Critica Sociale - Anno VII - n. 5 - 1 marzo 1897

72 CRITICA SOCIALE naggio. Questi sono i piccoli proprietari di domani, questi domani saranno la corazza nuova della bor– ghesia contro il socialismo. saranno i direosori delle leggi. del trono, doll'altar-e, dell'onestà e della famiglia contro di noi. J .. a piccola propriet..\. mentre si dissolve, in parte si ricostituisco ( 1 ); e le leggi, cho secondo alcuni noi doHemmo pl'opugnare a ravoro della piccola proprietà, monti-o non salve- 1·obberodalla rovina i proprlotad antichi, aiute- 1·ebboro il venir su dei JH'Opl'Ìetari nuovi. Pensi sol'iamcnto a questo il nostro l>lll'lito. l ':,. TRA n .,.. (COMtÌNHO). zione della "lta sociale, saggio di due o più civiltà, meno di elimlnaiione di rasi e~nomlche e quindi di società org11nicamenle e moralmente arretrale. Certo flnchè le sociell, .furono organizzate in comunita di villaggio e le lotte di classe non furono possibili, data lo. provalenzl\ doll"elemento sociale noi rapporti col suolo, Il prog1·osso non potò orig ino.re che do.Ilorazzie o dallo guorro rra tribù e tribù, fra. ucns o ucns. lm• poz•occhè,corno la lotta muscolare cd Impari tr:L gli animali o ruomo primili\·o do,·etto aguzzare l"intelli• gonz&di questo, tanto da spingerlo a la,•oraro le pietre, per renderle taglienti ed appuntate, onde servirsene co1no mezzo di difesa e d'offesa; cosl le primlti,·e grandi 1 1 ) Quulo fallo! dlinosirato In modo ladubUablle dalle ugut.ntl lotte tra J>Opolazioni e popolazioni per Il possesso di dfr•r nel I OIn ).lolfetta c'en.no1640 proprietari; oJgi cenuono terre fertili o per rubarsi e spogliarsi a ,•lcenda. dont- ::·a~b~;!::'-;::1aft:l~=-~:1:t\e':r::1\~rr:0~,!c::,au~:01;;t ~:el~~ tero determinaro il passaggio dell'uomo dall'età della nocato cht, d•I !669 propriecarJ auuall. la maulma parte sono plelrl\ n quello del bronzo O del fel'r0, che segnano l)N>prletarl per burla; AOnor0Yln11,11 dAIdebiti; Il Biuolatl di- , indubbh,monto l'ingresso dell'uomo nella civiltà. I.o rebbe rhe tenl(ono In muo li l(uM'lo dellt\ pro1)rle1à, men1r111 grandi distruiionl di ))0poli, cho sogun•nno a. quelle ~~":e:i/c~~a,~o,;:;~ c~:c~~ ::~: :u;~:~ 1 ~:~:~: 1~::"~l~a c~:!r: guerre, dovettero rar sorgere nelln mento scaltrita dogli que;11 tt , 1 anno 1ga-1un11 qufgll allrl C'lie hinno prt.AO I I po110 uomini il bisogno di ado))craro nella lotta armi e stru– dea-11antltbl piccoli proprietari, non aolo eD'euinmente ma mentJ, che li J>rolcggesscro dai colpi dei nemici. Da ciò anche apparentemente prolet&rltutl: lo IOlo conoteo una Yentln• indubbiamente I primi rozzi tentativi della la,•ora.zìone :~:;:~: ."°:;:~~~ 1 i ~e dn;::~~o e .~:!.n::j !~ ::: ::~: del bronzo e in seguito del ferro. t'arte mirabilo della di centln•la di proprieiarl nuOTt. fusione dei metalli o quella eh la,orare Il ferro, su cui GUERRE E LOTl'A Dr CLASSI (Su certe opinl,ni di G. Severino e di AntonioLabriola). l.'iJ)Otosidel S0\'el'ino l'), elio cloò Il processo storico, oltre che allo lotte incessanti rra lo vario cl&Ssionde si com1>ongonolo singole società, lotte determinate dallo disuguaglianze nel possesso della ricchezza, sarebbe dovuto eziancho alle guerre, come a dire, alle lolte e:.plicantlsl fr& le colleuività umane nel loro incontro sul campo della concorrenza &d un determinato pe– riodo di sviluppo delle forze materiali di produzione in una di\!.&plaga della terra, morila una grande atten– zìono da parto dei seguaci del mntorialismo storico. Questa ipotesi, tendont.o n.d integrare il concetto usuale dello. storia, fondato sugli u.ntagonlsmi di classe, è stntn posta già con uguale Indirizzo dal prof. Antonio Labrlola, Il quale sul rìguardo cosi si cprimo: e L'uni– ftcazlono della vita sociale è dovula ad un colossale int.l'igo di antitesi. Guerra al di fuori o guerra al di llentro. Lotta. incessante rra le nazioni o lotta. inces- sante rra i componenti le singole nuioni. La compli– cazione di ciascuna società o l'incontro di più società sul campo della concorrenza ci spiegano ogni risultato storico (' ) ». La legge dinamica llello lotto di classe, divinn.ta dal Marx, per cotale ipotesi, non basterebbe pila a tliluchlare il moto ascendentale dei popoli nella "i"- dolln.civiltà: l'angolo visualo del materialismo eco– nomico, nnora circoscritto alle lotto Ji classe, assume– rebbe contorni pil) precisi; o la civiltà o il movente di ogni u,•enimcnto storico troverebbero la. loro spiega– zione non solo nelle guerre civili, ma ancora in quelle esterne. f: indubitato clte I&guerra è un mo,ent.e di unifica• (') Vtdl Cr'ltb SOdAle, anno corr .• num. 1. OUHl"Plt S1tvlt1tl!'(Ol • Lorte dl CltuH • lotte (re. eolU,Ur:/(d umi,,.., •. QUHIO Irti colo di K, 1.oncao t>I fu 1pedito nn dal 1ennnlo, )la doummo ritar• darn1t Il\ ln1enlon1t per le ,ollle ragioni di 1pu1o. (I.O CIUTICA), (') A, 1.u11uoLA, Det mau,-1111t,mo ,torico, 1)11g. 148-149. si reggono Il macchinismo e la grande lndu.stria mo– derna, sarebbero un enimma so non riallacciassimo questi ftnomeni a quella diflcol1à della ,·ita primitin, che, do,·ut& al poco S\'iluppo agricolo o Industrialo, spin– geva lo tribù l'una contro l'altra a scopo di razzia. Tutto quello svariato armi di bronio o di rerro, dalla puntuta laucla. allo scudo e alla. corazza, lii cui si val• gono i popoli primitivi quando ,•anno a guerra, non sono cho Il prodotto necessar lo di un bisogno univer• salmente sentito dalle prime popola.zlonl, e cioè di com– battere l'av,·enario nelle condizioni più ravorevoli. l.e guerre e le lotte di cla.sso sono certamente, per lo 1Yilup1>0 economico, antropologico o politico o giu– ridico dello collettività umane, ciò cho è la lotta per l'esistenza e la lotta sessuale per il miglioramento della specie. E: come non potremmo concepire la filiazione inlnto1•rotta di organismi complessi da. organismi sem– J)lici, lu. dlscondenzu. dei primati da organismi olomen• tari semplicissimi: le monere, senza lo.grandiosa legge haoekoliana d'integra;io11e e diffd>~n,ia:iont,· cosi sa– rebbe inintelligibile il processo storico ae non si ra– cesse scaturire da quella rete meravigliosa d'intrighi, che si risoh·ono nelle guerre esterno ed interne. Aquel modo che nel darwinismo animalo In selezione, che è quanto dire il miglioramento della specie, poggia sulle tre grandi leggi de ll• IOila per fe•i1tenra, dell'••-«lit,i e t.lell'ambienlt, cosi r.el darwinismo soci&le la civiltà poggia sulle leggi dinamiche dello.lotta Ji classe o della guerra. Nessuno può negal'e, ad esornJ)IO, che lo hn·o.sioni dei barbari Germani nel sacro romnno lmJ)ero, mentre per un \'81'80spazza\'ano tutto ciò che c'era di debole, di degenerato, di l)alologìco nel popolo romano, co1uunto d1ll'orgla o dalla crapula; determinavano In quel po– polo ma.esteso già decaduto un miglioramento organico e psichico por Yiadell'incrociamento del giovane sangue germanico col sangue italico, o dello nuo,o Ideo e dei nuo,·l costumi, eh-, si Yennero elaborando in seguito a quello guerre e che do,·evano rormare la materia per la. società moderna. L'ordinamento feudale in Italia, frutto di violenze, di rapino, lii crimini o che rappresenta uno. forma di pro•

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