Critica Sociale - Anno VI - n. 3 - 1 febbraio 1896

44 CRITICA SOCIALE 11 pensiero nel sistema di Marx non rappresenta, come nello teorie ortodosse detl& f\losona tradizionale, un fattore attivo o semo,·ente, bensl un prodotto, un riflesso di altri motori; esso ra l'ufficio di un ,·ero condensntore elelt, ico che, raccolta l'energia da ratti antecedenti, la. riversa in altro direzioni; o, come ~en Jisse il Marchi, osso sostiene la. parto di un "ero m– te,-mediai·io, di un ,,ero bullafuori da palcoscenico .. Marchi, una aitrazioM mela/bica, ma un principio assolutamente positivo. Senonch~, giunti a f}uest&conclusione, cl perseguita ostinato un dubbio, ce'rto non Ignoto o. quanti han~o scgu\ta l'evoluzione del pensiero sci?nt~ftco_del l~or1a nel corso delle sue numerose pubbllcaz1on1: 001 temiamo di aver combattuto con dei mulini a vento, di uer tentato di persuader dei cotwinti . Non aarà sfuggilo come il l..oria delle prime armi, cosl giovanilmente baldanzoso da attaccare il Marx su tutta la linea, abbia poi mano mano temperato !a_sua baldanza o ripiegato un poco I&sua pugnace bandiera. 1nratti mentre intorno all'83 egli appuntava alla teoria. del M;rx, che ora esaminiamo, il ritorno all'intelligenza come a causa prima dei renomenl economici e l'asso– luta inconciliabilità. rra il mondo tecnico e quello psichico, ne11'86 e nel 03 rin(oderan la seconda di queste due obbiezioni - come abbiamo dimostralo nell"altro articolo - e solo lasciava al ruoco, sentinella solitaria, la prima, flnchb nel 05, in una delle sue splendide lezioni, richiaman pur quest'ultima in quar– tiere col dire che e se anche i Greci e i Romani, mollo Innanzi nello matematiche, dovettero pensare alla co– struzione di congegni meccanici, la mancanza di ten– tativi ci t.llmostrache questi erano impediti dai rapporti sociali allora esistenti• ( 1 ). Dunque noi, o meglio il Marx, slamo nel \'ero: se i rapporti sociali sono la barriera di granito che Infrange gli srorzl, per quanto poderosi, dell"intellelt.o, ne discende per invincibile corollario che essi traggono origine e ai B\'ìluppano Indipendentemente dall'influsso del pensiero, sovente anzi a ritroso del suo ,,•olgimenlo, come ci dimostra rargomentazione del Loria più sopra riportata: questa lnratti, so logicamente prova troppo, nel caso nostro va a capello. Cl resterebbe ancora di cogliero il nostro contraddit• tore in contraddizione là. dove, dopo a.vorci soffocato sollo l'ammasso stesso delle nostre pro,·e, crode darci 11 colpo di grazia col negare ciò che prima aveva dalo come Inconcusso, col dichiarare cloò lo strumento tee• nico il prodotto immediato dell'intelligenza umana; ma per ora questa giostra accademie& poco ci adesca. . .. La punta della seconda obble1.1onedel Marchi non cl colpisce: il rilievo, che il Man: si ala arrestato nel– l'ln\·esligare il principio della causalità economica allo strumento di lavoro e non abbia. spinto Il vigile occhio alla causa di questo, non rerisce punto la nostra mano, come asserisce Il ~farchl; noi già. avevamo detto come Indiscutibilmente più proronda, sebbene neppur essa decisiva, cl sembrasse la teoria del L.oria. Solo abbiamo tentato in quello scritto di proteggere col nostro debole scudo la dottrina del ~larx dagli strali del l,.ori&, in quanto questi la diceva viziata dal aolilo errore degli ideologi, che nel pensiero racchiu• dovano la totale causalità. delle azioni sociali. Nel principio della causalità economica..additato dal Marx nello strumento produtth·o, noi non vediamo, come il ... Ed ora, per uscire dalla stretta cerchia di questo dibattito vediamo un po' se la teoria del Loria., che ra. della 'terra la. grandiosa regin& della storia, resista ngli Irruenti colpi della. critica, che dfl ogni part~ l_e tempestano aut dorso sociologi e scrittori qua.li 11 \'anni, Il Worms, il Ferri, ecc. La concezione del Loria, dicono, se apri un solco prorondo e te mirò lontano nella ricerca. della le~ge che presiede all"e\·oluzione sociale, aprl poi un ~ni~o solco, segul una sola visuale; la teoria del ~or1a m~ somma è unilaterale e, come racilmente apparirà. a cb1 /1,cclii 10 vii<> al fondo, lascia la struttura economica senta base e senza sostegno. Che sopra la struttura economica. al ostruiscano e si r,,ggino tutti gli altri ronomoni sociali, ormai nessuno contesta.: ma ciò a cui i più del sociologi si ribollano ò o.Inegare a queste suporatrutture ogni virtù di reazione, è al non fare alcuna parte, nella determinazione dell'assetto e~ono– mlco, alle energie etniche ed alle Influenze dell'ambiente flaico. Non basta tracciare I& ftaiologia di una società, bi– sogna approrondirne l'anatomia e quindi dall'organo risalire alla runzione: bisogna, in altri termini, ricercare anzitutto l'ambiente elle,•no, Il suolo, li clima, le P~ duzlonl minerali, vegetali ed animali, e l'ambiente in– terno, cioè a dire la razza a cui un dato popolo ap– partiene: anche queste sono rorze della natura e hanno parte non trascura.bilo nella rormaz\one di un organismo sociale. li Loria ba mostralo un olimpico disprezzo per queste energie, secondo lui rese in&ttivo e solTocale dalla cappa di piombo dell'economia; ma noi, se per un po· cede11imoal desiderio di rare di queata questione incidentale l"oggetto precipuo del nostro scritto, po· tremmo combattere il LOria nello stesso suo campo con esempi tratti dalla storia delle colonie cosl bene da lui Illustrato. Per Il che atimiamo che anche la teoria accampata dal Loria e dai nuovi economisti sia stata In parte schiantata e superata dalla concezione del 0e•0reef, (') ripresa e diresa con nuo,·e prove dal Ferri e auff'ragata, ora è poco, dall'autorità di Antonio Labrlola. Questa concezione verrebbe ad eliminare e correg– gere l'unilateralità. della veduta del Lori&coll'accogliere e fondere, e coli& rusione completare, le spiegazioni scienliftche del determiniamo tellurico e del determi• nismo antropologico con quelle del determiniamo eco• nomlco. Ecco la rormola, veramente diaran&inella.quale Il Ferri ha Incornicialo questa nuova determinazione, o, se vogliatl, completamento della. rondamentale teo– rica mar1i1ta: e Le condizioni economiche - cl1esono la risultante delle energie ed altitudini etniche ope– ranti In un dato ambiente ttllurico - aono la base determinante di ogni altra manirestazlone morale, giu• rldic&, polllica nell"esistenla umana, individuale e so– ciale. > ('} Cosl la geniale teoria marxista., spogliata da quella (I) \'edl, oltre la t,,trodwetlON d. la lotUIIO,le, Parli IS&a-8): « l.'Rmplri1me, l"utople, et le toelali1me tclentlftque •• Rn:u., ,a.,alùte, aoQ\ t886. 1'1 SOdatùmo e ,e1111~a po,ttlea, pag. 150. Roma 189', • Mllo 1te110 ttnao: SocfOlo,i, et 1ottatt1m1, Annales de l'lnstltut Inter• natlonal de Soclologle, pt1g. tM, Pl\ril 180.l.v. 1mre la pre(uione di 8. Ferri al libro: La (toiilotte economica t11lla cua J)Olltfca dell'an. Wellu.tl, Roma, tSU.

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