Critica Sociale - Anno VI - n. 23 - 1 dicembre 1896
302 CRIT !CA SOCIALE in b..,se ad un magro riassunto, qualche pagina di discussione. .. Pare cho il Clnrko cominci col giustificare il ti– tolo anglo ellenico del suo articolo, accennando al malthu:sianismo antico.della prima maniera,al proto– malthusianismo. diremmo, oramai screditato del tutto, anzi nato-mo1·to addirittura, quello della fa– mosa o pudibonda mol'al-nstl'atnt: il quale, come si sa, pos_ta l'inquietante spropo17.ione fra l'aumento pl'Ogrorn"o della popolazione e quello dei mezzi di sussistenza, consigliava serancamente ai due sessi cli contenoro l'esube1·nnza dei loro....sentimenti entro i limiti della pum flil'tallon, fino a un'età ben ben ragion_evole; ~ poi, passali a legittime nozze, di comm1sura1·0 ti 1·at1onablle ofJsequtum. verso il mulUJJl/caml,it della 8c,·ittu,·a, alle proprie fo1•1.e economiche, o chiude1•0 quindi, appena raggiunta la cirl·a prostnbilila, la siwucinesca agli ample~si ed ai baci, pussando ad un amore puramente fraterno cd angelicamonto platonico ver omnia srecula Sfl'· cuto1·utn. Ora, non ò con questa sorta di troppo ca to. e qu1nd1 h-oppo Ingenuo, troppo impralico, troppo pre1·affìlellitico malthusianismo, che il re,rerendo Cla1·ko se la piglia: quantunque poco confo1·me ai deUnmi di messer Uomiueddio. e sebbene non del tutto rnsslcuraoto per la felicità, per la moralità e per la fedeli/I coniugali, il sistema archeo-malthu– siano non gli ripugna del tutto. Quello che invece sembra dargli maledettamente ai ner\'i è il malUrn– s~a.nismll ~o lerno, il m:1lthu:danismo prali~. sma !1z1ato, ep1cu1·00, pagano: il noo•malthusianismo. rnsomma, quello che non solo non dissuade punto dal matrimonio, anzi l'incoraggia; e che ad ogni modo, fuori e dentro di es=o, riesce a coglier la rosa senza pungerili con le spine, era sua l'eretica prece di quella , 1 ispa signo1·a, che invocava l'fm• macolata in questi termiui eterodo ssi: « O Maria concepita seuza peccalo, deh, fa.te ch'io possa sem– pri, pecca1·0 se111.a giammai concepil'e! » E questo, o~gi, il mallhusianismo che trionfa. su la1·ga scala: rn F'rnncia, dove i Jliù. anche nelle classi men colto, e senza privarsi affatto dei piaceri sessuali nb soHmrsi ai do,•ori nsici del matrimonio limitan gi:1 no,·malmente a due soli figli la prole: o molti ne fauno anzi del tutto a meno, e parecchie sposine si mostrano bene informate fin da p1•incipio degli espedienti ad ltoc: in Inghilterra, do,•e il caldo apostolato dell'amore a. sistema ridotto, per opera specialmente di una donna, Annie Besaut, e d"un hbro anonimo, i famosi f.'tcmen.lLdi scien:.a sociale, ha trionfato oramai su tutta la linea della pruderle proverbiale della stir~ anglo-sassone e dei goffi rigori dol fribunali britannici, facendo precipital'e d'anno in anno lo cifre della uatalil;\ da 35/; che erano nel sett•ntotto, a 30,8 dopo due lustri; a~li Stati l"niti, dovo pare, da quel che ne dice il u~– stro egregio scrittore, che le cose nidano pr·ess·a poco allo s1esso modo; e, iuHne, un po' da per tutto, m•uuque, compresa l"ltnlia, i pregiudizì religiosi e la morale convenzionale siano andati perdendo ter 1·0110, e lo nuove necessità economiche e sociali im– ponendosi nlla 1·agiono o .alla preveggenza umane. .. Conti-o un simile lllO\limento, il reverendo Clarke oppono, sempre secondo il sunto dato dalla Minerva doi suo n1·ticolo nolla Xorllt Ame,•ican Revlew, ti-o principali g1•11p11i d'argomenti. P1·imo grup1>0: lo dottl'ine dei ueo-malthus·anisU conducono· appunto ad tnaspl'Ì1'6 quei mali che ,·or• rebbero combatlol'O: poichò sono p1-ecisamente i migliori, i più colti, i più previdenti, i più eco– nomi, e quindi i più ath ad arricchir.si e a conser• vare le loro ricchezze, quelli che più si preoccupano degli effetti duraturi delle loro effimere \'Oluttà, e che, per prevenirli, regolano, e, necessariamente, ~iminuiscono io parte le volut1à stesse: prevenendo 10 tal modo la nascita d'altri esseri secondo ogni probabilil~\ simili a sò medesimi, cioè attivi, iotra• prendenti, saggi o padroni di sè ; mentre invece continueranno a cre:Scere seo.za freno e a ripro• dursi senta misura e a ripetersi, anzi a degenerar sempr~ peggio, i pili mise1·abili, i più incolti, i più abbrutiti, che non vedono un 1:mlmoavanti nell'a,·• veuil•e, e cho mangiano quando ne hanno, e che .... amano quando possono, e van fino in fondo come le bestie, senza neppure il più lontano sospetto che s1 J>Oisafaro altrunenli. Cosi gli abbienti saranno semp1·e piì1 pochi, ~emp1·e più ricchi, sempre più .... supe1·uominl, menti-o i p,·oleta1·ì sa1·an sempre pil'1 nume1·osi, scmp1·e pili miserabili, sempre più .... pi• tecan t,·opi. Hispo11diamo: il neo-malthusianismo non ò mica t~na fllosona ast1·usa, un calcolo sublime, la cui p1·a• hca 11011 sia alla portata di qualunque più modesta 111telligen1.a. E~so è una doltl'ina sociale e morale basata sul fatto ben noto. purh-oppo, a tutti, e spe– cialmente alle classi diseredate, della terribile dir– ncolt..i.d'allovaro o nutrire, istruire e collocare, a questi lumi di luna, i f!glioli, o pegiiio le figliole; e raccoglierebbe, oggi, tutti i sulfi-ag1, in tutti i ceti alti e bassi, quando la sua propaganda benefica fosse largamente e liberamento esercitata, tanto fra i pro– letari Ignoranti. quanto rra i borghesi addottrinati; quando, senza falsi pudori, con la semplice teoria ne fosse insegnata anche la facile pratica: e quando non le si opponessero da parte della classe sf1•ut• latrice, interessata a conservarsi a buon mercato l'opera bruta o cieca dei 11ume1-osiaffamati, la re– sistenzad'una morale acl U(tun Delpltini, le minaccio d'una legisla;'.ione opportuoista, i fulmini d'una re– ligione irragionevole. Che, p1·ima della predicazione della teoria, sia parlito dagl'incli\'idul migliori e più colli l'esempio della pratica, doveva nocessariamente avvenire, data la bella libe,·11\di parola e d'apostolato di cui si godo nella sociot:\ borghese; ma che, anche por sola virtù d'esempio. di consiglio e di ammaestramento passato sotlO\'Oce, filtrato sottomano, lentamente, di casa in casa, di citi:\ in città, di popolo in popolo, l'uso si J)l'Opaghi o si allarghi e vada invadendo, insieme cou la paul'a della flgliolan1.a soverchia e della miseria maggior"e. proletari o borghesi, dotti e ignoranti, signo1;i e soni, buoni e cattiri, viziosi ed onesti in misura pressochè uguale, o che tende ad ugual(liarsi col tempo, lo dimostrano le slati– stich_e ~ei più civili paesi d'Europa e d'America, le c1ualt s1 fondano, naturalmente, su tutta Ja massa s~ciale. _che risulta pu1:o, in enorm~ maggioranza, d1 quelh appunto che 11Clarke chiama cristiana– mente « i peggio1·i », cioè i lavoratori, cioè gl'i– gnoranti, Clt>Ò l poveri, cioè i viziosi, cioè i prole– tari, cioè gl'lmprevideuti. Cosicchl-, a lunso andare, e specialmente tenendo conto della ter1•ib1le mortalità che decima i figli dei mise,•I e compensa con una repressione spie– tata la p1•even1.ione che manca alla loro moltipli– cazione, le p1·opor1.loni rra i nati del ceto « mi– gliore • o _qu~lli dol « poi;giore •. torneranno ad oqu1hbrars1, o I gravi dau111,o specialmente « il c)j. lagaro doi viii » e « in modo particolare dell'ub– brlachezza », che il Cla1·ke profetizza, saranno scongiurati n maggio,· glol'ia di Dio e a maggio!' quiete degli uomini di buona \'Olontà. . .. 1.i~:ict~:::~~e~I secondo capo delle argomenta-
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