul.lblica sicurezza pei sotto– posti allo. vigilanza speciale. L'individuo assegnato a. domicilio coatto è sempre sog. getto alla sorveglianza della pubblica sicurezza., finché non sia scaduto tutto il termine stabilito nella delibe– razione della Commissione centrale. 11 Ministero può limitare ed anche sospendere questa sorveglianza per i coatti libera.ti condizionatamente. Sono applicabili ai coatti lo disposizioni contenute negli articoli 117,118, 1 W, 120 e 121 della legge di pub– blica sicurezza. (1) Art. 20. Gli assegna.ti a domicilio coatto, che si mostrano riot– tosi a qualsiasi disciplina, possono essere, per delibe– razione della Commissione centrale, mandati a compiere il tempo cho loro ancora rimane, in uno stabilimento di lavoro nella colonia africana.. Art. 21. Gl'individui cho al momento doll'assognazione a do– micilio coatto non hanno compiuto gli anni 18, sono invia.ti in appositi stabilimenti o sottoposti ad un regimo speciale che li possa. istruire ed emenda.re . Art. 22. La. Commissiono centrale fariL il regolamento intemo per provvedere a tutto quanto riguarda le suo seduto, la. discussione, o le delibernzioni da prentlerc. Essa potrà richiedere tutti i documenti che le occorrono ed assu– mere tutte le informazioni e le prove che giudicherà necessario per la. esecuzione del suo mandato. Art. 23. Speciali regolamenti, previo parere del Consiglio di Stato approvati per Decreto reale, stabiliranno la clas– sificazione llcgli stabilimenti di lavoro, la separazione tra lo diverse categorie di coatti, le disciplino allo quali devono essere sottoposti e tutto quanto riguarda il lavoro, le mercedi, i servizi che si collegano coll'ap– plicazione della. presente legge. Art. 24. Ogni anno il ministro dell'interno presenterà al Par– lamento una relaziono sul modo come procede il ser– vizio a domicilio coatto. Art. 25. La Commissione centrale, previo osarne dogli alti o r!~ 1 ~,;n:~~:anz~rt~ d3~ 1 !i m~ri~~alroca~òs::~i:.eri~ i~!~ alla presente legge, essere invia.ti in un Comune del Rogno, negli stabilimenti di lavoro, o messi in libertà condizionale. ('"). (I) Sono gli articoli che riguardano i ,·igilati speciali e impon• gono gli obblighi più ri1iugnanti ed assurdi, come quel!!: di darsi a stabile lavoro (anche se non ne tro,•ano, precl!mmente, come il più spesao avviene, in grazia della vigilanza), di rincasare non più tardi e di non uscire- di casa prima di date ore, di non fre• quentare pubblici eaercizli, riunioni o trattenimenti pubblici, di non am· l1(ogo a son~w {!!), ecc. e autoriuano perquisizioni personali e domiciliari ed ar.che l'arresto ad arbitrio dello.P. S. Ul {j J IU D d l;U QUEL CHEC'INSEGNA L GRECIA Tre dei pili forti scrittori della Critica hanno voluto commentare gli avvenimenti della Grecia, prima ancora. che fosso calata dcfinith•amcnto la tela. su quel dramma., cosi poco conforme alla classica tragedia Sofoclea e tanto Shakespeariano, in,·eco, per la. mescolanza do! lugubre col comico e col grottesco. E due di essi scrittori, Lombroso e Arturo Labriola. (') - pur contemplando i fatti da punti di vista differenti e con quei diversi sentimenti cho all'uno dovevano ,·oniro da.l– l'ossere stato presente a una parte almeno dell'azione e all'altro invece dal contemplarla tra.nquillamcnto da lontano - sono riusciti a conclusioni, fra loro opposte e contraddittorie, ma. ugualmente pessimist11. In tali conclusioni quasi si sente altrettanto amaro quanto hanno dovuto sentirne per lo sconfitte della. Grecia. quegli ebbri di rotorica classica, di metafisica declamatoria, elio formano pur troppo la gran maggio– ranza elci così detti pensatori e scrittori italiani, a co– minciare dai maggiori, Carducci, Bovio, Imbriani, ccc. rira.quelle conclusioni pessimiste non sono in realtà. nè ragionevoli nè fondate, e giustamente Turati ha mosso obbiezioni al fatalismo storico del Lombroso. L'argomento però è così importante, anche per ri– guardo alle stesso teorie socialiste, ch'io ritenevo e spe– ravo di vedere intorno ad esso animarsi una viva di– scussione. Invece 11erò nessuno, ch'io sappia, hJ. più ripreso l<lquestione, tanto ch'io m'induco a far qui al– cune osservazioni, nella speranza di eccitare anche altri a esaminare e discutere gli articoli del I.ombroso e del Labriola e lo obbiezioni del Turati. i1eW<unoli prima di tutto <t confronto. . .. Lombroso nel suo breve scritto, densissimo o fatto a grandi tocchi, quasi direi :t colpi cli scure, considera gli avvenimenti di Grecia sotto ll'o punti di vista.: quello degli eserciti stanziali, quello della funzione sociale del governo monarchico o quello d'una degenerazione dello razze e d'una. legge storica da lui concepito come fatali, cho assicurerebbero la vittoria al popolo più barbaro. Arturo Labriola. si limita ai due primi di questi argo– menti, anzi propriamente ad un solo, al confronto dogli eserciti stanziali collo milizie volontarie - non accen– nando che per incidenza alle funzioni del governo mo– narchico - e arriva a conclusioni perfettamente op– posto a quello del Lombroso, lo quali egli corto non conosceva. nel momento in cui scriveva l'ar1icolo. Ora, da che parte sta il vero per ciò che riguarda gli eserciti regolari e le bando volontariol Lombroso combatto coloro che dallo sconfitte della Grecia traggono argomento in favore degli eserciti st,ln– ziali e del militarismo ulllcialc, non solamente negando che per la Grecia si possa parlare di una nazione ;.w– mata - perchò in'l'eattà ossa possedeva un ese!'cito stanziale, sia puro mal preparato e comandato da. vi– gliacchi capi semicoronJ.ti - ma facondo di più, entrando nel cuore della questione col notare quante volte gli eserciti stanziali sono stati battuti o quante volto la vittoria arrise a milizie volontarie e raccogliticce, purchò - io aggiungerei - animato da una. forte idea. Ben possono strillare le oche ingozzato di mangime I ('I c. LO~lllROSO: Q1,d elle c·,nse!ma la a,·ecla; CRITICA SOCIALY. 1897, N. tO, Jl:\g. 145. - ARTURO I.AllRIOl,A: [,'ultima (lelus10,1e sulla uuerra; ibidem, N. ti, pag. 166.
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