Critica Sociale - Anno VI - n. 22 - 16 novembre 1896
CRITICA SOCIALE 345 (esempio: azione della Politica sul Diritto, del Dil'itto sulla morale, e finalmonto sulla ,·ita nutri• tiva delle società) » (I); infine gli stessi errori per cui (come osser1•a acutamente il Labriola) molto azioni politiche riescono incong,·ue al caso, non rispondono cioè all'intento di coloro che le compi• 1'0110:- tutto ciò fa sì che, in questa parte della nostra dottrina, ò molto facile smarrire il filo conduttore, perchè « il processo di deri,•aziono o di mediazione è assai complicato, spesso sottile o tortuoso, non semp1'0 deciforabilo • ('). Onde di frequente accade, quando si viene a qualche esem• pHficazione determinata, di essere colti in errore. Pili facile e precisa può procedere, a nostro avviso, la ricerca, pel' quanto si 1•iferisce a11aparte, diremmo, psicologica della nostra dottrina. È più facile rintracciare nella coscienza dell'individuo la formazione e il consolidarsi d'un dato sentimento rondamentalo (affezioni ramigliari, patriottismo,ecc.) sotto l'azione costante, alcune volte unica, quasi sempre pre\•alento e non disturbata, di una data struttura economica, che non scoprire, nel loro dibattito e nella loro molteplicita, le forze concor– renti a determinare la dire:done della risultante, nell'agone politico. 'all'uno e nell'altro caso la sottostruttura economica. ò il rattore primitivamente unico; ma nell'uno ciò si avverte agevolmente, come a~evolmente si conosco la specie dei cristalli se la c1·1stallizzazione ru lenta o tranquilla; nell'alti·o, l"avvertirlo ò tanto difllcile quanto lo scoprire la qualità d'una soluzione in cui i cristalli, sotto l'a– zione di varie correnti, non si rormarono che irre– golarmente. L'influsso adunquo della struttura economica si disvela pii1 limpidamente nel nascere e nell'evol– versi dei sentimenti; specie quando si tratti d'un sentimento primitivo, che ha avuto campo di subire lungamente e variamente quell'influsso economico, e di elaborarsi sotto l'azione di questo, fino a pl'o– durre una propria complessa ideologia. Tipico O appunto, sotto questo rispetto, l'amore; della cui ideologia perciò è agevole rintracciare le basi eco– nomiche. . . . « Per noi. ... sta indiscusso il principio, che non le rorme della coscienza determinano l'essere del– l'uomo, ma il modo d'essere appunto determina la coscienr.a (Mw·:r). • ('J Nel seno della forma economica sottostante ope– rano le condizioni che danno origine a questo modo d'esse1·e o modo d'agire dell'uomo. Quando. sotto l'assidua azione di quelle. questo modo è fissato, esso si riflette nella coscieuza umana, che ri ricama attorno la teoria e il sistema. « Non è quindi da meravigliare se cotesto ideologie, una volta che sono nate, vengano poi col ti vate a pa1·to pe1· fol'za d'astrazione; tanto che da ultimo paiono come di– staccate dal tel'reno di vita in cui son sorte, e quasi stessero al disopra degli uomini a guisa di imperativi e di modelli.•(') Succede aduuque che, mentre è la teoria morale che scaturisce dal seno dei l'apporti a cui un dato aspetto economico ha dato necessariamente origine, appare invece che la teol'ia morale sia stata quella che ha fatto sor– gere e generalizzato quei rapporti col semplice metterne in luce la logica e la bont...ì.. Applicando questi concetti generici al nostro soggetto, noi potremo concludel'e che l'organizza- I') Dz-0111:r.F, Sociologie gtf'l'ltfrate élime11tah·c, Druxelle,, 18)f, p:t)l. 8i. l'> rror. A!'i'.T(/!'i'.10 1.,1.DRI0LA, DllHCl(la:iotte preltmlnare, pa(:. 61 e &eA:uentl. l 1 J 1 .. um1c.LA, Op, cu., 1u1g. u. l'l L.umrou, Op. ctt., pag. 119. zione economica ha, volta a volta, dato una parti– colare impronta giuridica ai rapporti genesiaci, e che su di questi si è poi elevata una speciale ideo– logia, una speciale morale dell'amore. Viceversa questa etica sessuale apparirà come un archetipo ideale raggiunto colla forza astratla della pura ragione e mediante lo sviluppo dolio spirito umano, e quindi come una leggo supcH'iore a cui il modo d'agire dell'uomo si debba uuifol'mare, onde ope– rare secondo il do, 1 ere. Pe1• i moralisti borghesi infatti le cose stanno in questi termini. L'amore, essi dicono, il vero amore, è cosa sacra, indistruttibile, ete1•na; es o è e deve essere costante o duraturo per tutta la vita; esso mppresenta la alleanza, la comunione perpetua, anzi la rusione di due anime, rusione che completa ciascuna dello due, dando origine a un perretto o integrale indi• viduo, per il quale Dumas flglio ha anche trovato il nome: l'Jlonune-F'em,m,e. Perciò l'unica espli– cazione moi·alo e normale dell'amore ò il matri– monio monogamico indissolubile o dirticilmento risolubile. E questo istituto ò appunto il concre- ld:eoJf' :;s 1 :~::! 00 ee, l1~d \ 1~l~~\~ 1 t1~Jr1~~~a%2:e~ 11 : cui, mediante lo sviluppo della ragione e della morale, siamo pervenuti. àfa la metafisica amorosa dei moralisti borghesi quadra assai poco con la realtà della vita, nella quale si scorge invece che la durala dell'accesso d'amore, non mai eterna in alcun individuo (perché tutta l'energia amorosa, !--lpsichica che fisica, è risl1·etta in pochi anni dell'esistenzaJ, ò anzi va– riabilissima da individuo a indi\•iduo; o ciascuno poi può amare ed ama infatti più volte; e con uguale intensità e veracit:\; tanto è vero che ogni nuovo amore sembra appunto, pe1• l'influenza del modo generale di considerare questo sentimento, l'indistruttibile e l'ete1·no. E il De Robe1·to, in quel suo arguto, fine e caustico lib1·0 sull'Am01·e, si ò anche divel'tito a dimojtrn1·e come, tra gli innu– merevoli contrasti in cui s·nggil·a questa passione, vi sia pur quello tra la c1·edcnza e la realtà circa la dul'ata di esso; e come bisognel'ebbe che ~li individui diversamente sessuati rossero già assortiti a due a due, o che ciascuno di essi, nella immensa mollitudine di quelli dell'alt1'0 sesso, potesse o sa– pesse trovare il solo e nel esclusione di ogni altro a lui conveniente, perchò l'amore potesse essere unione eterna anziché legame temporaneo. (') E ciò naturalmente anche considerando la psiche come una s1,ecie fissa, e facendo quindi astrazione dalle sue variazioni e metamorfosi. che possono produrre la pili completa dissonanza là dove prima esisteva la univocità più perretta. . .. La smentila, che dà la realià alla teol'ia morale per cui il carattere essenziale dell'amore sia nel suo pc1·durare durante tutta la vita, fa Cl'Ollare la concezione metafisica, secondo la quale appunto quella teoria, come la più ele\•ala, logica e perretta, avrebbe dato origine a quella pmtica più pura dei rapporti eessuali che si estrinseca nella famiglia monogamica, quasi come virente incarnazione della stessa teoria. I termini stanno invece ti-a loro nella progressione e nell'ol'dine invc1·so; od è solo me• dianto questa inve1·dione di termini che si può spiega,·e come una ideologia dell'amore così lontana dalla verità abbia potuto aver vita. Ji'u la proprietà. privata individuale che spinse i rapporti sessuali a fissarsi nella ro1•ma giuridica della monogamia, e ru su questa ro,·ma giuridica
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