Critica Sociale - Anno VI - n. 10 - 16 maggio 1896
152 C!UTICA SOCIALE Di qui il tentativo sistematico ~di dare alla società. l'impronta della volontà. e della intelligenza individuale di un ministro o collettiva di un partito. Uno statista che ebbe parte importante nella politica europea, il conte di Bismarck, con ressa va ingenuamente in un discorso parlamentare da lui pronunciato nel 1885, che e nulla l)Oteva imaginarsi di maggiormente difet– toso che il modo di compilazione dei progetti di legge. Oli organi ministeriali non hanno nè il tempo, nè le conoscenze [necessarie per elaborarli. Perciò cotesti progetti non sono altro che il risultato della convin– zione individuale del relatore. • Ed è poi questo convincimento inclivi<luale che si impone coallivamente a. tutto un popolo. Manovra di classi che lottano per .... conservare il potere politico: avverte il socialismo scientifico. Ma a chi non ne è con• vinto, noi domandiamo se vi può essere una politica. più metafisica., più lontana dalla realtà della. vita, di quella. che si propone di sopprimert), con un tratto di penna o con un voto, differenze create dall'ambiente, dalla razza, dal grado di eh illà., dalla composizione organica. dell'aggregato sociale. Non mettiamo ora. in discussione le ragioni del si– stema, ma il sistema in sè stesso, ed è il sistema che è sbagliato, perchè contraddice ai principi del positi– vismo scientifico, pure accolti ed applica.ti con tanto profitto per la. scienza, dall'astronomia alla. fisiologia umana. Fin dalla culla noi respiriamo un'atmosrera satura di leggi che non abbiamo invocato, che rorse non avremmo invocato mai, ma che dobbiamo subire. Il le– gislatore è onnisciente, infallibile. Chi ne può :dubitare 1 E cosi, le ltggi, scambio di una applicazione parziale e transitoria, l'hanno generale, costante, immutabile, perchè soltanto l'uniformità. sembra possibile nei paesi politicamente unificati. Ma, aveva. ragione il Leroy– Beaulieu di scrivere che la. polilica esige ben maggiori anomalie e irregolarità. e accomodamenti che non im– magini il nostro genio assolutista. Noi non facciamo della. politica che un esercizio di retorica; perchè non solo l'esperimento, ma anche l'osservazione è sbandita dal suo dominio. Si cammina a caso, scriveva il Renan, come in un deserto, a dritta, a manca, verso il nord, verso il sud, percllè bisogna camminare. Tagliata ruori dal movimento scientiftco, la politica classica presenta tutti i difetti e i pericoli dell"empirismo aprioristico onde erano viziali i vecchi sistemi di governo. Ci tro– viamo, diceva Bismarck nel 1879, nelle stesse condi– zioni di chi viaggia in un paese sconosciuto con gente che non conosce. Morale con Platone e Cicerone, storica con Aristotele e Montesquieu, pratica con Polibio e ~,farhiavelli, esclu– sivamente logica con Hobbes, Spinoza e Rousseau, la politica si governò con le magnifiche speculazioni del classiciE:mo greco-romano, ron la teologia, col misti– cismo e con le sotligliezze metafisiche lussureggianti nei codici e nelle nostre costituzioni. Anche oggi i nostri uomini di Staio non curano il metodo di osservazione, perthè il substratum delle costituzioni e delle leggi non è che un certo numero di principi considerati come assiomi, con una serie di deduzioni h1giche accomodate ai gusti ed ai bisogni del momento. Si fa della politira una specie di teologia mistica, col suo vangelo, i suoi padri ed i suoi dottori; questione di sentimento e di raziocinio, non di osser– vazione. E dire che nemmeno J'(lsservazione è stru– mento sicuro di esplorazione nel campo della. politica, B10 1ote :i lJI o n1arco perchè non vi è intelletto, e sia pure il più culto, vi– goroso e geniale, cui sia dato <limisurare gli effetti di un atto politico concretato in una. legge positiva sulla vita. di un popolo. Ciò pare ed è veramrnte un assioma per chi. persuaso della limitazione delle umane conoscenze e della complessità dei fenomeni della. vita sociale, sa quanto è difficile scoprire i rapporti di causalità che li determinano. I risultati impreveduti sono sempr.e superiori in quantità a quelli preveduti. Sarebbe adunque prudente avvedimento di governo quello di salvare una parte del paese da.cambiamenti e perturbazioni che possono essere almeno infruttuose tutte le volte che non sono nocive. Ma, i nostri uomini politici preferiscono di seguire le regole create dall'empirismo e gli usi consacrati dalle abitudini, perchè codeste regole sono di applica– zione assai più facile e rispondenti alla. tendenza di introdurre da per tutto una uniformità perfetta. Il. Ora, se è vero che anche la politica non può sottrarsi all'azione di quel movimento scientiftco che ha rinno– vato e ricostruito le basi di tutti i rami del sapere umano, essa dovrà diventare scientifica. e cioè spe– rimentale. Ed il metodo sperimentale applicato alla politica. si può riassumere nei seguenti principi: legislazione se– para.la - limitazione sua nel tempo e nello spazio. La legislazione separata permette l'esperimento fa– coltativo e parziale di una rirorma, facilitandola in quelle parti del territorio dello Stato che presentano l'ambiente meglio preparalo a fecondarla; la. sua ap– plicazione temporanea. ne arresta od attenua il matu– rarsi degli effetti dannosi. Nè gli esempi di attuazione pratica del sistema son pochi. Abbondano nei paesi che si sogliono prendere a modello di civili ordinamenti, nella. Svizzera, nell'Im– pero Britann:co, negli Stati Uniti d'America, ove, non ignorandosi che, in politica, la unirormità anzichè legge di natura, è spesso frutto del dispotismo, si fa soltanto della politica scientifica o sperimentale-, di quella po– litica cioè che, in luogo di sopprimere le differenze naturali, le utilizzA.. Nella Confederazione Americana è cosl profonda– mente radicata la coscienza della diversità. di tratta– mento che deve usarsi nella applicazione delle rirorme legislative, anche so toccano materio di interesse generale, che le imposte, ad esempio, sebbene votate dal corpo legislativo, vengono ripartite ed esatte dai Comuni, i quali, per quanto riguarda la esecuzione, rientrano in tutti i diritti della loro individualità. La concorrenza poi fra le varie regioni del terrilorio serve di stimolo alle imitazioni reciproche di quegli espe1·iment.i rhe furono coronati da benefici risultati. L'Homestead e la riforma elettorale, per non accen– nare che ai principali, informino. L'Homestead, che sottrae all'esecuzione forzata la casa occupata da una famiglia e il terreno sul quale è fabbricata, prevalF.e da S1ato a Stalo, correggendosi e migliorandosi, subendo limitazioni e mutamenti, se– condo le condizioni di ciascuno, secondo la prevalenza degli interessi agricoli o industriali; dove distinguendo le proprietà rurali dalle urbane, dove determinando una cifra precisa, dove estendendo l'esenzione ad al– cune cose mobili. Ben 32 Stati ne fecero l'esperienza e 17 accolsero l'Home&tead Exernption nella loro stessa
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