Critica Sociale - Anno VII - n. 13 - 1 luglio 1897

198 CRITICA SOCIALE modi <li raggiungere lo stesso scopo: o venire a. un comune accordo collo Compagnie, o far uso del diritto di espropriazione. Il primo ci condurrà. mollo pr<>babil· mento a faro naufragio noi mare dello esigenze dello Società, che domandano un prezzo troppo elevato i il secondo hu. molti partigiani fra i democratici o i demo– cratici socialisti, ma è fieramente combattuto dagli altri partiti, cd è probabile che il sistema del Consiglio fc,le– ralo, di fare il riscatto mediante accordi o concessioni, guadagnoril. la maggioranza del popolo, giacchè non ò dubbio che, so le Camere adotteranno la proposta, \'Cl'· ranno raccolto le 30.000 firme necessarie por chiedere ch'cssa venga sottoposta al ,•efe1·e11dum. Tale la bre,·e istoria della questione delle ferrovie svizzero. Ora quali sono, possiam domandarci, le ragioni di tale riscatto? La ragione fondamentale ò quella che già abbiamo accennata citando il discorso di Lamarline; ma, nel caso concreto o particolare, l1lnazionalizzazione delle ferrovie presenta i seguenti ,·ant.aggi: 1. 0 L'esercizio dello ferrovie acquislel'à. maggior unifa ed armonìai saranno lolle di mozzo lo concor– renze dannoso e reciproche delle di\'erso società o, coi pr<,venti che ne deriveranno, l'esercizio stesso si andrù via via sempre più ampliando e perfezionando. 2. 0 Le ~zioni delle ferrovie saranno sottratto ai giuochi di Borsa, e al loro poslo subentreranno lo ob– bligazioni di Stato. s.• Le tariffe potranno essere determinate a stregua degli interessi del paese anzichè costituire, come oggi ò pur troppo il caso, una vera imposta sulla popolazione a profitto dei grandi capitali. 4. 0 La. Svizzera, collo sue prop1·io ferrovie, assu– meri\., nei t'apporti del commercio europeo, una ben più grande importanza di quella che ha avuto finora, im– perocchò l'economia di tali ferrovie potrit, come abbiamo detto, acquistare una maggior(~ unitit, mentre oggi lo singolo Sociel.\ si fanno la. guerra tra loro e all'occa– siono si accorda.no colle Società straniero per coruba.t• tersi a vicenda o per muover guerra allo Stato. 5. 0 Il più importante argomento però in favore della nazionalizzazione delle ferrovie, che non tutti conoscono e sul quale molli facilmente sorvolano, si è che col– l'andar del tempo il debito del riscatto verrà, dai pro– venti stessi cloll'esercizio, ammortizzalo, o per tal guisa questo capitale, che gravita per ora sulla rortuna pub– blica, diventerà. patrimonio nazionale. Lo ferrovie sviz– zero costeranno circa un miliardo, e questo ruiliarllo verrà ammortizzalo in 50 o 60anni, e il popolo S\'izzero si troverà cosi naturalmente in possesso di una tanta ric– chezza. La. lliOlcoltil. del riscatto per la Svizzera consisto tutta.via. in questo, che molti temono l'aumento di po• tonza. che sarà per derivarne alla. Confederazione e ai suoi impiegati; ma questo pericolo potrà. essere com-· piuta.mente sventato colla nuova legislazione sullo ru– ture ferrovie nazionali, alla. quale si darà un'impronta schiettamente democratica o popolare, anzicbè il carat– tere del centralismo onnipotente e della pedantesca. burocra.1da. Tt:ODORO CUHTI, Il modopiù spiccio per abbonarsi consiste nel mandare cartolinavaglia da L. 8 all'Ufficiodella CRITICA SOCIALE, Portici Galleria, 23, Mi– lano (scrivere chiaro l'Indirizzodel mittentee Indicareae al tratta di nuovoabbonatoo di semplicerinnovazione). ot aGn 18 o LASUPERSTIZIONE DELLA VECCHIAIA Il. Una delle cause per cui i vecchi ebbero, appena f'uori dallo socieh\ primitive, una talo impo1·tanza o una tale superiorità, ò probabilmente questa: che i giova11i. per tutti i loro caratte,•i specifici, mp– presentauo l'elemento giO\'ane, attivo, filoneist..1., lo slancio, lo spirito avventuroso, il desiderio di cam– biamento, l'impetuosità nell'azione e nel pensie1·0, mentre i vecchi 1 le persone mature rappresentano l'elemento conservati\·o, tendono a restar attaccati alla tradizione, alle vecchie abitudini, respingono il nuovo e sono eccessivamente misoneisti. Ora il misoneismo è uno degli elementi indispen– sabili, pe1· gli inizi di una societi\. Bagehot dice in– fatti che, perché un nucleo di civiltà si fo,•mi, é necessa1•iauna legge, sia pure questa legge ingiusta e dura, purché esista od esistano uomini per fa.ria rispettare. Questa funzione di dispotismo e di misoneismo i vecchi, misoneisti per eccellenza, dovevano ese1·ci– tarla in modo mirabile, vigilando tutte le forze nuo,•e e impedendo loro di sperperarsi inutilmente in vie differenti, dando ai gruppi d'uomini la pos– sibilità, non di differenziarsi, ma d'ingrandire e di formare un popolo. Una societa già formata, complessa come la no– sti·a, non si dissolverebbe. nè sparirebbe anche so colpita e coinvolta nei pili grandi cataclismi sociali, anche se tutti i punti che noi giudichiamo essen– ziali subissero uua trasformazione radicale di dire– zione e d'orientamento, se il gO\•erno e l'ammini– strazione fossero cambiati, l'esercito rosse abolito, se una nuova religione si dillondesse, se le uni– versità fossero chiuse, ecc. Per le società giunte 01•mai alla virilità queste cose non avrebbero che l'importanza d'una crisi passeggera. Ma, in pl'incipio, perchè la società po– tesse assumere una certa coesione,questo spiritoslret– tamente conservatore era necessario. F.d ecco come gli Stati, nei quali prevaleva lo spirito conservativo e con esso i vecchi, dovevano avere una più grande probabili!:\ di sviluppo. . . . ~ Ma non è sola questa la ragione por cui i vecchi si sono imposti alle società. p1·imitive. Il vecchio ha veramente compiuto una funzione molto importante e molto utile nel periodo transi– torio dalla barbarie ai primi scalini della civiltà. Ciò che distingue nettamente la società antica dalla noslt•a è il fatto che allora tutta la conoscenza. era stabilita su basi empiriche, più che su basi scientifiche, sperimentali. Noi non abbiamo vera– mente fatto dei grandi progressi che nell'orienta– mento, nel metodo della scienza, ma tutte quelle che crediamo le grandi conquiste e le grandi scoperte dell'epoca nostra, la sfe1·icità della terra, la forma– zione degli astri, l'origine degli uomini e degli or– ganismi, erano già state formulate nei tempi antichi, teoricamente, da individui isolali, senza appoggio di ratti, d'esperimenti e d'osservazione scientifica. L'astronomia, la medicina, la meteorologia, la poesia, la leg11e,tutto esisteva già, ma allo stato frammen– tario, mdifl'erenziato, d'esperienza personale. Per la difficoltà dell"esperimento e l'impossibilità di divul– gare le idee per iscritto, tutto veniva alla fine ri– solto empiricamente, cd era l'esperienza, l'aver osservato un più gran numero di fatti 1 che dava la possibili!,\ di giudicai' più esattamente un corto nu– mero di fenomeni. Ora, gli uomini maturi, i vecchi, rappresentavano veramente i pili grandi accumu-

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