Critica Sociale - Anno VII - n. 11 - 1 giugno 1897

108 CRITICA SOCIALE i bisogni intelletluali tl'un uomo, separato completa– mente dalla socie1tl, egli rispose: 1. 0 il «Capitale» cli C . .Marx; 2. 0 Il « Capitale• di C. Marx; :-t" lt « Capitale• di C. Mai-x,· 4. 0 It « Capitale »- ài C. Marx; 5. 0 Il « Ca– pitale» di C. Mm·x. E così, per zelo troppo spinto, di– menticò llnanco le altre opero stupende del rirarx me– desimo, por esempio: Le lotte di classe in Francia, lt -/8 Bl'lmiojo, .ecc. Oggi il Turati ha, ne son sicuro, mo– dificato le suo opinioni; ma rimane sempre una schiera. di giovani studiosi, pcì quali Darwin e Spenccr, anzi il darwinismo e l'ovol.uzionismo non hanno, in rapporto a noi socialisti, nessunissima importanza. ~li studierò Ji combattere, con la maggiore brcviti1, questo esclusi– vismo economico, che si risolve in un pregiudizio anli– scienlifico. Gli esclusivisti si servono, su per giù, delle seguenti argomentazioni: « Sapreste voi, di grazia, indicarmi il nome di qualcuno, che, anteriormente al Manifesto (l84i), abbia vista. la. condizionalilit storica <lolle forme salari, capitale, interesse, rendita. della terra, profitto e cosi via~ Marx non fu il primo, ò vero, a scoprire l'antitesi tra produzione e distribuzione, ma fu proprio lui, uni• camente lui, il primo a. scoprire la relatività delle leggi della fase borghese. Non solo: nessuno sinora, meglio di Marx, ha saputo rendersi conto esatto degli elementi dell<.Lstruttura della presente società, pel' essere in grado d'indicare la maniera t.li combatterla, pratica– mente, politicamente e rivoluzionariamente. E, in tal caso, non si debbono combatte,·e alcuni ciarlatani, che, in oltraggio al senso comune ed alla volgare cronologi,1, regal.Lno alla dottrina del comunismo critico precursori, patroni, alleati e maestri d'ogni genere1 Non si ll'atta. di far dei pa1·alleli, come direbbero i professori di let– teratura, fra la grandezza di i\larx e quella. di altre persone: tali confronti hanno molta. analogia con quelli che fanno i bambini fra la forza del leone o la forza di altre bestie più o meno feroci. Non siamo dei dilct~ tanti noi! Bisognava pure tener presente che non i so– cialisti dà.nno la. spinta al proletariato, ma questo a quelli, poichè, como dice il Manffeslo, i postulati te(1rici dei comunisti non sono che le espressioni generali dei rapporti effettivi d'una lotta di classe giù esi$lente, d'un moto storico spontaneo, che si svolgo sotto i nostri occhi.> Ora nessuno può negare che ~farx sia stato il primo a scoprire la relatività <lelle leggi ùella fase borghese o la struttura della presente socieli\.: se :\Iarx non avesse trovato tutto ciò, noi non lo considereremmo oggi per un genio e non avremmo per lui tutto il rispetto, che abbiamo. Ma appunto questo due scoperte dell'illustre maestro t1·0, ·o.no· illoro subslratum in tutto il darwinismo ed in tutto l'evoluzionismo. Il danvinismo, venuto in auge nel 1835, oltre all'antcriol'ità logica sul materia– lismo storico e sulla teoria delle lotto di classe, ha pure l'anteriorità. cronologica. Se il Manifesto del pm·t.ito co– nnmista, quantunque fosse un'opera insuperabile, non ebbe subito i risultati scientifici tlclle opere lii Darwin e dell'individualista Spencer, se, anzi, fucostretto a dormire, per qualche tempo, inoperoso, ciò si deve ad una lacuna. o ad una mancanza. La lacuna: In nuo\'a. teorica avrebbe dovuto essere coordinata a tutti i postulati del positi- ' vismo. La mancanza.: non era ancora venuto alla luce il gran materiale degli indagatori del problema dolre– voluzione. Oggi, che ogni buon socialista ha gfa letto Darwin e i darwinisti, che ha gii~ studiato Spencer, Lubbock, Tylor, Morgan, ccc., oggi il Manifesto appare come il prodotto più geniale della mente uman,~; cd 81b 1ote a Gino H1arco entra subito, come tale, nel movimento scientifico di tutti i popoli. Infatti potete voi concepire lotte di classe, se le classi o, almeno, le caste sociali non osistono1 o quali classi trovato nel periodo colitico ed in tutta. refa della. pietra T L"uomo ll'O~loditicoùel primo per·iodo dell·ctà. del bronzo e financo le o,·de non palesavano alcmt.L differenza di questa. specie. Marx non si occupa, nè poteva occuparsi allora, della preistoria; eppure uella preistorit~ l'uma– nità. esisteva. Vuol dire che l'umanitù precede la lotta di classe. Dunque può esistere una uruanittl, 1·ozza quanto volete, sei vaggia quanto vi piace, ma senza classi, o però senza lotte di classi. Quando cominciano tali lottc1 nel periodo protostorico, cioè quando l'umanifa diveni,·a pili intelligente. Potrebbe l'umnnitit divenire Jliù.intelligente senza.adaltamento, senza scelta sessuale, senza scelta naturale, senza mimetismo1 Che ,,uol dire tutto ciò1 \"uol dire che Darwin, il quale ha scoperto lo leggi dell'intera umanitit, precede Marx, elle ha sco– perto le leggi della sola umanifa storica. E vi è di più. Le lotte di classe si svolgono esso da sè sole, senza il concorso e !"aiuto di nessuno, oppure gli uomini più colti e più abili possono tLffrettarne, ri– tarda.mc o, almeno, dirigerna il corso1 Se voi preferite la prima ipotesi, allora vi dico subito: i Circoli socialisti sono inutili, i libri socialisti sono inutilissimi, i giornali del partito servono soltanto come c:L1taccia.Se p1•eferito la seconda, io vi domando: le leggi dei più colli e dei più abili sono anche biologiche, o semplicemente sto– richel Nella vittoria dei più intelligenti il darwinismo entra, o no, per qualche co.':ia.1 E potrei, su questo tema, moltiplicare gli esempi all"infinito. Vengo all'evoluzionismo, che ha per caposcuola Spencer, chiamato da Antonio Labriola e da Paolo La– fargue il parolaio, il noioso o che altro so io. Sono esa– gerazioni! Spencer è un nostl'o avversario; ma pur tutta volta noi dai suoi studi possiamo e dobbiamo trarre profitto. Così la pensano Letourneau, De 0reef, ecr. « Marx ha scoperto la struttura ùella presente società.» Sta bene, ma. Spencer ha scoperto qualche cosa di più: ha. scoperto, ciol•, che la. società. ha una struttui-a. Ha anche scoperto, piaccia o non piaccia. agli esclusivisti, che questa struttura evolve. Infatti per arrecare un esempio solo, la classe degli schiavi si ò tramutata nella classe dei servi <lolla gleba, dei vassalli, dei sala.l'iat.i; ma la storia dell"uomo non comincia mai dal sala,fato per arrivare alla schiavitù. Capisco che, anco in quoslo evoluzioni, ò sempre da ricercare il falloi·e eco,wmico: tuttavia. sono sempre m·oluzioni, cd i vocaboli non cam– bio.no per volonfa di due o tre uomini. Noi dopo tutto, possiamo tl'o,•a1·c Spencor in opposi– zione coi suoi principi: le sue teoriche sui supel'O>'Utl– nismi, che sono anche le mie, sì possono conciliare be– nissimo col collettivismo e col comunismo critico, ma non sono atra.tto conciliabili con rindi\'idualismo e con l'anarchia. Tuttavolta bisogna convenire che qui non si tra.I.la di precurso!'i, nè della rol'za del leone: si tratta invece di sapere se dei socialisti, ancorchò grandi, pos– sono, per non a,·er lette le opero di tutti i positivisti, parlare col massimo disprezzo di ciò, che deve riputarsi come ba,o del socialismo. Il socialismo, senza scienzo naturali, resterebbe un misantropo presuntuoso e fan– farone. Quando tLlla.presente lotta di classi avremo sur– rogato una. classe sola di lavoratori, come faremo a. migliorarli e a. perfczional'li, senza curaro tutte lo leggi <li selezione, di ereditarietà, di mimesi? senza stabilire ric1·eazioni cduc,'lti,•e, case di custodia, manicomi cri•

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