Critica Sociale - Anno VII - n. 1 - 1 gennaio 1897

I:? CRl'l'[CA SOCIALE Noi di questa rorma nuo, 1 a di produzione, dietro Ja critica di :\la1·x ccl Engels specialmente, cono– sciamo tulle le fasi evoluti re: i popoli che, ·a co– mincia1·e dal secolo X.VI , ,ranno trasro1·mando, se– condo la nuova tendenza generale della società, i propri inadatti sistemi economici si ti·ovauo spesso l'ispettivamente in fasi diverse e lottano quindi; con questo concetto materialistico si possono spie– gare tulle le guerre moderne sino all'ultima ciel1870. Diremo nelle grandi linee delle lolle tra la Francia o l'Europa dopo la rivoluzione del 1780. L'Halia, sin dal tempo dei Comuni, aveva compita la sua l'ivoluzione borghese. L'Inghilterra si trovava già in un perfetto assetto capitalista, la Germania e molto più la Russia si dibatte\rano ancora fra gli artigli del feudalismo. quando la Francia, per lo sue condizioni speciali, compie d'un fratto nethl· mente o clamorosamente la sua rL\roluzione boa·• ghese: nella nitida co3cienza di questa rivoluzione, la Francia si trova in lotta aperta con cotesti po– poli, che si trovano in clinerenti fasi del cammino della produzione capitalista, o il ce1·vello di Napo• leone tenta 1·ifare nel sistema economico borghese quello che Carlo Magno o Roma avevano compiuto nel sistema feudale e in quello a schiavitù; ma questa tendenza è ormai nel seno slesso della pro– duzione capitalista, la quale, internazionalizzalo il commercio. il pensiero, il lavoro e il suo sfrutta– mento, ha in 1·ealtà rotti tutli i confini, mantenendo ancora e quasi in apparenza questo larve di go– verni o di divisioni di collettività umane, che sono l'effetto naturale della non completa elaborazione cli tutte lo fone produttive, che di questa società dissolveranno ratalmente il sistema economico. }!; la bo,·ghesia stessa che ci guida all'I11lernazionalo socialista, e lo lotte inte1·ne di classe, che per questa medesima internazionalizzazione del capitalismo son diventate lotte umano tra proletari o borghesi ca– pitalisti, svolgono cli pari passo la propria azione r·ivoluzionaria e arrrettano questo risultato organico della società. Abbiamo quindi potuto vedere pe1· la concezione materialistica della sto1·ia come la lotta di classe spiega la lolla economica interna di un paese (questo fallo ho appena sfiorato pe,·chè tu lli i sociologi SO· cialisti lo han dimostralo e associato) e la lotta fra le collettività umano spiega la lolla fra due o pii, comunità di interessi economici diffe1·enti pei• grado dei paesi fra loro. La borghesia, che si è inlornazionalizzata, tende a far dell'umanit..\ un popolo, scinde il mondo in due classi o semplifica la lotta: il trionfo del pro– letariato, che é la villoria dell'enorme maggioranza, ò la fine della lotta di clnsse, come il tl'ionro com• pleto della borghesia, se la coscienza proletaria non precipitasse il movimento, dovrebbe segnare un pe,·iodo storico cli fine delle lotte fra le colletlivilil umane. r.a lotta di classe e la lotta fra le colletti,·ità umano spiegano tutta la storia concepita materia– lislicamente: pe,·ciò credo· che la concezione della « lotta ve1· le colletttvllà umane • completi la dottrina del materialismo storico rli ~lar·x ed Engels. ,traoo11a, <llcemtJ,·e 1890. 01usr:rPE SEVEHINO. Il modopiù spiccio per abbonarsi consiste nel mandare cartolinavaglia da L. 8 all'Ufflclodella CRITICA SOCIALE, Fort~c1 Galleria, 23, Mi– lano (scrivere chiaro l'Indirizzodel mittentee Indicarese si tratta di nuovoabbonatoo di semplicerinnovazione). UN UOVO ASPETTO D'UNA VECCHIA QUESTION Rn1111orti fm le questioni rcllglos11, mornlo e sociale Nel fascicolo del 15 scorso ottobre dello. Retue clesdeux monclts a proposito dello. traduzione del libro del Bai• tour, 1'he foundations of belief, il Bruneliòre ho. ripreso la tesi svolta al principio del 1895 su la stessa rivista in un articolo ramoso. I-la. ripreso? La. parola. non è del tutto esatta, perchè egli ha in questo frattempo continuato a. difendere quelle idee nelle rispo~te ai critici, in un articolo sn La mm·ate l!volutionnisLe e in una conreronza. intorno a La 1·enainance lle t'idéa– lisme e perchò sopratutto la tesi gli si è per via un po' mutata fra. mani. Non ch'egli non sostenesse già nllora ciò che ora Eosliene e non continui ora a pro– clamare ciò che allora proclamava: si tratta di pili o di meno: allora bandiva sopratutto la bancarotta teorica della. scienza. e accennava. a la. bancarotta morale del– l'intelligenza, della ragiono; ora in\'ece accenna o. la prima o su quest'ultima. insiste e da. entrambe deriva la necessità. di un ritorno a la. religione por salvare lo. moralità e la società. Cosi essendo, è no.turale che la. discussione del 1895 si aggirasse su la. tesi della bancarotta della scienza. messa allora innanzi come la. principale e non si discu· tosse da nessuno a rondo raltra. accusa mossa o. l'in– telligenza. di essere incapace di giustificare razional– mente la morale e quindi di gouve;·ne,· la vie, une vie qui 11e soil pw·ement animale, mais v;·aùnent humaine, corno dice\'a il Brunetìère. Ora, poichò questa, nella mento e.lei Orunetière, era ed è la tesi fondamentale', mentro l'ultra tanto discussa ha, corno ,·edremo, un valore subordinato, poichò lo scrittore francese, lungi da l'esser solo a sostenerla, non è che il rappresentante di una larga corrente spirituale che ha. nel Tolstoi e nel De Vogi'1ò,nel ,vallace e nel Salisbury, nel Bonghi e nel l(idd o nel Balfour già. accennato allri insigni rappresentanti i poiché, risalendo più indietro, troviamo cho questa è una dello grandi questioni che do. duo secoli interessano le menti; poichè essa è la chiave di ,•ùlta del movimento antirazionalista e religioso con– temporaneo; poichè infine si lega intimamente al più grande dei problemi del nostro tempo, al problema sociale; parmi non inutile discuterlo, vedere, cioè, so sia vera l'affermata impotenza morale della ragione e, in caso affermativo, se veramente ne derivi un'assoluta necessità. di un risveglio religioso por sah'are la mo– ralità. e la socielà. Mentre i seguaci del Marx combat– tono questo appello a la religione nel campo politico– sociale, non è inopportuno applicare i principi del materialismo storico marxista per saggiare le ragioni, su cui quell'appello si appoggia, e dare un giudizio sul movimento anlirazionalista del nostro tempo, in quanto ò non una moda o una rorma della reazione borghese, ma una tendenza seria. e più o meno disin– teressata di spiriti inquieti o pensosi dell'avvenire. I. Come il problema. del valore morale della ragione si ò imposto sopratutto ai nostri giorni 1 L'antichità in generale, per aver limitato il suo ideale morale allo svolgimento armonico di tutte le facoltà. e a quella. subordinazione dell'individuo a la città che era. noi costumi, non senti alcun disaccordo tra la ra• giono o lo. morale; invece, allargato l'ideale otico sino a la negazione dell'io individuale e a l'amore univer-

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