Critica Sociale - Anno VI - n. 24 16 dicembre 1896
374 CRITICA SOCIALE Povero Pompeo! Questo raccapriccio non In sentirai più, ora, nella nera terra: non più sentirai quel grande desiderio d'affetto che ti spandeva come uno.nube sulla fronte pensoso, e pel quale talvolta .... cercavi le rime o ogni rima ern amore. Non rivedrai più le curve solenni dei monti, che ti attraevano tanto, e ti davano i consigli che tu seguivi: lo guardo ai monti che mi dicon rortc: Ama d'un solo amor fino alla morte e guarda spe1uo in cielo. Ma il raccapriccio della ,•ita bene lo sentirà la tua po• vera madre, per la. quale vivevi, che viveva per te; e che teco si lagna. che non tenesti la promessa di la– sciarla prima morire, quella. promessa. che avvolgevi come in uu simbolo nell'onda fttcile di queste quattro quartino: Godi, o veecbletla, i baci del bambinello; esso è quieto e bello, tu l'ami e taci. E il tempo che l'e3treme voluttà ti apparecchia: e fa rider la ,·ecchia e Il bimbo insieme. Grande non lo vedrai; ma tu guardalo ancora, guardalo ftn che un'ora dicendo: mai! la tua palpebra affranln venga a serrare. Quand'egli sapr.\ amare dirà: che santaI E il raccapriccio della vita lo sentiranno i socialisti milanesi tuoi amici, pensando a te, nell'aspra lotta quotidiana nella quale tu più non li accompagni. Tu, che avevi l'anima dritta come lama. nel corpo raggo– mitolato; tu, che accoppiavi la. fierezza dei prodi, che non sanno mentire, a.Ila.delicatezze. di una umana mi• mosa; tu, che eri sopra.tutto buono e generoso, senza volerlo parere. E ben lo sanno i compositori tipografi milanesi, che tu, proletario com'essi, consideravi fra– telli, e alla cui scuola regalavi, prodigo, quel che ti avanzava di lena, dopo il quotidiano travaglio del ri>e· dere stamponi, che per tanti altri è mestiere o che tu avevi elevato a dignità. di arte dottissima. Ben lo sanno i tuoi compagni di lavoro dello stabilimento Sonzogno, dei quali eri il primo per dottrina ed in– gegno riconosciuto da essi o da tutti, e coi quali vo– lesti uguagliarti nel lavoro come nei guadagni, perchè quanto ò possibile dell"idea. ugualitaria., che ò nostra fede, si attuasse già. nella. vita. Ma tanta generosità. non è di questo tempo: fu essa che ti sospinse a. un lavoro impari allo tuo rorzo, a un lavoro che doveva fiaccare la tua fibra troppo esile. Ci lusingavamo che tu fossi di quelle canne sottili cho il vento piega e non spezza: ma un buffo venne più (orte e ti scavezzò. Possiamo noi imitarti sempre e non dimenticarli mai! P. TUltATt. Dobbiamo te ere l'insegnamento religi so ? Il diavolo quando è \'Occhio si fa eremita - dice un antico proverbio; - la borghesia che oggi, se non con fede sincera, certo con sincero pentimento, ritorna. in seno alla Chiesa, già da essa combattuta, perseguitala e spogliata,ci dimostra ch'è divenuta. vecchia alla sua volta., e forse - come vedremo - un po' rimbambita. Fra. i molli sogni di questa sua. parabola discendente va annoverata la recente introduzione dell'insegna– mento religioso nelle scuole, specialmente elementni, insegnamento una volta esistente e dalla. borghesia stessa a. poco a poco soppresso, non solo come inutile, ma come nocivo. Dopo gli stati d'assedio, i tribunali di guerra, le leggi eccezionali, !"ammonizione, il domicilio coatto, il confino, la reclusione, commina.ti tanto spie– tatamente quanto ciecamente, e che al partito socia• lista cagionano pure scosse e soste, essa si ricrede e ricorre a.I vecchio. catechismo ed alla stantia. storia sacra, che a' suoi occhi riacquistano - non sappiamo come - un certo valore. Non bastano più, dunque, governanti 'prepotenti e magistrati servili, non bastano più soldati incoscienti e questurini feroci a rare argine alla marea socialista. che sa.le , si estende, o.vvolge, pe– netra da ogni parto; allora, in mancanza. d'altro, si ricorre all'ausilio del prete. Pessimo segno davvero! Il prete non accorre che quando l'ammalato va piut– tosto male, seppure non è già. spacciato; il prete - come i corvi - non si trova che là dove si sente il puzzo di morto. Mi la. barcaccia. borghese ftt.acqua da. tutti i lati o l'equipaggio confuso, per otturarne le lo.rgho (alle, ricorre istintivamente a.Ha stoppa religiosa, come chi, sorpreso da un incendio, crede di spegnerlo colla. prima secchia d"acqua che gli vien sotto mano. La borghesia non era ancora pervenuta. a. realizzare completamente il caposaldo del suo programma demo– cratico, cioè la scuola laica e senza preti, che già ri– torna rrettolosamente sui propri passi per ricostituire la vecchia scuola clericale. Si vede bene ch'essa ha prestato facile orecchio a quelle buone lane dei baroni Oarofali, che, noi suo interesse, le hanno consigliato i maestri dovere essere tutti preti, al più potersi tolle– ra.re qualcho vecchio laico, insospettato ed insospet– tabile di velleità ri \'oluzionarie. Ricorrendo a risorse lii tal genere, la borghesia n'ln si mostra davvero su– periore al clero, il qua.le intendo fa.re argine alla dif– fusione della miscredenza nientemeno cho colle reci– tazioni del rosario. Non s'accorgono costoro, presi da. spavento come sono, che il ricorrere a tal genere di provvedimenti 1anto inutili quanto disperati, è come il volere arrestare con una rete di refe un trono che corra. a. tutta velocità; la rete sarà spezzata. e, senza neppure una. scossa, il treno procederà. maestoso per la sua strada, raggiungerà sicuro la sua meta. . .. Da tutto ciò, ad ogni modo, può trarsi la soluzione ùi una questione da. lungo tempo dibattuta.: la reli– gione è, sì o no, favorevole al socialismo 1 La borghesia con questo suo provvedimento sor– prendente interviene e risolve definitivamente il di– battito nel senso da noi sempre sostenuto, cioè, che la religione, qualunque essa sia, non può essere che ostile ad ogni riforma. e progresso, specialmente socialista. Se la. borghesia, u,17ui:r et i·ostribu1, combatto il socia– lismo, contro cui attualmente converge tutto le (orze e tutte le risorse, non v'ha. dubbio alcuno ch'è con questo intento che chiama. in soccorso la religione, per quanto non creduta; è con questo intento che fa ap– pello ai preti, già malmena.ti e vilipesi. La borghesia. stessa tlno ad ieri stimava la religione il più grande ostacolo ad ,ogni progresso sociale; ora, so borghesia e clerc vanno di conserva per mantenere !"attuale re– gime, segno evidente si è che entrambi sono antiso– cialisti. Pervenute le cose a. questo punto, non è più il caso - ci sembra - di recita.re ancora, come fanno alcuni, certi versetti del Nuovo 1'estamento, per dedurne il socialismo. Questo, nel Nuovo Testamento, e meno an· cora noi Vecchio, non esiste e non poteva. esistere. Quelle poche massime vaporosamente uma11itarie, con– traddette da. molte altre, quelle tendenze pietose verso
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy