Critica Sociale - Anno VI - n. 19 - 1 ottobre 1896

CRITICA SOCIALE 299 vuol morire di suicidio, colpire i 1>ropri redditi, o in– teressi, o rendita, per mantenere attivi quei congegni burocratici, politici, giuridici, che costituiscono la sua forza. La borghesia oggi attraversa uno di questi compli– ca.ti periodi, tanto da sentire (e ciò perchè determina– t avi anche dalla crescente organizzazione proletaria) il bisogno di rendere più mili, ad esclusiva sua difesa però, molti degli abusi, che seguirono direttamente o iodireltamento o.Ila organizzazione economica attuale, basata sulla tecnica o la divisione del Ja\·oro; fino a giungere, nella lndustro Inghilterra, dietro le lolte, svoltosi tra i sn.proflti del lavoro e le talpe terriere, alla legislazione del lavoro; o alla. discussione dell'ira• posta progressiva. in F'rancia, dove ru a un punto di vonlro applicala i o nlla elaborazione della stnssa, come disegno di logge, rra noi. Non pochi1 In buona o maln fede 1 protendono che L'imposta. progressi,·a ò imposta essenzinlmente sociali– sticn. Possono invero i socialisti sostenerlai mo. ciò semplicemente come mozzo rivoluzionnrio, come mezzo che ,•nlga nd ntTrettare la disorganizzazione economica. attuale i ginmmai come istituzione socialistica, poichè non può essere ignoto ai comunisti critici che in un ambiente borghese, malgrado esso elabori nel suo seno i germi d'una società. comunista, non si possono s,·ol– gere istituti socialisti, perchè destinati ad atrofizzarsi. E poi, essendo ancora i socialisti esigue minoranze nelle assemblee legislative, non potrebbero in alcun modo codificare legge alcuna. in antitesi agli interessi della borghesia; e11sl,del resto, corno disse Jaurès alla Camera francese, quando lo potranno, non romperanno l'involucro della proprietà privata dal di fuori, ma dal di dentro. Se la questione tributaria si ò piantala. ritta dinanzi agli sguardi attoniti della classe capitalista, fu per la pressione delle circostanze, poi diminuito reddito, cioè, delle imposto indirette, cagionalo dal minor consumo dei proletari, per la necessità. tli colmare il deficit o nvore il pareggio e potere per colai via estendere i mercati, accrescere i corpi d'esercito o le no.vida guerra, per la protezione dei commerci all'estero o per la. re– pressione dei moti delle plebi atTamate all'interno. . .. Cosi stando le cose, i socialisti non potrebbero cx alwupto dire d'essere contrari o favore,·oli all'imposta progressh·a. 11 loro atteggiamento di fronte a. tale pro– blema discende, più che d11llateorica astratta, da con~ dizioni peculiari di s,•iluppo economico o psichico e di organizzazione cosciente di clasi;o a. cui sia per\·onuto in un determinato momento storico il proletariato d'un paese. Infatti, se ò assodato cho la borghesia, non potendo più dallo Imposte indirette ricavare quel tanto che basti per la propria diresa, si trova costretta a. colpire i propri privilegi, non ò men vero ch·essa farà. di tulio per sgravarsene, ,·olgendo a proprio profitto la leggo della ripercussione dolio imposte. E là, dove il prole– tariato non è sorto ancora a chiara coscienza di classe e non ò organizzato in leghe di resistenza, cos} da poter rar argino alla ripercussione tielle imposte nello stesso à.mbito della. produzione, le frazioni parlamentari socialiste non potrebbero, se non con grave danno delle classi lavoratrici, favorire l'applicazione dell'im– posta progressi va. Ciò inratti aumenterebbe lo srrutta– mento brutale dei fanciulli e dolle donne nelle officine e nelle fabbriche, appunto porchò l'opera loro è di più facile acquisto, aumenterebbe l'applicazione delle mac– chine su vasta scnla, lo quali, intensificando il lavoro, diminuiscono il bisogno di braccia, che vale concor– renza fra i disoccupati o quindi ribasso di salari, e la. divisione sempre mnggiore delle singole operazioni di un dato mestiere, che l1a per effetto di rendere l'ope– raio un automa e, semplificando il la.\'Oro, di rendere questo accessibile ai ])ili deboli, ai più idioti. Sola.mento questo difetto di organizzazione del pro– letariato fu cagiono che i deputa.ti socialisti italiani nel 1891- si astenessero dal votare raumenlo di tossa. sulla rendita. Potevano nutrire gli stessi timori i de– putati socialisti di Francio, se dietro ad essi ò tutto un proletariato organizzato o cosciente, il quale, con cooperativo, leghe di resistenza e scioperi, saprebbe rar ringoiare ai capitalisti la velleità di abbassare il salario noruinnlo? Potrebbero a.\·ere questa preoccupa• zione i deputati socialisti tlel Belgio, o della. Oerma• nia? Francamente, crediamo di no. Ma dicono alcuni buoni filantropi, che i socialisti non si accorgono come l'imposta progressiva sia una pa– stoia. che ostacola l'accentrnmonto dei capitali e con ciò ritarda l'avvento do! socialismo, il quale suppone che pochi si arricchiscano o molti diventino po,•eri; come quindi, cotrimposla progressiva, la sospirata de• mocratica. socializzazione dei mezzi di produzione sarà. sempre un pio desiderato. Essi pertanto non ci sapreb– bero consigliare che la. inazione. Vediamo che ,·alore può avere questa obbiezione. Se ben riflettiamo, tro,'ereruo che, essendo l'imposta il prelevamento, che fiLla borghesia. organizzata. nello Stato, di una parte del prodotto attribuito a ciascuno dei sudditi dal modo di funzionare della proprietà at– tuale, non potrà pertanto colpire mai la proprietà pri– vata, cho ò l'essenza della moderna questione sociale. Le colonne d'Ercole non sarebbero quindi superate! Prima come dopo la imposta progressiva, ci sa.ranno nncora l'interesse e la rendita; e la. terra. o le mac– chine e i mezzi di scambio e di circolazione, saranno ancora alla mercò dei capitalisti; e i proletari conti– nueranno anc<wa a. soffrire la rame e il freddo. La proprietà modei-na. solo runziona in tanto, in quanto il lavoro accumula.lo, cioò il capitale, ò messo in attività. e moltiplicalo dalla merce forza di lavoro, avente la speciale proprietà. di produrre un vnlore mnggioro di quello che esso stessa cost'.l. Ora l'imposta progressi,·a non alteri\ questi rapporti; come del pari non potrò. impedire che la partecipazione del la\'ora• tore nel nuo,·o valore da lui creato segua una io.gione in\'ersamente proporzionale a quella del capitalista o togliere quella. profonda antitesi, che, cioè, mentre i bisogni o le ricchezze sociali crescono 1 e il capitalista vi si tuffa, il lavoratore, no,·ello Tantalo, sta a guar– dare! Non potendo la. imposta progressiva eliminare questi guai, non avrò. per nulla arrestato la mnrcio. della rivoluzione sociale. Mo.c'è di più. Le rrnzioni della borghesia più forti economicamente, flnchè avranno il potere politico nello mani, non vorranno applicare l"impostn progrossi\'a nella sua mag– gioro estensione, appunto porchè, data questa. progres– sività, il tosso arrivorebbo ad un punto in cui vor– rebbe ad inghiottire la proprietà. individuale. È risaputo lnfu.tti che l'imposta progressiva non potrebbe sorpas– sare il 25 °/,. A 1-·ironze la clccima scalata non andò oltre. Dunque, niente paura poi socialisti che !"imposta progressivo. pos.ss. essere di ostacolo aU-accumularsi dei capitali: essa. da sola non supererà. la forma del

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