Critica Sociale - Anno VII - n. 5 - 1 marzo 1897

CRITICA SOCIALE 69 stissimo di tempra e di salut o, giov anile ancora a ot– tant'anni, In. su" nota Sllliont .ora.un singolare candore, tanto pili sorprendente con t anta cs pcrien1.a o rra eo• gnizioni si vasto. Vicino a lu_isentivat~ insieme il padr~ e l'amico. qualchecosa che v1 aflldava. mtcramcnte. Chi più. di lui nato per insegnare 1 Eppure non ha mai ,·o– luto salire un a cattedra. Uomini cosi equilibra.ti o completi, la ch 1 iltà moderna pare impotente a produrn e di nuovi. Porse egli è _l'u\• timo di una serie. Perciò ne sembra. più gravo o 11'10· parabile la sua scomparsa llal mondo. r. t. UKCOMUNE D LL' ITALIA MERIDIONALE (' 1 (MOLFETTA) Vorrei in questo studio descrivere le condizioni economiche. politiche ed elettorali di una ciW1.,cho conosco per esservi nato o vissuto a lungo e p~r averno seguito sempre anche da lontano lo svi– luppo. Già d:1.p:irecchio tempo il Turati ha o~servato che, fìnch~ non an·~mo un buon numero Ji lavori s~iali, in cui sieno minutamente descritte le con– dizioni economiche delle sin~le regioni italiane, e le forze e i programmi det partili borghesi lo– cali, e lo stato intellettuale e morato della popola– zione, ht questione della tattica o della propaganda rester·l sempre allo stesso punto: noi continuel'cmo nei Congressi e nei giornali a parlare di grande e piccola proprietà, di colonato, di artigianato o cosi via; ma quando un Ol'ganizzatore ,,01·1~ fare qualcosa di pratico, bisognor!i. sempl'e che chmen– tlchi le discussioni teoriche, metta da parte le decisioni dei Congressi, o « si arrangi :t da sò, provando, sbagliando e riprovando. La ra~ione per cui questi lavori speciali, tanto necessari, si fanno aspettare, è che sono estrema– mente difficili. Nelle città piccole - che sono le ph'1 interessanti pel caso nostro - la sto1•ia è co– stituita dall'aneddoto, il partito si confonde col– l'uomo che lo dirigo, o I piccoli fatterelli della giornata fanno perdere la veduta dell'insieme; e - credetelo pure - è molto più facile discutere di grande e piccola proprietà, di evoluzione o .di scien1.a positiva, che organizzare. i.n .una . u.mt ~ qualsiasi quell'ammasso amorro d1 mculenh m, d 1 cretinerie, di volgarità, di invidiuzze che dalle mogli pettegole sono comunicate ai mariti analfa– betf, di inimicizie atroci sorte per il possesso con– testato di un albero o di un muro comunei senti• menti e incidenti, che hanno tutti un contraccolpo sulla configurazione del partiti politici, perché inducono spesso una persona a seguil'e un partito, sol perchè il suo avversario segue il partito opposto. Eppure, al disotto di tutto questo spumeggiare di piccinerie, qualche cosa di solido e di scrio c'è; tutte quelle piccole rivalit\ private, studiate bene, si vede che in fondo s'intessono in una tela di interessi gonerali 1 cozzanti fra loro; o il ricercare questo sostrato delle batracomiomachie cittadi– nesch e, se è difficile, non vuol dire che non si debba tenta.re; tutto sta ad aver coraggio e a co– minci are. E io comincio. ci) Richiamiamo l'allendone del 11ropasian(l!&literll, che non credono al miracolo della propaganda a11ratt1, ILtipo unico, negli ambienti plU dl,er,I, su quuto 11udio, che cl ml\1,da un Taio– roso glo,ane merldlynale, e che 6 rorae Il primo 1agglo di quelle mooogr,ne obl•Uln• 1ulle Tarle regioni d'ltall:i, dal punto di •1!13 del n011ro parllto e della lolla di cla•H, le quali tante 'l'Olteab• biamo augura1111 come fondamento e guida. all'ulone 11rat1cadel aoclali,tl ltallanl. Ksaurlta In un palo di fuclcoll queata mono• grafia, ne 1iubbllcheremo un'altra sulla mu:adrtca nell' UmbO'la, del ,lgnor E,tllno Ltenardl. (Nota della CRITIC ... SoclAU). I. Sguar<lo generale. - Ln. gente di mare. I paesi dell'Italia meridionale si possono dh·idere in due grandi classi: paesi di grande e pae!l;idi piccola proprietà. I primi occupano l'interno della penisola e sono a coltura. estensiva e dà.ano i de– putati agra!'!, la banda vile e abbietta dei deputati eternamente ministeriali. I secondi si trovano lungo la costa e fasciano quasi la peDisola di una cintura larga in media una ventina di chilometri o spe,so interrotta dalla grande proprietà.; sono a coltura intensiva e dànno deputati di tutti i partili; M deputati meridionali d'opposb:iooe ,,i sono, e spocie d'opposizione radicale, vengono da questi paesi. Fra i paesi di piccola prop1•iol..1\. tengono certa– mente il primo posto quelli della co~la pugliese da Barletta in gill. A distanza quasi eguale da Barletta e da Bari si trova Molfetta. La popolazione ò di 3i.000 abitanti e ;lUÙdivi– dersi all'ingrosso in tl'e categorie: marinai, citL1.dini o contadini. Su 10 mila mnschi superiori ai 1:-, anni, circn !~.)()() son marinai; 1000cittadini; :!000conta– dini. Elettori i.scritti 23:t2. Dei marinai è inutile occuparsi; il partito so– cialista non li conquisterà mai. Vivono per tre quarti dell'anno sull'acqua, hanno un dialetto loro speciale, i loro conti li fanno sompl'e collo monote borboniche, non vivono nel mondo. Finchò non hanno preso moglie, fanno i 1no;;t e sono nelle pa1'll1l~e (I) poggio dei ser,•i: ad essi tocca la notte andar a sveglia1·e la ciurma quando si de,•e {)ar– tire pel" la pesca; ad essi tocca andare in cuna alle antenne ad ammainar h1 gran vela latina e ft1.rtutti i piccoli sel'\'iz'ì necessari nelle barche; quando gli ammogliati s'imlJarcano o sbarcano, tocca ai mozzi, se non c·ò approdo asciutto, pren– derli sulle spallo e traghettarli entrando colle gambe nel mare. Da questo nasce che l'ambizione più viva del mozzo è quella di prender moglie: appena si sente in grado di metter su figli, incarica la madre di cercargli moglie; quando fa moglie è trovata, egli la sposa senza averla mai veduta; fa con lei quel che gli é stato detto di fare; e non di rado, pochi gio,·ni dopo il matrimonio, se ne va colla paranza al viaggio. E il viaggio vuol dire andarsene per sei e più mesi a pescare nel golfo di Gaeta, a Corfù, nell'Egeo, fino nel Mar Nero. In questo tempo la mo$1ie resta a casa e quasi sempre trova da sostituire il marito assente, che, quando al ritorno trova la casa popolata di figliuoli, non sempre domanda so i marmocchi son nati troppo presto o troppo tardi. i,; Dio che li ha mandati. Con questa gente non c'è da rare e non ci sarà mai da fare assolutamente nulla. Sono oggi quel che erano cinque secoli fa, sal'anno forse fra cinque secoli quello che sono oggi. Del resto non stanno male, economicamente par– lnndo. La completa libertà di pesca in un mare ricchissimo come l'Adl'iatico, i capitali limitati necessari a metter su una paranza, hanno prodotto qui un contratto di lavoro, che il Loria chiame– rebbe un 'associazione mista: il prodotto della pesca si divide in 21 parti, delle quali 12 vanno al pa– drone delle barche a compensare il consumo del materiale e i rischi - numerosissimi e terribili - che il materialo corre; delle altre parti ne tocca una per ciascuno ai marinari, compreso il padrone, e mezza parte ai mozzi. La conseguenza di questa organiZ?.azione ò che il marinaro, quando tol'na da un viaggio, se disgrazie non sono accaduto, porta ( 1) IA f )aran.ra li la coppia di dut barche da pet~a, ognuna delle qua li port a per lo plU 8 uomini.

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