Critica Sociale - Anno VII - n. 1 - 1 gennaio 1897

CH l'l' IC.I SOCI AL J,: massi alpini per pianta,· pochi palmi a granone - quando tutti, anche i pili minuscoli loro conrratelli del piano, abbiano a propria disposizione, a ri– sparmio di mano d'opera, tutto il nuovo patrimonio della scienza meccanica? Potrà lo ~lato inter,•enire, con un calmiere a 1·ovescio, pe,· imporre ai produttori del piano di non abbassare i prezzi dei lol'O prodotti al disotto di quanto devo co tituire l'utile indispensabile a compensare dello sforzo di produzione i lavoratori del monte! Per questa ultima categoria di piccoli proprie– tari - la più numerosa - le martellate elettriche dei piccoli rh•ali non saranno meno pesanti dei colpi di maglio del latifondista concorrente. L'impari lotta, fra il produttore della montagna e quello del piano - lotta che oggi preoccupa seriamente le regioni più agricole di Francia - avrà ben pii, rapida catastrofe quando, alle gh'I privilegiate condizioni naturali di questi ultimi, si aggiunga il sussidio dei novissimi portati scienti– fici: la proletarizzazione generale sarà, nelle mon– tagne, affrettata di cinquant'anni. . .. Ma che andiamo noi affannandoci dieh-o ai pic– coli proprietari - è il nostro /te di socialisti re– clutati nella borghesia - quasi poi bisogno di cercar alleati intellettuali nella classe dalla quale uscimmo di fresco - mentre è nel proletariato ve1-o e proprio che dobbiamo sempre - e anche nel caso di cui trattasi - cercar la riprova della dottrina! Che cosa sono mai i 50 mila poderi passati in tre anni dalle mani di piccoli pt>opt•ietari in quelle dell'esattore - e da queste forse m quelle di altri piccoli - a confronto dei milioni di contadini, oggi bene o male salariati, destinati alla disoccupazione permanente, quando l'elettricità - nonché intro– dursi nei latifondi - potesse, come si mostra di temere, frazionarsi a disposizione del più modesto proprietario f 1:umanilà, pe1· un momento, darebbe un gemito straziante, ma il socialismo il grido trionfale. e la macchina elettrica, nella tenuta di Trafo– l'eauo, sostituisce pii1 centinaia di braccia umane - che cosa avverrebbe quando - frazionato il sistema - ogni piccolo e grosso proprietario d'I– talia licenziasse i quatti-o quinti dei suoi lavo– ratori! L'immiserimento delle masse sarebbe si rapido e generale da non lasciare tempo ad investigare se e quanto si rafforzi il proletariato per l'immis• sione di piccoli proprietari rovinali. li frazionamento e l'applicazione dell'energia elettrica a tutti i territorii coltivabili sarebbe dav– vero la rivoluzione, come la intende il procuratore del re: insurrezione di massa per la conquista ma– teriale degli strumenti di lavoro, diventati, per il ventl'e dell'umanità, strumenti di tortura. Si veci robbo a11ora - e con una ,,iolenza non Jll'Onosticabile - se i p1-oletar1 non abbiano ad es– sere presto o tardi - come li definisce il Manifesto ilei comunisti - « i predestinali sotterratori della borghesia •· nu11Jo Pon1n:ccA. 1~· .,talo vutJbticato: Almanacco Socialista pel 189 7 Centesimi ~d (per posta cem. 30). Contiene s<:;•illicli Morris, Barbato, De Amicis, Ca• l11·i11i, Vale,·a, Pra,npolini, Samoggia, Fen·i, Giacosa, Podrecca, ecc.,· illusti·a:ioni, ca1·icatu1·c, musica, ccc. Le commi,sioni ponon(J clfrigel'si anche al nostro uRlcio. lL SOCrALJSMO G M.l JATO (Conte A. Bou~1r.!-l, Il Collettivismo e le sue conseguenze, traduzione, prerazione e note di S"lvato1·e Nicotra /lertuccio; Catania, Giannotta, 189G) Se la forza d'una dottrina si misura dal numero e dall'accanimento degli attacchi che le si muovono, noi, socialisti italiani, cominciamo ad avere il diritto di essere superbi. f: infa.W, anche qui da. noi, una. erno– rescenza di pubblicazioni dirette contro il socialismo: gli scritti del Pareto e del Garoralo, quello del Longoni (che la prer,nione del Bonfadini non b bastata a e lan– ciare•). quello recentissimo del Boccardo ( 1 ) 1 e questo che abbiamo sott'occhio del Bousies (che, sebbene belga, ha meritamente acquistato, con la traduzione e la prefazione del signor Nicotra. Bertuccio, cittadinanza ila.liana), costituiscono già Il principio d'una biblioteca antisocialista.. Però, se oltre che della quantità. è ne– cessario tener conto anche della qualità, avremo di che moderare grandemente il nostro orgoglio. Tranne al– cuni pochi, come quelli del Pareto, tutti gli altri scritti, non escluso quello che esaminiamo, sembrano fatti per dar ragione a ciò che dice il Le Bon (tutt'altro che socialista) parlando dei sostenitori tlel presente ordine sociale. « Tutta la loro difesa consiste soltanto nel rimasticare penosamente delle antiche formule teolo– giche ed economiche che già da tempo sono logora.te e hanno perduta tutta la loro virtù. : 11.s donnent fimpnssion de momies qui euaie,·aient de s'agite,• sous leurs banclelettes. • (i) Anche qui la solita momie e le solite bandelette,. Al cosidetlo « collettivismo in pratica>, cioè a quello che l'Autore s'immagina. che sarà la società socialista, è consacrata la maggior parte del libro. Questo è di prammatica tra i contraddittori del socialismo, perchè così possono ampiamente sbizzarrirsi a mostrare come '.\ fa.rx abbia furbescamente taciuto circa il funziona– mento dell'assetto economico da. lui vngheggiato, ovvero come non sia stato capace di ricostruire dopo aver demolito; e nello stesso tempo possono solennemente confutare la Quù1les1e11.:a di Schi.i.rtle o il Looking B~ckrom·d di Bellamy. Cosi ra il nostro Autore. Much a<lo al>out 11othing. Oramai anche gli avversari, quando non siano assolutamente ciechi, incominciano a capire che è assurdo pretendere dai socialisti un piano par– ticolareggiato della società futura., e vano combattere i piani che alcuni, anche socialisti, possano prOJ)Orrc. A questo proposito amiamo ricordare le parole che dettava recentemente un illustre scrittore, non dei nostri, Gustavo Belot, circa il rimprovero fatto ai so– cialisti di rifiutarsi di descrivere lo Stato futuro.« Ciò, egli scrive, potrebbe essere la prova d'un senso storico o sociologico più profondo. Una dottrina. sociale esprime innanzi tutto una tendenza, e qui, come dovunque, mentre la tendenza comporla, nel relativo, una defini– zione abbastanza intelligibile o precisa, il termine– limile che essa. sembra comportare può non offrire niente di molto chiaro allo spirito; la lontananu in cui esso ci o.p1>nrelo rendo nello stesso tempo conru~o o problematico; non lo si concepisco dislintamenlc', o se si arri\•a, a tracciarne un'imn1'1gino alquanto precisa, essa. tlevia troJlpo lhlle nost,c abitudini mentali.... (') UOCC,Ul.00, Socia/Umo 61.rte.. u,aco t 60CIOU.Jtl lr1Co.ttieut1. Homa, 189G. r-, La BON, P•vchologle dlC SociaUmie, llerne philolOphlqu,, dicembre 1S9G,

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