Critica Sociale - Anno VII - n. 2 - 16 gennaio 1897
CRl'l'ICA SOCIALE 21 E i due per dh•erso parti so no andarono a .. prcpa• raro l'ucccUagione! Cosl ru che, dopo molti lustri da cho i saggi andavnno facondo l'elogio della eloquenza o della poesia (1ludium fuil alma poesis) o che solcvano venir trattando da. barbari i nuo, 1 i arditi valvassori, nemici di Senofonte o mediocri estimatori della classica coltura, improvvi– samente fu sparso per opera dell'augusto collegio dclii auguri nuovo verbo, quasi tolsloiano, a faro l'elogio dello virtU modeste o casalinghe, del lavoro manuale, cosi sano esercizio poi corpo o per la mente, o della contentezza.che brilla nell'animo dell'onesto contadino, immune dalle pericolose febbri del sapere o dell'ambi– zione - sua dannata sorella- o del lal>orio10 operaio, pago tlel suo stato, cho non invidio. gli onori che tur– bano la serenità della mente e che nbbantlona altrui il periglioso talento tli mescersi all'inruriare delle parti cittadino .... Il nuovo ,·orbo ingrossò e ispirò una crociata, anzi una strage di innocenti, al grido: .110,·a, mo,·a ... agli • IJJOllali > ! Oli «spostali >, altrimenti Jet.ti proletari intellettuali - secondo narra Turpino - erano antichi crisliani, li qunli - com'ò uso fra quella gente che, nlla guisa dei primi Germani idolatl'i 1 ama 1>assnro lo suo giornate nl giuoco, rubandosi l'un l'o.llro quel cho llcwrobbo essere retaggio comune - ciò cito in lor linguaggio chiamasi lo. libe1·a c:oncorren.:a - erano sto.li d;.\ uomini di loro schiatto. spogliali di ogni avere o ridotti in senitll. Ma, non addicendosi alla nobiltà del loro sangue cri– stiano che ci fossero condotti a servire come schiavi pagani - por ,·il salario - lo che por avventura non sarebbe neppure parso prudente alli cristiani arricchi– tisi sulla loro sfortuna - furono ossi tenuti dai vinci– tori in cotale stato, che per lo dimostrazioni esteriori dell'onoro o della dignità fosso cristiano o libero o por il mantenimento o 111 ricchezza fosso da. pagano o schla\'O, Ma crescendo man mano, col croscoro dolla passione del giuoco detto libera concorrenza, il numero degli «spostali> o non mostrandosi più questi ultimi paghi dello stato loro, che veniva riducendosi continovamente man mano che si restringe\'a la copia dei beni lasciati dai vincitori cristiani pel 1110.ntcnimenloloro - cosicchè grande ora il romore fra gli spostati ed alte lo lamon– tanzo e perlln lo minaccio - fu pensato di rompera gli indugi e di cacciare risolutamnnto I turbolenti spostali nella classe degli schia,•i pagani, o ciò 1>rimache quelli si tlisponessero a farlo di loro elezione, sì corno minac– cianno, per vendicarsi dell'avarizia e della crudeltà dei loro vincitori. E perchè ciò non ,wesso a sembrare troppa vergogna per gli spostati, di guisa. cho ei si dovessero accendere di vendetta., ed il loro congiugnimonto con gli schiavi avesse a dare il segnalo di una. ~oneralo rivolta, nello. quale spostati cristiani o schiavi pagnni mutuamente si aiutassero, come la monte che pensa e la mano che opera - sul consiglio degli àuguri - i cristiani liberi, o altrimenti dotti i bo1·ghesi o capitalisti, imprcsero, con l'aiuto anche di poeti o lii lllosofl, a persuadere e spostati o schiavi salariati esserò il lavoro la. vera nobillà. <lelfuomo, non a\'ersi maggior fortuna dolio 1lar contenti <lel proprio 1lalo, od essere peccaminosa tentazione di demonio l'aspirazione al migliornmento della propria sorte, fondandola. sulla resistenza all'or– ganamcnto dello st.ato dei borghesi. Da allora nei rituali ripresero vogrL lo espressioni « onesto lavoro manualo», « buon contatlino ,, « operaio laborioso> o per converso cominciò a parlarsi con dispregio dei • dottori senza clienti», degli « avvocati affamati o pagliette>, dogli institutori senza discepoli o dogli architetti senza comandi, sempre poi conchiu– dentlosi come a,'o\'a dotto il giovano àugure Scipio: essel'e meglio un nuox opel'aio clic un calli-co clollo1·e. Ancoro, molli filosofi, in specio quelli osser,·anti della nostra santa religione o attaccati alla fortuna. dello anlicho e nuorn famiglie patrizie, investito di feudi e altri modi di possesso in grande numero ed estensione, cominciarono a modulare nuo,•i panegirici in lodo della r,ita ,·u1lica, in confronto della tra,•agliat.a \'ila urbana, co 1 piena di cure, nella quale si perdo il santo timor di Dio e la "oglia di lavorare. Qual differenza, essi dicovnno, tra i llgli delle città. e quelli dei « nostri > campi! A 8 anni qucsli ullimi « vanno al catechismo, a « 12 sanno adoperare la zappa, a 10, 1>ienidi robustezza e o di buon criterio, sono il sostegno materiale della. « famiglia, o. 20 entrano a SCr\'iro la patria. nel reggi– e mento, formi al fuoco, forti da alzare i cannoni sullo « spallo a-. E domnndamlosi angosciata.monto come e guarire la. « piaga della. sociotit, che ha la mania dì mandar tutti « alle scuole, agli unici, allo tipografie, allo otl\cine >, si 1'ispo1hlovano indicando i cnm1>io il ciclo « J>illbello di tulti i libri » o la « natura vh•a o florcnto > cho ò « il miglioro degli insegnamcnli, » e \'Cnh•a a mo· di conclusione sciamato: « O genitori, un agl'icollol'c cli e J>iù e tm <lollore <li meno; meno aquile o più galline ... « o ai campi! Ecco la sola via di nostra saluto morato « ed economica.» (llalia /lcale-Con·ie1·c Sa.:ionale, 27-28 dicembre). . .. Sononchè contro gli auguri sacri e le dottrine dei lllosotl si levarono, tli mezzo agli spostati ed agli scliia\'i, certi dannati uomini, sonzn rispetto nò di Dio nè dello i<'ggi, seminatori di rivolto o di pro.ve passioni, cho ,·enivano chiamati socialù,1i, i quali, da quei ,·ori bar– bari che essi erano, senza. niuno. arto di bol dire o studio ili retorica, anzi com11io.condosi di un linguaggio assai triviale o rozzo, proprio dei loro animi plebei, cosl risposero ai det.ti sapienti cd allo concioni eleganti dei fllosoll cd ai responsi degli àuguri: «Ah! coccodrilli! voi fato l'elogio dolla vila ,·uslica, invocato e un agricoltore di più e un dottore di meno> e inneggio.te al la\'oro manuale! 01· bono, dite, chi ha. distrulio il « dolce incanto>(?) della ,·ito. della campagna so non ,•oi od i "ostri man– danti, i e capitalisti>, i quali col miraggio di miglioro fortuna chiamarono dai campi i la,•oratori per far muovere lo ruoto dello loro macchine - man mano che l'industrialismo, strappando all'agricollura. il pri– mato della. produzior.e, aggioga,•a o.I suo carro lrionfolo lo nuovo energie naturali, il va poro e l'elettricità l Voi invocato «: un agricoltore di più e un dottore di meno>. Ma chi so non voi, lllosoll cd :i.uguri do1la. congrega dei coccodrilli, ho. gillato prima l'i1rno dello. ribellione o coltivato allori 11cipionieri della scienza o del libero esame; ha deriso il quiclismo dell'antica so– cietà. e<l acclamalo alla. febbrile atti,·itit. p1oduttrico dcll'eliì. nostra cd all'ambizione che stimola alla ricerca? Chi se non voi, per i quali il bisogno rcclama\'a sapienti od arditi fondatori d'indusfrio o direttori di fabbriche cd o.gguerriti o loquaci patroni degli intercisi vostri noi giuoco complicato della politica e dclramministra-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy