Critica Sociale - Anno VII - n. 1 - 1 gennaio 1897

CRITICA SOCIALE il formarsi d'una vera coscienza socialista giappo– nese non è lontano. Perlanto, i giornali borghesi hanno incominciato le loro sinfonie in toni dhrer:ii. La Japan Mail, organo degli interessi inglesi in Oiappone, dice che « por mettere uno stop alle tendenze sovversive bisogna informare la vita politica ed economica giapponese ai criterì razionali che richiedo lo stamla,•à o( Ufe migliorando le condizioni degli opemi •; ed il NIJJJJOn Gin di Tokyo - trombet– tiere del partito liberalo giapponese - scrire, che « i capitalisti de,·ono prondere steps in 111.e ,•fg//t àincllon senza perdere uu minuto, cedendo allo oneste domande di miglio,·amenlo degli operai che, continuamente spronali dagli •~itatori socialisti, incominciano nd apri1·e gli occl11e a riconoscere le ingiustizie perpetrato a loro danno•· E sog– giungo: « Una voi/a mtouo,-ale le condizioni vpemie, 110>1 àttbttiamo che it Governo sap,·a f(we it Stto llvve,·e cont,-o qttetu ost111atl elle anco,·a contlnttassero a soutua,·e t 1avo,-ato,·1 con le 10,·oleo,-fc di odio e ,ustn,;tone. » Come flni,·à que sta lolla appena ingaggiata è facile prevedere. A travor.io una serio pili o meno lunga di abnegazion i e dolo ri, anche pei compagni giapponesi la storia dar:\ sanziono alla critica so• cialista, ma quello che a noi importa, che solleva retica socialista al disopr·a di tutte le miserie bor– ghesi è, che mentre i capitalisti giapponesi sono in guerra all'interno coi loro salariati che vogliono emanciparsi, ed all'estero col mondo borghese che vede iu loro i più temibili nemici ai suoi inte1·essi, noi, cho non conosciamonè frontie1·enè distinzione di l'azze, mandiamo il saluto della solidarietà e !"augurio del trionfo ai fratelli del Giappone che lottano per la causa comune. St1d1tty. La teoria marxista delmovimento sociale Werner Sombarf, l'economista illustre dell'Uni– versità di Breslavia, amico non a parole dell'llalia, di cui conosce a puntino e illustrò in tanto mono– grafie i falli economici (notevolissimo, fra rallro, il suo libro sulla Campaonc, ,·omana, stampato in i~11iano) pubblica ora un volume sul socialismo e sul movimento sociale del nostro secolo('), seguilo da una specie di quadro sinotlico del movimento proletario dal li30 al 1800; libro che mo! essere ed ò completamente obiettivo, come si rivela nella epigrafe: Je ne v,·opose 1·ie,,,je ne s,,ppose ,·ten; j'expose. No sh'alceremo Yoleutieri qualche brano sulla dottrina marxista, non solo come segno della sim– patia che l'autore ci ispira, mn anche per mostrare ai Garofali nostrani come si possa - pur non es– sendo nè socialisti nè marxisti - discutere seria– mente e scientificamente il marxismo ed il socia– lismo. Ecco un primo saggio: Ciò cho porruiso a Carlo Marx di raggiungere il pili allo grado tra. i fllosoll sociologi del secolo XIX e di acquistnre, accanto a. llegol o n. Darwin, la più grande influenza sul pensiero moderno, fu l'aver egli accop– piata In.conoscenia della più olla forma della filosofia della storia del suo tempo - li egei - con quella della più alto. forma di ,•ita sociale - Europa occidentale; ( 1 ) Sn:tallm11t# w,d #O:talo IJOIC-tOWl!J lii 19. Juhrh1mdtt·t. - Jcnn, Verlag Ton Ou11av fo'iacher, 18:16. ossia l',ranoia e più ancora Inghilterra - i l'aver saputo concentrare come in una lento lutti i raggi trasmessi dai pensatori stranieri che l"aveano preceduto, e rcs– sergli riuscito - dallo. sfera della sua vita internazio– nale - di prescindere da tutto le accidentalità. della evoluzione nazionale e di alTerrare ciò che v'è di tipico nella vita della 80cietà moderna, il generale nel par• ticolare. Marx, con ramico suo Federico Engels, consegnò in una lunga serie di monografie, la più nota delle quali ò il suo Capitale, le lince fondamentali d'un imponente sistema di (l)osona sociale, le cui singole parti non ò qui il luogo di esaminare. Ciò che qui c"interessa ò la teoria marxista del moi,ime11tosociale, dacchò ò con questa. ch'egli più proolsamento influì sul cors·o della evoluzione sociale. Non v·ò una singola opera di Marx in cui ossa sia tutta raccolla. Ma tutti i suoi elementi essenziali si trovano già nel celebro Ma11ifesto comu– nista, dato n. Bruxelles da Marx od Engels nel 1sn come programma della e Lega dei giusti > 1 che l'accolse, trasformandosi così in « Lega dei comunisli >. Il Ma– nifesto comu11i1ta contiene quelle somme lince di storia della filosofia, sulle quali può basarsi il programma di un partito. Eccone i concetti fondamentali: Ogni storia ò la storia di lotte di classi; ht. storia contemporanea ò la storia della lolla fra borghesia o proletariato. Le classi sono il prodotto di dati rapporti economici di produzione e ripartizione, i quali deter– minano allresi i rapporti di dominio. Forzo e imma– nenti » (questa parola non appare ancora nel Manifesto, ma diviene termine tecnico in successivi scritti) capo– volgono senza tregua i rapporti della produzione e, con essi, tutti i rapporti economici. Tale trasformazione si compie oggi con singolare celerità., perchè le enormi forze produttivo croate dalla borghesia la soverchiano, e mentre da un lato rapidamente peggiorano le condi– zioni d"esislenza del vigente ordine sociale capitalistico, creano dall"altro lato la possibilità. di uno.società senza clossl, sulla baso dolio. produiione sociale o della. pro– prietà sociale dei mezzi di produzione (anche questa formula non leggesi ancora nel Manifesto, dove si parla semplicomento di e soppressione della proprietà privata>, ma si trova due anni dipoi nella storia. delle Lolle cli classe i,i F,·ancia). Quel peggioramento si manifesta nelle crisi, nell( quali la società. si sente « respinta ad un tralto in una situo.iione di momentanea barbarie » 1 o nel sorgere del pauperismo, che prova all'evidenza« come la borghesia. sia impotente a rimanere più a lungo classe dominante e ad imporre come legge re-golatrice alla societ& le condizioni d"esistenza della propria classe. Ell'è impo• tente a dominare, perchò è impotente ad assicurare al proprio schiavo l'esistenza, anche nell'àmbito della sua schiavitù; perchb è costretta a lasciarlo precipitare in una situaiione 1 in cui olla deve alimentarlo, anzichè essere da lui alimentata». La possibilità poi della nuova societll (anche questo concetto non b cho accenno.lo nel Manifesto, e fu svi– luppato più tardi, specialmen te da Engels) /J creata dall'enorme accrescimento dolio forio di produzione o dalla. conseguente e corrolntivn. e socializzaiiono del processo di produiiono •• ossia dalla connessione o dalla fusione dei singoli atti della produzione, dal passaggio alla forma cooperativa dell'industria, ecc. La conseguenza più importante di tutto ciò è per noi, qui, la seguente: la trasformazione economica troYn. la sua osprossione spontanea in antagonismi cli classe

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