Critica Sociale - Anno VII - n. 14 - 16 luglio 1897
CRITICA SOCIALE 221 Il r,errero nega che si pùsst.rno spiegare taluni carat– teri clell'obreo dei giorni nostri con le condizioni sociali in mezzo a cui fu costretto a vivere; sarà, ma l'esau– rimento ebraico è conseguenza. naturale di quella. ter– ribile congiura. di leggi che per secoli perseguitò In prole di Giacobbe. La melanconia, l'irrequietu<line, la passionalità non esistono corno entità metafisiche, sono subordinate ai fenomeni fisiologici. Gli ebrei portano noi sangue lo stigmati delle atroci persecuzioni sostenute da' loro antenati. So l'intelligenza rafforzata da. prove memorabili, dall'esercizio durato da centinaia di generazioni costrette a. dispiegare nella loUa. per resistenza. « la callidità del serpente•• lam– peggia in molti, srolgoreggia in alcuni, remozionalitit ò esagerata, la melanconia infoscantesi foh•olta in ipocon– dria li afferra o li abbatte. Il 0rnmont, coll'ossessione di quell'amabile idea fissa - cho gli deve essere molto cara, poicllè gli ha fll1 to guadagnare parecchi milioni - della crociata barbarica mossa dagli ebrei alla civilfa delle nazioni cristiane, ra derivare la loro tristezza dal travaglio disperato per distruggere l'arianesimo. Co– munl'JUC, i pronipoti di quei miserabili Mercadet su cui tutti potevano sputare, co' denari che la società con lo sue stolto leggi ammucchiò negli scrigni di molti dei loro antenati non ereditarono la sorenifa nè la gaiezza. Ma melanconia non ò sinonimo di pessimismo; tutt'al più rivela uno stato patologico del sistema ner,·oso. Per me, come mi sono ingegnato di dimostrare altrove ( 1 ), l'at– tuale degenerazione degli ebrei è conseguenza di quel mar– tirio secolare che li rinvigorì meravigliosamente nella fede, ma li prostrò di forze: uscirono dalle ferree maglie di quelle leggi deleterie, ma dopo un dispendio incalcola– bile di energia ..[/interdizione dai possessi fondiari impedi la formazione di quella. classe agricola che è la forza di riserva . delle nazioni, come quella che infonde no,·o o vita.le sangue a.Ile popolazioni esauste dalla vita citta– dina. Oncl'ò che l'uttitudine all'agricoltura, che si esplicò sempre nel periodo della loro na.zionalitit. si anelò per– dendo; e nelle immondo latebre de' ghetti maturò sol– tanOO una. classe media di negozianti e cli dotti, che oppose alla. borghesia cristiana quella paventata con– correnza che dove,·a essere causa non ultima delr« an• tisemitismo >. Lo interdizioni israclitiche,come le chiomò il Cattaneo nel suo splendido studio, prepararono gl ebrei attuali con le loro virtù e coi IOl'Odifetti. L'interdizione dalla. libera abitazione, personificata nella. bieca leggenda clell"ebrco errante, sospingendoli inevitabilmente al vagabondaggio, al pellegrinaggio che non ha posa mai, sviluppava i go1·midi quella irrequie– tudine che è tanta parte del loro carattere. Costretti pel' necessità. a. clh·entare usurai, lasci;tti vivere soltanto a quel p,ttto, mentre di\'Cnlarono, come i tlorentini dell'epoca, di Dante, i più abili banchier·ì del mondo, pagarono questo trionfo con la noHosi, fa.,'Ol'ita. dalle astuzie, dai mezzucci, dagli espedienti, pei quali conveniva. mettere il cervello alla tortura. L'interdizione da.Ila. milizia, la. precocità. do' matri– moni, provocata. anche dalle pene minacciate a quello Maddalene.... troppo indulgenti che s'arrendessero alle carezze de' circoncisi, le nozze fra consanguinei, agi- _e') Di que111_0 argome111? mi •ono occupato in is1ud1 iiarziall, d1neminat1 1n ,·arie Rl,1,te. Vedi L'u•11rn e ln ttei:ro•t •emttlcn nella Critica Soclat,:, I&aprile 1S96.g Intorno :i.Ilo 1te!so argo– ment~ preparo un ,olume cne, a ,cadenza. mollo Incerta, verr:\ pubblicato. rono come funeste cause di degenerazione. Alla quale contribui indiretta.mente quella stessn. liberfa che doveva. rigenerarli. Appena il piccone della civiltà. atterrò le barriere dei ghetti e delle Juden&lrassen. che a. molli ricordavano le bolge dantesche, gli ebrei irruppero con furore a saturarsi di civiltà e di modernità.. Vollero gua– dagnare il tempo perduto, rifarsi dell'abbiezione patita; furono assillati dal tormento di pervenire, di sover– chiare. li più patologicamente moderno di tutti i poeti di questo secolo è, senza contrasto, Enrico Heine; ma paga il suo sarcasmo sentimentale, il suo humour cosi complesso e rafllnn.to, con la spinite, che lo strazia. pe1• dieci anni di infernale agonia. Da questo ed altre cause subordinate nacque la ne• twosi semitica, che va dall'isterismo blando allo più tragiche alie nazioni m ontali. Le statistiche cho ho sot– t'occhio non lascia.no dubbio: in Italia, come in Francia, come in Germania, la nevrosi è /ilosemita. I tardi nepoti di que;tli uomini spogliati, appiccati, abbrucia.ti, bersa– gliati d:illc contumelie più sozze, dagli insulti più ro– venti, rintana.ti por diciotto secoli in fetidi co,•i, por– tano le cicatrici di quei patimenti. Il turbine non li dis~ipò ma li lasciò malconci. Per la loro Yirtù d'adattamento non furono annien– tati. Ed ò questa una prova. dell'ottimismo ebraico. Se !"ebreo resistette :, tutte le forze che tentavano distrug– gerlo, se, como il vecchio leopardiano lacero e sangui– noso. procedette tra sterpi e fratte pure insanguinan• dosi le mani e i piedi, attinse questa. lena dalla. fede ottimista che lo conrorta va a rassegnarsi ed a conser– varsi a più lieti destini. L'imprecazione non usciva dal suo labbro; nè rnnimo suo si rivoltava . .Era giusto Iddio: il popolo d'Israele aveva peccato e pagava il fio. Verrà il giorno benedetto della redenzione ed allora, rulgido sole, risplenderà. la santa nazione, o tutti i popoli della terra adoreranno con lei l'Eterno. f; questa. la. quintessenza. di tutto lo poesie religiose in cui Israele ,·ersò liricamente l'anima. sua durante la cattività. medievale. Ancot' adesso, ne' dì solenni, si ri– petono nella Sinagoga le J(inoth dolenti, ma illuminate dalla. luce di speranza sicura. Sono flebili canti di ignoti poeti delresilio e della sventura che consola.vano il con– tristato loro popolo interpretandone il dolore e tempc– mndone l'amarezza con le promesse del prossimo ri– scatto. Non c'è dubbio cho un'accolta di pessimisti, che ò quanto dire di gente fornita. di ~ minor volontà di vi– vere:., sarebbe perita: rebreo sarobbe un fossile della storia, non un elemento non ispregevole della civiltil. europea. L'esistenza degli ebrei, a parte ogni altra con..i– dera.zione, attesta. il loro ottimismo, che si dispiegava, per quanto riguarda le manifestazioni della mento, nello studio instancabile della. loro liturgia.i per quanto riguarda la vita. sentimentale, nelli1.tonu.cità.degli affetti di famiglia, nella voluttà. (chi non rammenta quello pa– gine dei Reisebilllcr di lleine in cui si parla di Moisò l..oque, osservatore del sabba.io dall'uno all'altro vespro?) onde obbedivano allo proscrizioni bibliche e talmudiche, nell'amore inestinguibile per Jerussalll.im, la. patria lon– tana. sempre vagheggiata con gli occhi pieni di visioni messianiche; per <1uantoriguardn. infine la vita pratica, nella loro abilità. di commercianti, nella loro duttilitit, nel sapersi acconciare a tutti gli ambienti, nel loro istinto vivace di trafllco ovunque, rossero sordidi e pre– datori come Shylock, saggi e benefici come Natha.n. (Continua).
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy