Critica Sociale - Anno VI - n. 4 - 16 febbraio 1896
CRITICA SOCIALE 53 banchi cli libri vecchi o nelle più insorciate bibli<r teche. Anzi, avendo qualche po' di moneta da spendere, bisognerebbe rare dei ,•iaggetli all'estero, il più possibilmeuto lontani. Andare in qualche nascosta citi...\ di provincia, per esempio, delln Cina o del GiaJ?pone. Fl'l1ga1·0 lì. Fa re p1 -o,•v~sta d'interi con cett1 nltl'ui. H.ito!'nare in pil.tl 'ia. l•'are quivi, con o senza impronta personal e, de llo opere. Aspetta1·e mutamente, con la pallottola in bocca, i giudizi dc,la cl'ilica, che presso a poco sa1·ebbero questi: e E un'opera mirabile, non sai pili so pe1• origina• lità o profondità di. concetti o per elevatezza di ro,·ma. » Oppure: e E uo·opcra fresca, geniale, au– dace, innovatrice nei concetti. Peccato che la forma lasci molto a desiderare.» Godersi, come mummia egiziana, cioè sempre con 111 pallottola in bocca, tutli gli omaggi e rnntaggi che questi elogi ne im– porte1·ebbero,a dauno di altl'i meno audaci produttori di 01>ero.E goderseli fìno a quando - o arriva la mo,·tc, e produco una finale tioccata di correlativi elogi funebri - o ardva un turista da un remoto angolo della Cina o del Giappone, o ingenuamente dicendo: « Ma quest'opera non è nuova,, suscita il seguente baccano: e- Ma si ch'è nuo,•a; ò del nostro illustre com• patriota. il quale ha fatto conoscere che i nativi di questa terra sono illustri, si che noi con legittimo orgoglio possiamo grattarci, corno vedete. « - Grattatevi fin che vi piace. lo dico cho non è nuo,•a, perché l'ho vista in Cina, e propria– mente Il. «-Masi. « - Ma no. «- Ma già.» 1t un f!_randolore che questa noslr'a epoca abbia tanti seri scienziati 'Sperimentali e meccanici, che la rendono meravigliosa. un·epoca, nella quale si è obbligati a fare confutazioni del genere di questa che ho fatta, meriterebbe prot>l'iOdi essere monu– mentata come la grande epoca dei buffoni. JIUano, IO febbrato JS9C, Uw.u;o. Lanostra propaganda nelle campagne Nell'o.Uosa del giorno in cui potremo e deporre il rucllo o ripigliare l'aratro •, sarò. rorse inutile pene– trare addentro ai metodi di propaganda e di organiz– zazione che hanno saputo crescere, quasi esclusiva– mente nello campagne, quella florida messe, di cui la rigogliosa vitalità ba resistito alla bufera scatenatale sopra f A me pare che no: perchè prima di tentare la. solu– tiono di questa che si ò ,•oluta chiamare la questione agraria, e che, per i limiti abòo.stanza ristretti fra cui rortunatamonte ò stata. contenuta in Italia, potrebbe dirsi la questione della nostra propagnnda in campagna, può recare molta luce il vedere quali diverse rorme ed ampiezze questa propaganda abbia assunto, e quali fu– rono i risultati di questi di\•ersi indirizzi. Polchè - giova ricordare - innanzi che questo somo reazionario tentasse diroccare la compagine del nostro partito e ci chiamasse a diresa dei nostri supremi in– teressi, nello plaghe rustiche, dovo più alacre e più ,ivo rervo,•a il lavoro della prop!lganda nostra, si erano andati sperimentando alcuni metodi di vario carattere e di diversa fisionomia. Ma. ò però da avvertire fin d'ora che queste dh·erse ftsionomio,che la nostro. propaganda e la noslra orga- nizzazione sono ,•enute assumendo, non rurono etretto di pro(ondo differenze economiche delle plaghe in cui penetrarono, o quindi non pro,·cnnero da un necessario adattamento all"ambiento, ma piuttosto dallo speciali considerationl teoriche e dai dh•ersi temperamenti dei propagandisti o degli organizzo.to1·i.Nello zone agricole del Cremonese, del basso Mantovano, dell'Emilia, In quel e punto nero» cioò che si distendo sull'una o sull"altra riva tlol Po - fiume che pare orma.i fatalmente desti• nato a portare ne!lo terre che bogno.l'impeto della redo nuova - l'cvoluziono economica si può conside• raro pressochò o.Ilastessa rase di niluppo: accanto alla grande proprietà non ancora dappertutto con im· pronta capitalistica, la media e la piccola, suddivisa quest"ultima in lutto quelle di\'erse categorie In cui, con molta precisione, la dislinguevu. il dott. Gatti (1). Ora gli è appunto ir: questa regione cosi unita o cosl unirorme (') che i di\'ersi indirizzi dell"azione nostra spiccarono decisi cd opposti, ed è <JUiche ho potuto a\'Cr agio di trarne qualche impressione sintetica. Due rurono in sostanza le differenti ftsionomie della prop1ganda e della organizzazione nostra: la fisionomia rigida ed osclusinmente lolla di clas1a del Cremonese, e la.ftsionorniapiù incerta e più sentimentale dell"Emilia o del Mantovano. Del socialismo, per dir cosi, cremonese poco avrò da parlare dopo che Leonida Bissolati, che na ru l'ispira• tore cd il condottiero, ne ha, nella sua acuta risposta o.gli nrticoll Ji L14cio e dì Oalti, esposto le linee ge– nero.li ('). La q uestiono dello. piccola.proprietà. rustica - che ha proprio, o.micoTurati, e sette animo di ricambio ed una.di giunta• - vi è risolta con una semplicità molto logica. Traendo profitto dalle condizioni psicologiche di queste piccolo proprietà in cui è già penetrato il tarlo roditore del processo capitalistico, o In cui I primi di• sagi possono racilmente esser dimostrati rorieri di una. prossima e ro.talerovina, la propaganda socialista riesce ad insumarvl il proprio spirito senza nulla concedere tlella. proprio. logico. e della propria rigidezza. La si <lirelJbouno di quei terribili monaci del medioevo che al peccatore non sapevano additare altro deslino che la morte, altr.\ salvezza che non rosso nella ,•ila futura. Nessun tentativo quindi o nessuna promessa di arre– s1are la. marcia inesorabile del grosso capitale che si avanza ad inghiottire la piccola proprietà od a prepa• rare le premesse storiche del socialismo. Anzi, al contrario. Le masso proletarie, composte dai braccianti o dagli o&bligati, si addestra.no alla resistenza. E la resistenza. si dirige ad ottenere non una maggioro partecipazione nei prodotti del suolo, ma nd ottenere pili alti salari od n. e rompere I ,·ecchl rapporti pro• duttivi: di guisa clte,mentre il proprietario può nssu• more la funzione di vero o proprio capitalista, il con– tadino si trO\'a. uscito do.Ila rurmo. intermedia rra il scr,·o della glella. cd il comproprietario del suolo, e si tron diventato proletario ). Ossia resistenza intesa a far dare un passo in avanti alln evoluzione economica, (') o. OATT1. IA c,u,e r,crali di pre,mo t Il />armo 1octa11.11a. - Cr/U.Ca ,Sodale. V, U. l'I La unl(orml1i tu Il Cremonete, 11 ).lantouno e rimiliano non e quale la tr<tde Il Oonoml. Nel Cremontte han! pre .,alenu della grande e media proprietà, e qualche principio di coltu.ra lnd11tlrl11.le . (lfota della CRITIC,"-) t'> 1 .. 1J1no1,,.T1. I.a q1u11ione agl'o,.la. - o,·1tlca SOeiale, v1, I•!. DAquuto nrtkolo sono 1olte le due cll:nlonl cl1e seguono.
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