Critica Sociale - Anno VI - n. 22 - 16 novembre 1896
CRITICA SOCIALE 343 cagionato da quel luoro che i salariati compiono per i capitalisti o la relieità. che i capitalisti ricevono in grazia di questo maggior lavoro. Di più, il dolore d"una data quantità di luoro per i meno favoriti ò uguale sia che questo lavoro serva a soddisfare i bisogni pili intensi o quelli meno intensi o quelli anche di intensità iollnitesima dei più favo• riti; col sopprimere quindi I& minima felicità. che pro– ,·iene dalla soddisfazione dei bisogni di intensità piccola o infinitesima dei capitalisti, si sopprimerebbe anche il dolore dol lavoro richiesto por procurare questa mi nima felicità.: o quindi, mentre la felicità totale non ,·errebbe quasi affatto diminuita, verrebbe invece dimi– nuito e di molto Il tlolore totale. Di più, certi bisogni vorl'ebbero soddisratti lo stesso con un dispendio di rorze molto minore; i bisogni elle lu. vanità. croa. possono veniro soddisratti ugualmente con poco o con molto i il desiderio d'un uomo di nppo.• rire d'un valore doppio d·un altro, di possedere og– getti (gioie, abiti, cavt,lli, parchi, nbita.iioni di lusso, ecc.} d'un valore doppio di quello d'un altro vien soddisla.tto ugualmente, tanto se il primo ha un valore 100e il so• condo un valore 50, quanto se il primo ha un valore 10 o il secondo un valore Si dunque un lavoro 100 + 50 = 150 o un lavoro IO+5 =- 15 procurano la stessa soddisra– zione al bisogno della vanità; basta impedire al secondo di essere 50 e permettergli solo di essere 5. Basta im– pedire al secondo di godere i frutti non solo del proprio lavoro, ma <lei lavoro dei suoi avi anche i più lontani. Dunque il regime borghese, appunto perchè ha. ravo– rito il nascere e lo svilupparsi della coscienza sociale.., h&portato con sè fin dalla nascita il germe della propria rovina. La coscienza. sociale che esso ha allevata sarà. quella che pronunzierà. la sua. sentenza: e Lo svilup– pani graduale cJéll'uguaglianza delle condizioni è dunque un ratto provvidenzialé, esso ne ho. i caratteri principali : è universale, è durevole, srugge ogni giorno alla po– tenza umana.i tutti gli avvenimenti come tutti gli uo– mini servono al suo sviluppo. Sarebbe egli saggio il erodere che un movimento sociale che viene così da lontano potrà. ossore sospeso por gli srorzi <l'una gene– razione1 Si pub rorse erodere che, dopo aver distrutto la. reudalità. e vinto i re, la. democrazia. indietreggerà. da.vanti al borghesi e ai ricchi1 • (1) Il sistema. feu– dale, il sistema delle casto, il sistema della schiavitù, che sono in rondo la stessa. cosa ('), erano invece sta– bili appunto perchè si opponevano non solo allo svi- (I) TOCQUSVILLII: r,, la d/mocratie Cli Amtrlque. - Calmano J..e,y, J)llg. i. l'J • lt.nchè questo 11roceno naturale ioclale (dapprima con– quts1a, J)OIamalgamatlone) abbia. do,·uto e,ldenlen:ente nel reato dell'Europa nolgenl e li 11la,,olto 11ecoudo le medt>aime leggi che In Orecla e In 1tal111, 1 ,corge IH!ro nella ,ua forma uttrtore uno. dltrereur:o. che dA alla etorln dell'l-:Uropa, eaclueo Il mondo cla1tlco, un cachet un J)o' dltrt"rente. « In Grecia e In Italia I conquletatorl peii.uono direttt1.n1ente sulle piccole POllOlazlonl ,Inie e anche al atabllirono JHr urlcPJ>I In dl,ene loca\ltA elle dl,ennero In seguito clii:\, - Il che con• 1rlbu\ n che l:i. Tl!i\ etorlca In Grecia e, durante un temilo non meno lungo, In Italia, ai noliruae In iieno delle cltt:\-Stall, nel r:i.gglo pii) o meno grande delle quali la J}()J)Ol.'.17.lone d i serl'I faceva le corrée, per I padroni, R"II abitanti della clt1;'.'i. « Nel reiito dcll'l~uropa I roll{1ulatntori al stabilirono pii1 !&ola• 1.,menll•. J)lù l)CI' rnmlglle, sul terreno conqui11t:i.10.nelle dlmore rorllftcntc, nel cnatelll da dC'l'e mnn,ennero 1)er la forza delle armi e Il terrorismo le po1>0lar:loni :tbi111nll nei dintorni. •~ui se1lpero del resto medl:mte u11a 0111tml::a:to11e tt1Qeo11o•a rc11tal'e ,oltrlall gll uni cogli nitri e pre,uaral aiuto reciproco rontro la 11u1Jerlorllà num~rlctt delle genti che :i.vevano aouome111O,cioè del •au:i.111. • (OUMl'LOW1c1: La lltllC de• t'QCU, - Guillaumin, png. 336-337), lì no B luppo ma anche al solo nascere cJ'una.coscienza sociale anche imperrotta. Cambia.vano gli oppressi e gli oppres• sori, ma Il regime di padroni e di schiavi rimane,•a in– variato. Ecco porchò per Oumplowicz il processo na.tu raie della società non ò che una. lotta perpetua. dei vari circoli singenetici rra loro, lotta. seguita da con– quista, dominazione o amalgamazione; lolla perpetua. e senza. progresso e solo sbalzante le varie civiltà da un punto all'altro del globo. Ma Oumplowiez è il tllosoro di quella stol'i>1.che pro cedette l'avvento ciel regime borghese; à lo storiografo fllosoro del regime della schiavitù, do! regime delle caste, del regime reudale i è lo storiogra.ro fllosoro in– somma. del regimo militare, dello. sor.ietà. incosciente i egli non scorge il sorgere o il progredire del regimo contrattuale. Parlando del regime feudale, dice: e La classe dominante (i ba1·oni reudali) 1 vivendo cosi in dispnrte, le città europeo, costituito da elementi non servi, sopratutto da elementi sl1"anic1·i, dunque tibel'i, hanno preso un cnrattero completamente differente da quello dello città. dell'antichità classica..... L'abisso pro• rondo esistente rrn. lo città. e le Corti fece che lungo tempo in Europa. le prime s'immersero nello spirito stretto delle corporazioni e dei bottegai, monlre la maggior parte dei cavalieri rosta.va a condurre la. vita selvaggia. del bnrHlitl.• ( 1 ) E sembra accorgersi che il sistema reudale, appunto perchè rese possibile il ror– marsi di queste città costituite da elementi non servi, ma liberi, conteneva in sè il germe da cui doveva na• seere e svilupparsi In borghesia; quella borghesia da cui à già nato e In mezzo alla quale già. incomincia. a svilupparsi il regime perrettamente contrattuale. Ma. non s'accorge e non tlubita minimamente che questo nuovo regime posso. rar coss o.re quella lotta di razzo ch'egli crede ett•rna. o il regime di schiavitù che no ò la conseguenza. E del resto, se la legge eterna dalla. storia deve essere la. lotta rra le razze, come potrà continuare a impero.re questa. legge quando tutto le odierne razzo si saranno amalgamate in una. solo. razza., in un solo od immenso circolo singenetico f Ma. Gumplowicz devo la sua teoria all'ambiente in cui vive, all'Austria, dove appunto le questioni delle diverse razze hanno tenuto sopila flno a. qualche anno ra la questione sociale odierna.. Spencer invece, figlio della libera Inghilterra, che da secoli ormai più non prova sul proprio suolo i tristi effetti della lotta delle razze, scorge chiaramente il sol'gere del regime industriale, del regime contrattuale i ma quando poi vuol stabilire i principi rondamentali di giustizia. che de,•ono reggere una. società. a regime perrettamente contrattuale, non s'accorge che il regime borghese è un regime di transizione rra il sistema roudale e il sistema perrettamente contrattuale e accetta il diritto di testare, avanzo del regime reudale. Ed è por ciò che cade in una contraddizione stridente, che, mentre pone tanta cura noi distinguere la giustizia. che deve ,•igere nella famiglia (a. ciascuno in ragione opposta. dei suoi meriti, eioò obbligo per i genitori di a.vere tanta maggior cura dei figli <1uanto più sono in ton era età) da. quella elio cJeve reggere lo Stato (a eia• scuno secondo i suoi meriti), poi invece, col diritto di tostare in ravoro anche di uomini adulti, prolunga, introduco anche nello Stato il regimo romigliale; nel mentre accolta la giustizio. rondata. sullo !oggi biolo– giche che ravoriseono il perpetuarsi della. specie, accetta ( 1 } GuwrLOWICI: op. cu.• pag. 137438.
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