Critica Sociale - Anno VI - n. 14 - 16 luglio 1896

CRITICA SOCIALE 221 cont€'gno usunto dai socialisti francesi, e s1 avvicina alle conclusioni del congresso di Breslavia, precisando nella pratica molto di più di quel elle non abbiano ratto I nostri compagni tedeschi. La Relazione tocca anche altri argomenti di molto rilievo: come il contegno del partito di fronte alla questione dei beni demaniali e degli usi civici, propo– nendo su questo tema. che nei luoghi dove non sia possibile la coltura Industriale e collettiva. per l'indolo del terreno monlanoso ed asciutto, lungi dalt'altuaro lo spezzettamento della proprietà, si adotti una. forma di coltura parcellare sul ronda.mento della proprietà che deve rimanere demaniale, e colf aiuto di tutte quelle esplicazioni che sieno possibili del sistema cooperativo. Per gli slessi crileri la. Relazione consiglia che nei luoghi dovo la coltura pnrcellare è tutt'uno colla pic– cola proprietà., l'azione economica dei socialisli inlenda ad avviare i piccoli proprietari a una forma di agricol• tura collettiva mercè la cooperazione, escludendo con ciò quelle forme di cooperazione che, come le Ca11e t·m·ali cli p1·estilo, avrebbero per scopo e per effetto di sviluppare la indipendenza economica o agronomica dei singoli propriotari, e ammettendo quolle soltanto che rendano le varie aziende solidali l'ra loro: (acquisto in comune di concimi, di semi, di istromenti; smercio in comune; m"anipolazione collettiva dei prodotti). Cosl non è utopia pensare che questi piccoli proprietari, col serrarsi o coll'aumentare dei vincoli cooperati vi, e dielro lo sviluppo della tecnica agricola, possano un giorno trovare assai più comodo tramutarsi da proprietari di una dolerminata. parcella di terreno in possessori di un determinato valore, abbiano, in altro parole, da di• ,·entare altrettanti azionisti di un'azienda. che si sia trasformata in atientla gestita con lavoro associato o con perfezionati mezzi industriali. OiO\'a notare che queste vedute sono emesse dalla Commissione per quei luoghi dove la piccola proprietà. csercila. ancora una funzione specifica e dove resiste con rorze proprie; giacchè là. dO\'e essa è la maschera di un proletariato più. misero del vero e proprio proletariato, non vi è da far di meglio poi socialisti che assecondarne e ar– rrellarne il dissoh 1 imento. La. Relazione combatte brevemento il dazio sui ce• reali e Il bimetallismo, mostrandosi invece (avorevolo alle assicurazioni di Stato contro le epidemie e allo sviluppo della istruzione agronomica. In materia di credilo agrario si propone il problema so i socialisti che seggono nelle amministrazioni (co– muni, provincia, Camera) debbano daro voto ra,·orevolo o contrario ai sussidi o prestiti che hanno per scopo la trasformazione agricola in generale (canali di irri. gazione ad esempio) da cui deriva, immediatamente, una. perturbazione nella vita del proletariato. Le sue conclusioni sono pel voto contrario, perchè, osserva la relazione, lo sviluppo del capitalismo dovo attuarsi col capitale accumulato dalla borghesia, e non col denaro pubblico elio per la maggior parte viene cavato dirot– tamento dalle tasche de' proletari, e do,'rebbe servire piuttosto a lenire le sofferenze prodotte dalle trasfor– mazioni industria.li . Sulla legislazione del lavoro agricolo la Commissione, - ricordando che, mentre il Jacini nella sua relaziono generale sull'inchiesta agraria afTerm&\'lldoversi esten– dero alla. classe dei lavoratori delle terre tutti i pro,·• vedimenti tutelari che si raccomandano a (avoro dei lavoratori industriali, accadde invoco porretlamento il çontrari9 - ricbi~de çho la legislazione del lavoro (fis- o n a e- sazione di un orario massimo, divieto di impiego dei fanciulli, indennità. per gli infortuni, probiviri, ecc.), comprenda esplicitamente anche il <'eto dei contadini. Infine, dopo &Yereaccenno.lo allo disposizioni di tu– tela dogli emigranti che si potrebbero imporre allo Stato, insiste perchè la. propaganda e l'organizzazione socialista si svolgano tra le miasse dell'emigraziono cosi temporanea come permanente. Alcuno si mera.viglierà che Ja relazione non parli della nazionalizzazione del suolo. Ma è ovvio notare come Il problema. speciale della Commissione era di stabilire i citeri per l'azione svolgentesi nella realtà dell'oggi, e come inoltre la socifl.lizzazione della torra sia. lo scopo presupposto di tutta !"agitazione socialista, e sia il sostrato di tutte lo riforme, o modi di propa– ganda e di organizzazione, delle quali è cenno nella relaziono. La. quale crediamo e speriamo che susciterà. disputo anche ora, a Congresso finito. Perchè se, come notammo, i criteri della relazione si accostano a. quelli che pre– valsero noi Congresso di Breslavia, una. forte corronto si era accentuata in non pochi congressi regionali (Pie– monte, ad esempio), nel senso di sostenere la piccola proprietà mercè Casse rurali 1 statizzazione delle ipo– teche e altre analoghe disposizioni che tendono a rin• rorzare l'economia del produttore isolato. E sebbene le deliberaiioni prese dal Congresso cro– simino in tutto ciò le proposto della relazione, neppur esse non avranno un valore deftnith•o, tale cioè cho chiuda la disputa. La Commissione stessa si è prooc– cupata di tenerla aperta; ed è infatti al Consiglio na• zionale del partito che il Congresso ha deferito !"incarico di elaborare il risultato degli studi o delle esperienze che rnra nno ratte nelle singole località su ogni parlo del complesso problema. Malgrado però il carattere pronisorio delle deli– berazioni allo quali il Congresso pervenne, noi non ci compiaciamo meno del fatto che, per esse, il partito socialista. comincia ad abbordare una serie di quollo questioni pratiche cho costituiranno, come dicevamo nell'articolo del numero precedente, l'oggetto principato dei Congressi aneniro. Questa. relazione è l'apertura ufficiale dei lavori del partito sul problema. agricoloi o servirà non solo a clliamaro sovr·esso l'attenzione di tutti i socialisti mi– litanti, ma, pro,·ocando le critiche dogli studiosi che, ruori del partito, stanno a guardarne le mosse, e co– stringendo gli altri partiti a prendere posiziono sopra i nri punti del problomn, servirà o. fornirci i criteri precisi per scei!liere come perfetta sicurezza, l11 no– stra via. Ma.ecco alfine il testo dolla. relazione - della quale diamo in questo numero solo la. primissima parto: Il nostro c6mpito. Non pochi forse doi nostri compag.ni si attende– vano che la Commissiono agr :wia porta s:;o al Con- grosso una relaziono ponderosa., in cui fossero de– scritto parte a parto le condizioni agricole di ciascuna 1·e~ionco fossero discussi minutamonto i metodi con cui la p1·opaganda o la organi1,zaziono clo,,osso1·0 veni1·0 condotte nello va1•ic localil:ì. A noi ò parso in,·cco che il c6mpilo assegnatoci dall"indolc della funziono che ò propria del Con– gresso nazionale, debba essm-e pili semplice. o infalli avessimo voluto assumerci di descrive1--o le condizioni delle classi agricolo d"Italia, avremmo do• n1toslcndcte non questa breve relazionc 1 ma un corso

RkJQdWJsaXNoZXIy