Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO !Vel Regno: Anno L. 8 · SemestreL. ~- A.U'E■tero: Anno L.10-Semestre L. &,&o. Leuer,, vaglia, ca,•u,line-vaglia aU'Ufflclodi CRITICASOCIALE, MILANO: Portici Galleria V. E., 23 t• (llm IOIIII) Anno VI - N. 17. ~ton BI vencle a numeri separati. Milano, I.'' settembre 1896. SOMMARIO Attualità. Democra:ia hl t:al'on:a (LA CRITICA SOCIALlt}. /6lru1{one l}Ubbflca (\'iURRDO PARETO). Il detCt>erato •ull'a:fone teo11omlco al Co"11~t110 di l,e,ndl"a (No1). Studi aoclologtcl. li 1ottall1mo e l'lm11ot:a: I ('RTt;RO l.AbRIOt,,1,). lt cterlcalllmo e I 11trlcoll f><I" la clr:lltd (O. OOSAOILSO), Il matertau,mo 1tortco: a proposito d"una r~tente pubblirnzlone (\ 1.tt$ SASDl\O 01tOl'i'AL1), f'm11 Polonl(U/ Il. J,'ill(lfpcnde11:a della l'Olonla (CARI.O IC.u.;nl\Y). DEMOCRAZIA INVAC'.A~ZA Quando queste pagine si dirfonderanno per l'I– talia, il deputato Cavallotli avrà pronunzi•to - senza che qui a noi rimanga il tempo di commentarlo - il discorso, da tanto tempo annunciato, ai suoi elct– tol'i di Corteolona: discorso che, per la condizione parlamentare e poi valore dell'uomo, per l'adesione o l'intervento di gran parte dell'Estrema Sinistra attorno al suo leacte,· e, pili cito tutto, pel mo– mento politico - momento di apparente bonaccia gravida cli tempeste - assume1'Ù 1 • e merita mente, l'importanza di un avvenimento. E lecito credere, e noi lo auguriamo di cuore, che il deputato Cavai– lotti sentirà iutiero il do\'ere che appunto cotesta sua condizione e le circostanze di questo momento impongono a lui e alla democ1·azia della quale è il portabandiera; e, sia nel faro lo suo conressioni po• litiche circa la condotta del suo partito negli ultimi sei mesi 1 sia nell'annunziare gli intendimenti suoi o do' suoi amici nel periodo imminente, non si avvolgerà nella comoda nebbia dolio frasi reto1-iche, ma csponà un pensiero preciso o concrefo, che dica a tutti -- amici ed avvers:\l'i - quale conto si deve e si può ra,·e sull'impiego di quelle ro,ze politiche, delle quali egli ò come l'esponente sulla scena della vita italiana. Abbiamo dotto « conressioni politiche >, perché pensiamo che queste dovranno costituil·o una parto notevole della concione cavallottiana Ccwto,so noi fossimo nei pa11ni 1 oggi, del deputalo Cavallotli, ci troveremmo, a questo proposito. alquanto imba1·az- 1.ati e rorso don·ommo contare pili che altro sulla sc1·iminante delle buone intenzioni, la c1ualc da nessuno onestamente gli può essere contestata. A quest'ora, infalli, il deputalo cli Corteolona de1•0 pur essersi alquanto ric1·eduto ci1·ca l'ottimismo col quale salutò e sostenne cosi a lungo gli attuali uo– mini del Governo, fino a semb1·are che l'Esfrema Sinistra, da lui guidata - invano 1·iluttanto il so– litario lmbriani - rinnegasse quella che ru sin qui la sua ragiono d'essere alla Camera come nel paese. A tacere delle elezioni generali - nella cui immi– nenza il deputalo Cavallotli ebbe o dimostrò fino a ieri la redo più fe1·ma e che si vanno sempre più allonlanando a guisa cli miraggio, tanto che gh\ si annunzia officiosamenle un disegno di leggo poi· la restituzione dello scrutinio di lista nello g1•a1Hli città, in odio, esclusivamente, di un paio di candi– dati socialisti - tutta l'azione del Gabinetto Rudini, man mano che ci si dilungò dallo commozioni po· polari dei primi di marzo dalle quali trasso le 01·!– gini, si andò sempre più orientando nel senso pret• tamente reaziona1·io che i socialisti rwevano, senza bisogno di un eccessivo spirito p,•ofetico, pronosti– cato sin dalla prim'ora; con l'aggiunln, oltrepassanto i pronostici, di una inettitudine, di una debolezza, di una imparità ai còmpiti che nveva dinanzi, da far trasecola1·e. Ora, se la suggestione, forso un tantino ecces• siva, esercitata su taluni spiriti dallo spauracchio della risurrezione crispina potò, pe1· qualche tempo o sino a un co1·lo segno, spioga1·e e giustificn1·0 l'appoggio a quel Gabinetto, che p,u·e1•apel momento la sola difesa possibile e cho doveva - <1uesto el'a l'essenziale - liquidare quella tristo e frista ero– di!;.\ e ~gombrare compiutamente il te1•1•eno dai pu• tridi residui di quell'infezione - la continuazione dell'appoggio, o, per dirla col consuetudinario eufo. mismo, della« benevola aspettativa» non si polrebbo pili oltre concepire, dh·ente1·obbe complicità. o grul– laggine schiolta, dacchò il Governo ha dimostrato, non solo di non sape1·e, di non potere o di 11011 volere compiere quell'ufllcio risanatore, ma anzi di camminarn a l'itroso, l'Ìsparmiando e, peggio, ri– producendo il passato, sia pul'e con attenuazioni ine\'itabili pii, di forma che di sosU\n1..a, tanto da ridarci a poco a poco una brutta copia di quello stesso regimo tanto esecrato o temuto, una copia soltanto meno schietta e mono decisa 1 o la cui man• canza di decisione e di schiettezza so1'\'8 pe1· l'ap– punto a rafforzare i rivali più decisi o più schietti; 1 quali hanno buon gioco a rialzare la Cl'esta o a domandare: che bi;i:oi,tnoc·è di gingillarci colla sla– ,•ata maschera H.udiuì so. al disotto di questa ma– schera, vi ha da essere la grinta autentica di un Crispi più o meno imbecillito? Che se il Ca\•allotti, o chiunque altro, si baloc– casse tuUa\'in con l'abusato luogo comune 1 cho col– rattuale .Ministero abbiamo a raro 1 pc1· lo manco, con dei « galantuomini », sa1·obbe il caso di do– mandarci quale curiosa. idea e.i ranno costoro del galantomismo politico e da che sh'ani crite1·ii si ranno guidare riducendo la lotta politica a.i concetti pu,·i e semplici della morale p1·ivnta. . .. Di fronte a h·o questioni pl'incipalmente dee sa~– giarsi lo spirito e l'opera dell'attuale Oabinollo. i; sono la questione militare, la questiono africana, che oggi si concreta e si acutizza nello spinoso problema dei prigionieri, e la c1uestiono dello li berta 111terne o della legalità che poi ranno tutt'una. Di quel che sia questione sociale non accado che oggi qui ci occupiamo: a dimostrare la sbalorditil•a o

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