Critica Sociale - Anno VII - n. 13 - 1 luglio 1897

202 CRITICA SOCIALE LEIMPOSTE E ILPARTITO S CIALISTA I. Iuflucnzn dcll'i1111ioslasui salal'i. J.e questioni ~ollevato sono due: l." Se l'imposta abbia iuflnen,.a sul sa.Jario e se convenga quindi al Partito socialista di occu– parsene; :1 • So. data questa inlluenza, l'imposta unica prog1·essiva sui 1•allditi sia p1·op1·io la forma d"im– posta più ra,•01·evoleal proletal'iato. I.a pl'ima quo-ttione era già stata trattata in modo limpido o rnatematico da li'edel'ico :\{aironi C) o 1·~solta nel sous'! cli~ l'imposta, fatta qualche ec– coz1ono,nou può 1nn1111·0 snl salario. Ma quo~ta co11clusionofu combattuta vivamente o il Pa1·tito. in questo frattempo, arraccendato in cose for~o cl_t maf;gio1·eu1·gen~a.non ebbe agio a p1·onnnc1a1·s1; o intanto seguitò nella sua propa– ga_ndaa_dtu·o una g1·ande impodanza alla questione t1·1b11ta1·rn. . Ora pnrrobbo giunto il momento di abbordare risolutamente 111quoslione. tanto più che su di essa il Pa1·tito dovr:\ pronunciarsi nel pro3simo Congresso rii llologna. Non dispiacer:\ pertanto che, allo scopo di lu– meggiarla sempre piit. io 1·iassuma brevemente r,(i argomenti già svolti, sia dal ~Iafroni. sia dai s~oi con.tradrlilto1·i ('), aggiun~endovi qualche mia ossei·• vaz10110 o traenrlo 1>osc1aquelle conclusioni che mi parranno logiche. .. Oice,•a il Maironi che il salario, essendo rapp1·0 so~tato appena eia qu~l tanto che occorre al capi– talismo pe1· assicura1-s! la f~rza di lavoro ~he gli occorro, non ò su'icotltvo d 1mposte, le quah quindi sono prolevnte tutte. di1·ettamente o indii·ettamente dal p1·ofllto del capitalista. ' Si ribellavano a questa teoria ring. De Pmn– ceschi, J-\ntonio Lissoni od altri, i quali tutti iu sostanzi\ oppo110, 1 a110 che, se la legge sul salario enunciata dal Mai1'0ni si può nmmettere come ten– denzt!, _non fl~sa pe1•ò .nulla di 1·igol'Oso; che in realtù 11sala1·10 ò qua~1 sempl'e di poco o di molto superiore a quel minimo che rappresenta l'indi• spensabil_e all'esistenza dol!:operaio; che su questo sopl'apptu s1 1·1percuoto I imposta, to"'liendo cosi all'operaio quol po' di buono che ha .;;puto strap– pare coll'organizzazione e colla resistenza. Si elevava '!'urati sulle ragioni dell'uno e degli a1t1:i e, mentre sosteneva la legge formulata dal Ma1roni, la rendeva meno rigida orl. assoluta, con– statandone lo attenuazioni della realtà. Certo. di– ceva, ad ogni rirluzione d'imposta sui consumi il sistema tonta ridurre i sala,·i. ma tro,·a una re'si- (') A.YY, P. M,URO.'lfl, {,Cl f/U"•flo,ie trlt,11t11rta e ll Partito IOCUi-– ll.lttJ: In Orltleca IMlate, 1G febbraio IS!U. - conreuo che non aYevo letto (1ue11.10 l>elll111lmo articolo prima di 11crh·ere il mio 1ullo 1te110 argumento e, quando lo , IJI, ,e llCr un ,·eni:o restai mortltlcl\lo per :i.,·er rlllt'luto meno eflicacemente ciò che era gl.\ 111ntodello con t:a.ntn precl11lone e chiaretta. per altro prm·al non llOCa com1Jlnrer1u ed auln•I nuo,·o nrgomcnlo di con,·inzione nel con11l11larecome Je mie ,·edute In mn!erla collimassero PN– rcunmcnto con (1uollo 01111re11~0 da un valente compngno come Il Malronl. f) f<'rn. I <1ual\ primeggiano l'lng. O,: t'1uNCE.S('III con dua arti• coli: RifUt1·c"Hto11e delle h111J().lte 11d 1ala>'t (Crittca 1oc.• 1• nu,r- 1.0 11'9,J, l,'~olu:tone <lrl 1rda,•lo e la t•iper<"ut1to11t! delle tmposte (Crittca •oclr1fe, t. 0 llJ>rlle 189i) o \~Tosro L1~os1 con un artltolo Com,. le tane com1.1eo110, 1>0rn1 ,c,·mca 1of"lale, 16 marzo 189i), :i::~~è Tuu,T1 con 1•oche ma, come al toli10, geniali osser,a- B ston1.a noll'ol'gani7.za1.io11e operaia, e da ciò u11 certo vantaggio proviene al la\·oratore. occu• pando egli in tal ca~o ln condizione del bealus vo~sidett..'ì. Uu fenomeno simile. ma in senso io• yer:(0, si. vorill~'\ <1uando si colpiscono di nuova 1~posta •. geno!'I ~, consumo; allol'a il bealus JJOS· sulen"i ò ti Cc.'\))llah!Sta, e uella lile, che il la\'Oratore ò costretto ad iutentnrgli, questi de\ 1 0 quasi sempro a<latt:"11•.:;i ad una tl'an~azionc. Ammott~,·a il )~air-oni lo attonuazioni de11a legge nella p1'8hcn, att1·1buendole agli attriti inevitabili a~ ogni l.egge o~nomicn. ma soggiungeva: ben piccolo ò _1,1m_[1.1·g111e çh il s·tlario pt·esenta all'im• P?Stae p1u. p1~colo d1vo1'1'.i. col pe,•fozionar..;i del ststemn Ctlp1taltsta. Vo1·1·etovoi dunque perdere il vo.stro t~mpo n difoncloro uno straccio? Non ò me• gho lascia,· anchll'e lo st1·accio o cut·dre il ,·ostilo uuovo 1 . A questo punlo l'imase la discussione. Da essa 111ta,nto emc1·go cho tutti i polemisti sono concordi !1011 ammette1·e un .mili imo di salario sul quale la imposta i~on. può 1·1p_o1•cu?tcr~.i pel'chè rappresenta appena. I 11111!spcnsab1lea1 p1u elemenlari bisogni d~lla vita; la C?utesn. si limiterebbe quindi nel de– c1de1·e come o 10 che misura l'imposta colpisca il sop1·a1lpii1del minimo. È :,lrano pe1'Ò che, mentre tutti ammettono la es!s~ooza di u_n minimo uou suscetth·o d'imposta, murnno a. cui sa1•ebbo1'0 ridotti i la,·oratori più misel'i; più. d'uno, e il Lissoni specialmente, trag– gono le ragioni per combattere la tesi di ~Iaironi propl'iO dalle condizioni doi più inrelici lavoratori. O. sareb.bcro p1-oprio i t·tu·1,si siciliani o i 11Wf/Ullt ~111lanes_1, snrebbor~ le fameliche plebi di Sicilia o 1 poveri pellagrosi de_l I enoto, d1e do1•rebbel'O pro– te3ta1·e coutt·o la teoria ma1romana, se il loro sa– lario,. 1·idotto al m!nimo, 11011 paga imposta 1 Co~,. per lo logiche conseguenze di quella di– scuss1~!1e, 11011 ~~1·ebbe1·0 i lavoratori più po,•eri cho Jllll pagano imposte. ma gradatamente quelli che_ !~anno saln1·i p1~1 elevati; e mentre, flgu1·an– doci tl peso tl'ibula1·10 come una piramide siamo soliti di m0tto1·0 .i lavo1·ato1·i pi.li mal pag~ti alla ba~o, dovi· ommo 111 vecomottel'I, al ,•ertice. Certo i lnvor:1.lol' i pagano tutto le imposte come ~aga no tutto i! re sto, po,·chò p1·oducono tutto; ma I 1m1~01'la11~e SI ò .d1 vedo1·0 fino a qual punto una t1·a~to1·ma1.1onefr1b~tai-ia possa gio,·are ai loro sa– la1:1. ~nche lo ~cl11avo antico produceva tutto, e qurnd~ anche lo 11nposlo, non per questo però si può d11·e cho una , 1 a1·iaziouo nel sistema tributario potosse po,·tat'O una variazione nella sua condi– ziono. .. Por risolvere adeguatamente la questione bi– sogna, pe1· quanto si può, farsi un concetto chia1'0 o completo dol salario. L'idea che ne dà Maironi non mi pare completa. Pili eh~ enètto di uua sola legge, il salario mi paro la. risultante di due leggi, di duo tendenze confrar1~, dello quali il massimo interes e della borghes,~ ò cel'lo la prevalente, ma non ò la sola. Come ti prezzo dt tutto le me1•ci, anche il prezzo della fo1·za di lavo,·o ò il l'isultato della lotta tra vendito1·i o compl'alo1'i. .11 capitnUsta si sforza di pagarla il meno possi– b1I~. A lui rndivichrnlmento poco importa che il sa– lario che paga non basti al sostentamento doll'o– poraio e della sua famiglia o che venga cosi com- 1wçmes!a la base dolla p1·odu1.ione. la forza di lavoro. Chi mai negli a(fa1•i sacrifica il suo interesse indi– vidmalo all'into1·esso sociale? D'alfra pa1·to l'opel'llio cerca di vendere l'unica sua merce al prezzo più alto possibile, nè si inquie-

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