Critica Sociale - Anno VI - n. 21 - 1 novembre 1896

CRITICA SOCIALE !l-11 I11111ianlo per l'aratura elettrica tli etlnri 500. L. 32.600. Dlna110: Oud dinamo di 720 volLs,18ampères L. G.9".d>,G:i Carro per traaporLo ricellrice I l.,B8,0G Linea mobile . . . • t.4.iS,-i~ -- L. 9.82?,IG Lineaflua: AnlOnne. . . • . L. 409,4:, F1lorame, isoh1torl, filo 1>er campa- nello elettrico . . . . . . • 2.100,25 Macchinedi campagna: J arganC1,2carri :'tncoro automn.tichc, t aratro n tre ,•omori, 1 coltiva.• tore a 5 coltri, 4 (rncoro semplici, 8 pulegsie, supporti, vomeri di ri- cambio . . . l.. 9.211,00 1 2.56.\iU UOO metri corJa di acciaio • 1.850,- • I .067,00 tatromentldi precisione: 2 interruttori, 2 nmpcromclri, I volt– metro, 2 parafulmlnl, l rooat.,to, t tachimetro . . • . • l.0i3,•I0 • 1.07'J,49 Spesecomplementari: Cinghio di cuoio, puleggio, alberi, In– terruttori, 11bbiavulcan 1 uata, ,•:il- vole, utensili vari . . . . . . L. 071,iO Posizione in opera: Meccanici, c,peral, Ja,•ornnli, ferra- menta, l,gname . . • . . • 1.09\,i:; RuotaIdraulica: (Scrl'a non so!oI cr l'aratura, ma per 2.0C6.M tutte le industrio dcll'ailenda) . . L. G.000,- • G.<00,- Totalc L. Si.59:'t,85 Questa somma, al O'/,. potrebbe dare un inte– resse annuo di L. H)56. Ed eccoci al nodo: Per il fortunato possessore di una tenuta che offi·a 000 ettari di terreno arativo, l'impiego di 32.600 lire, a sostituire la lavo!'azione ordina1·ia con l'elettrica, darebbe mino1·e, uguale o maggio1·0 interesse I Se, pel ran,·onto, si prende il sistema agricolo in uso nella parte maggiore dell'llalia (la quarteria - che è poi l"embrione della rotazione agraria qua– drierrnalo - : 1.• anno, dissodamento e prepara– zione; 2. 0 coltivazione o raccolto; 3.• colti e semi– nati a rotticcioni; ,t,• riposo e pascolo), si rimane subilo colpiti dall'entità della spesa che la lavora– zione usuale importa, per la sola opera dell'uomo. Vi accennerò rapidamente: Per 500 ettari: 1.• 0~1·0:iont: aratura (rompere in sol,;l1i). On fcb– br.t.io a marzo, giornate di Ja..-oro 60 J.Cr uo• mini 2:1- giornata 1000 a L. 2 . • • . L. 3.0CO 2.• opt1'0zio11e: riquot:htr3: (mue <!i :,prile). Giornale di lavoro SO per uomini 40 - giornQte 1200 a L. 2 2.400 3 • optrc,.:ione: rircnditu1-a. (mesa di giugno). Giorn. 30, uomini SO- Giornate 000 a L. 2. . . . . . • l .800 4.:r. opt,-o:io11e: rlnquortntura {11gosto!. OicrMtc come sopra . . . . . ,o 1.800 &.11. optro:io11e: 1·infrcscatura {aeltcmbre). Uomini 20, giornnle 30 - giornale COO n I,, 2 . • 1.2\0 G.• ope,·ozione: scmlnnlura (,>llobre). Cotne la 8. 11 • • l.000 Totale dello O opernz:oni d'aratro annuali . 1... 12 000 Haffl•ontiamo 01-a questa spesa con quella della lavorazione elettrica. Quando l'aratro meccanico runzionn, occorrono uomini: I alla ricettrice (I,. 3), I all"aratro (L. 2), due fanciulli ai supporti delle corde (L. 2). Totale lire i. Questa somma va raddoppiata, porché la giornata di lavoro dolramfrìce oletfrica è di ore 24, non arrestandosi mai il motore e la Ja,·01'.l.zioneconti• nuando anche di nolle sollo la luce delle grandi lampade ad arco. Abbiamo quindi una spesa di L. U pe1· ogni giornata di lavoro elettrico. L'aratrice, che percorre 70 metri al minuto primo aprendo contemporaneamente tre solchi, arando cioè 3 ellari ogni 10 01-edi lavoro, può compiere: La 1.• operazione con i2 giorn:ite di l.ivo,o . . L. 1.008 2.• • r,1 • ~w o3" a/i:l C02 • &,• • 43 • 60'2 !).• I) SO • ,\"?O • c. 11 11 43 • oo.i \'I 111 raggiungano chilrg. 288 Ji olio re1,a:1lc tJ ahi graasl . . . . . . . . . . . . • 300 Tvtnla dello flJ eie urnunli per l'ar::iturn cletlrica L. 4.~l Riassumendo: Àl'CIIIO'O 01'tli11a,·itl di cllriri 500; Spcia per le gior• nato di lavoro . . . . . . . . . . . . . . I.•. n.ooo ..tratto-a eleU,-ica nelle sles2c ronJiz!oni . . •. • 4 332 OilTerenza In meno per l'aratura elcllrica L. 7.6G'i Quanto dire che - sollanfo compuL,ndo il ri• sparmio delle bl'accia umane - il capitale di liro 32.UOO, impiegalo nell'impianto del macchinario elet– trico, darebbe un interesse annuale di L. 7GùS, qualche cosa più del 25 '/ •. . .. I misoneisti - ve n'ha aocho fra i liberali - o i conservatori hanno un bell'inrorcare le lenti dei piccoli produtlori. ai quali tutlo ciò che è progresso scientinco nell'agricoltura fa l'effetlo di diletL,ntisruo lussuoso; non potranno però mai distruggere le cir1·e dalle quali si sprigiona la inevitabile rovina dei coltivatori « pratici e posali , in concorrenza coi diletlanti .... d1 macchine. Io mi sono limitato a calcolnre il 1·isparmio di opera umana nell'aratura; ma dove si andrebbe a finire (e quale spazio ruberei alla C1·itica Sociale!) se volessi tener lo stesso sistema per la folciatura, la seminatul'a, l'erpicatura, la tl'ebbiatura, la tl'in– ciatura, la mietitu1·a, operazioni tutte che si com• piono fruendo di una unica fonte di energia elct– frica t E do,·e si andrebbe ancora, volendo tener conto della differen1.a fra il costo d'impianto del macchi– nario clctlrico (:J2.UOO li1·e pe,· etL,ri 500) e il costo delle stalle, fienili, buoi, attrezzi, personale, ro– r:tggi, ecc. indispensabili alla lavorazione ordinariaT In Italia si calcola, in economia, a L. :i la gioi·• nata di un aratro con un paio di buoi e bifolco (sul mercato si quota da L. 7,50 a O) e questi dati bastano ad un ultimo conrronto. Per ettari 5CO, la\·orazlone orJinari:i (nralro, Luoi e bHolcoJ, g'ornale 6000X 5 . . • • • . . . . L. 3!>.000 Per ettari f:IOO, lavor, elet11·,, g'rr:1010 283 x 11 . • 4.03'.l o si hn una. dllTeronza di . • L. 25.008 È fatica superflua lo scendere a maggiori parti• colari, togliendo - per esempio - da questa in– gente differenza lo enti·ate diverse che la stalla può dare (vendiL, p1·odotli clell'allevamenlo, con– cimi, ecc.), poichò ò intuitivo che, se la stalla non de,·e sopperire allo necessità. della lavorazione, la sua dh•enta un'indusfria accessol'ia e aleatoria come tutte le speculazioni; industl'ia che del resto non è contesa neppure al delenlore di macchine, il quale

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