Critica Sociale - Anno VI - n. 12 - 16 giugno 1896

1'82 CRITICA SOCIALE a p1•fori di avere con noi, oggi, la maggioranza; rna non è questa una ragione - ne abbiamo detto il perché - per desidera1·0 di farne un dogma. Senza alcun dubbio, se domani si reintroducesse lo scrutinio di lista, le alleanze sarebbero imposte dalla situazione delle cose, Ma, a parte ciò, vi sono altro contingenze, non tutte nè sempre prevedibili, che vi ci potrebbero srorzare. Il partito socialista non può \'ivere fuori dell'ambiente reale del paese, noh può prescindere dai momenti storici, sotto pena di diventare, non più un partito, ma una scuola. Esso deve attenersi al suo programma, ma del programma s,•olger.\ più intensamente or questa 01' quella parte, a seconda degli eventi, delle op– portunità, della sensibiliti1 o dello vibrazioni della massa. Or, posto che le elezioni si facciano con una di quelle piattafo1•me che sono o dovrebbero essere comuni a socialisti o a radicali (ritiro delle truppe dall"Africa - imposta unica progressiva - libertà d'associazione - autonomie comunali - e simili), ben potrebb'cssere che la forza stessa del problema, l'istinto della massa, la necessità eletto1·ale insomma, spingessero a riavvicinamenti, a sfuggire i quali si f..11'ebbe,pii1 che di partito, opera di setta. Per vero, cd in Belgio cd in Francia ed altrove si fanno sempre più. frequenti le alleanze fra so• cialisti e radicali, coll'efletto, il più spesso, di una fusione di questi ultimi nei primi, anche laddove i rispettivi « stati maggio1·i » si guardano in ca– gnesco. Nella stessa Germania 'lUanti deputati so• cialisti eletti con ,•oli di partiti anche non amni! Eppure in nessuna di quelle nazioni avvenne mai che tali deputati, presentatisi come socialisti, de• flettessel'O menomamente dalla linea cli condotta loro assegnata dal partilo. Oli è che appunto l'esi– stenza di un partito forte e maturo, sia pu1-e fuori di quel determinalo Collegio, la solidarietà col gruppo di cui entrano a far parte, sono tali corazze da rendere, nonchè impossibili, inconcepibili quei tentennamenti, ai quali il vizio d'origine parrebbe dar luogo. Ed è perciò che, anche in questa speciale que– stione, la maturità del partito, il momento, la qua– lità delle persone sono elementi decisivi. e noi, in masdima, ci pronunciammo contro queste al– leanze, gli ò perchò le vedemmo, in pii, luoghi, frutto di combinazioni artificiose, intese a vittorie premature, produttrici di equivoci e di debolezza. D'altronde, l'aiuto disinteressato, il da,·e senza ri– cevere appoggio, è tattica che, abilmente condotta, conquista molte simpatie e attrae molti e sinceri elementi nl nostro pa,·tito. Detto questo, a scanso di equivoci, ecco ora l'ar– ticolo ciel giornale siciliano: f! assodalo cho il socialismo, nato dal movimenlo pro– lelario, anzi nalo con esso, rispecchiando le condizioni diverse (secondo i tempi e i luoghi) dei lavoratori, dà. a. costoro una. ,·isiono netta del loro passato e del loro avvenire i e la massa doi lavoratori, munita di questa coscienza colletliva, marcia più sicura sulla. via che dove percorrere. Non a caso !:ti O posto tra parentesi ,. secondo i tempi e i luoghi :1oi poichè si ò voluto ricor• dare che il partito socialista non ò concentrato in un punto, come il cervello noi corpo umano, ma. accom– pagna sempre l'evolversi del proletariato 1 nei diversi paesi, in tempi che possono anche differire. In ogni paese il partito socialista, riflesso di con– dizioni speciali, si muove di vita propria o, fin dal– l'inizio della sua esistenza, percorre la. via che le con– dizioni d'ambiento gli han rosa. più agevole. Se a. un dato istante s"interrogasse il partito sulle sue condizioni, si scorgerebbe chiaramente che il partito non è amorfo o B1u 1u,c;1.,,n Jll lU Dia vv omogeneo nella sua struttura., ma.che è un complesso più che organico, poichè, pur non mancando d'armonia, le parti che lo compongono hanno avuto diverso l'inizio, diverso lo sviluppo, e diverso è lo stadio a cui sono arri– vate. Lo opinioni della maggioranza de' socialisti di un paese rispecchiano la coscienza di uno stato di cose speciale a quella regione, e solo chi per studii o viaggi ha vissuto in una. patria più vasta, ba ideo 1 più vaste, che abbracciano un maggior numero di condizioni. . I socialisti, e non soltanto essi 1 cercano di rimediare a questo difetto con i giornali, le inchieste sulle condi• zioni di tale o tal altro paese, i Congressi, e si avvi– cinano così, si conoscono. Or, se tutto ciò che precede ò esatto, che cosa bi~ sogna a.spettarsi da un Congresso socia.lista t In esso vengono a caldo contatto le coscienze socia– liste di regioni diverse, ed è probabile che, al calore dogli attriti, un po' delle singole coscienze si fonda in· siome in una. coscienza. unica. più genera.le. Se si tratta di un Congresso socia.lista nazionale, il succo delle suo conclusioni darà. inevitabilmente il grado e la tendenza genera.le della coscienza socialista. italiana.. Esso non può fare altro che issare il vessillo di rico– noscimento per i compagni di tutta la.nazione, non può che misurare la via. percorsa e segnalare quale sarà la via proba.bile da percorrere. Le decisioni imperative de' Congressi, per quanto rispecchino le condizioni reali, sono dunque destinato per la loro stessa natura ad esser non da tutti seguite o non in ogni luogo. È vano chie· dere che sia altrimenti. Noi avremo un Congresso nazionale a. Firenze, il cui ordine del giorno dimostra. che esso sarà essenzial– mente un complesso di studi positivi sul partito e sulle condizioni ambienti. È molto probabile che da esso sca• turirà buona luce bianca, ma ò proba.bile pure che le decisioni impera.ti ve del Congresso (se ve ne saranno) non verranno seguite letteralmente. Il ca.po V dell'ordine del giorno riguarda la. ta.ttica. elettorale, che tante discussioni ha sollevate, che tanto scalpore ha mosso nell'ultimo Congresso di Brescia..Lo scalpore è causato dalla. questione dell'intransigenza e dell'affinismo; e dinanzi al Congresso nazionale verrà. pure posta l'altra. quistione (decisa. già. dal Congresso di Brescia. (!): sapere cioè se veri socialisti sono gli in– transigenti o gli amnisti, e qua.lo delle due idee, insieme con coloro che le sostengono, deve essere bandita. dal partito ( 1 ). Alcuni hanno bollato di ridicolo questa. situazione, gli altri hanno risposto per le rime, e di qui il presen– timento di lotte o di rotture. Tutto ciò è brutto segno di burrasca morale, di oscuramento di coscienza. Poichè il partito devo esser cosciente della. funzione di un Congresso e non deve chiedere a. questo ciò elio non potrà. mai dare. Il Congresso, suprema. manifestazione della. coscienza. collettiva-, devo dare ad ognuno netta.mente delineata la. visione dell'interesse comune, ma non deve nè può ordinargli la via da seguiro in vista di questo interesse generale. Quando comurii interessi spingono i compagni di tutta una. regione o di tutta l'Italia a. prender degli accordi, ogni individuo, ogni gruppo non deve vinco- ( 1 ) La Rl#coua nota che a torto ti Giardina chiama e af11niata .. !"ordine del giorno Riasolatl. Ma i, clliaro ch"egli Impiega qui I termini a/71nfsta, flttra,ufqcnte, ecc,, nel 1en10altrlbuito loro dol • 1empllcllll •• 1en10 ch'egli 1te1110riconosce erroneo poco plll avanti, do,e spiega chi sia ,·eramente • afflnlsta • e dove parla dei • cosid(tu Intransigenti•. (Nota della CRITICA).

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