Critica Sociale - Anno VI - n. 1 - 1 gennaio 1896

CRITICA SOCIALf: proprioti\ 1 >rivo.tu, l i& motloro ,1uesta sullo 1.Hrese per rintuzzare la minac cia dell"espropriazione. Questo mo– mento della lotta avverrà quando il capitalismo avra raggiunto l'estremo della sua possanza politica: ora non l"ha ancora raggiunto, e la lotta si pone fra. questi due termini: t'ra !"Impero o il socialismo - o se vo– lete - rra i resti dol reudaH1mo e il socialismo. In Gennanla - non dimenticatelo - non esiste come da noi un partito democratico borghese che abbia pre– sieJulo alla rondll%1onodello ~lato unitario nuionale. 1:unifa nnionale fu consentita. da tolto il popolo, che si strinse intorno all'Imperatore. Ciò fece si che un partito radicale In Germania. non si potò mai formare. In cambio, tutti quei principi e quelle Idee, che noi siamo soliti ad attribuire al ro.dicalìsmo, penetrarono in massa nolla compagine del programma socialista.. Intanto - rormnto. l'unità. tedesca - IR. borghesia si gethn·a con nn Rrdore non mai più ,,eduto a.i suoi trarflci. In mono di 20 anni ossa portava la sua in– dustria. nl punto di battoro quo\lEP. inglese. Approntlando di quel momento In cui tonne efTetlivamento il potere politico con Caprh·I, essa, mediante abilissimi trattati di commercio, apriva Il ureo 11i suoi prodotti su tutti gli sbocchi del mercato mondiale. In pari tempo essa ,·enin conquistando Il monopolio della coltura, della eleganza, del lusso. Ma. le rormo politiche dello Stato, non assalite da e sa all'origine del moto nazionale, restarono nncora rhiuse ed inactessibili alla sua con– quista .. Lo Stato continu&\'a ad essere una monarchia feudale, appena temperata da un simulacro di potere pa.rlamentare più tttlo a respingere le legii che non tornavano al nntagglo del nuovi anivati,che a.crearne che nlessero a rinfrancare Il conquista.lo prh·ilegio economico. Si osser,·a quindi una lotta costante, ora di ripicchi e Jispetluccl coperti, ora clamorosa e ma– niresta, O-a. Il Rti<:1t.tof1 e l'Impero. Ma la. borghesia. tedesca, per quanto più cosciente Jelle suo consorelle Ialine, non è meno vile e incerta quando si tratta. di n.ssallro riaolutamente la fortezza nemica. Essa sento di meritare nello Stato più eleva.la dignità. di uffici, maggior compenso di pubbliche rappresentanze che ora. 11011 abbia. In fondo essa. sento di poter avere suo - inloramento suo - lo Stato, o non osa. - anche perchò mane& di tradizioni, ed ossa ò troppo lenta a. muoversi por rare a meno di precedenti. Una parto specialmente dello. borghesia. tedesca rreme o si rode In silenzio, come di uno. Iniqua diminuzione di capo, per I&esigua partecipazione fallale nello Stato, che essa giudica di troppo Inferiore a.Ila sua. possanza economica ed alla sua influenza sociale: parlo della borghesia semitica. Reietta. dagli onori di Corte, re– spinta. dall'esercito che della Corte è diretta appendice, esclusa dagli uffici superiori della pubblica ammini– strazione, poi che anche ha aaturato l'Ateneo, tutta I& gloria delle dignllà cui le è conceuo aspira.re rimane chiusa rra li titolo di cdultore• e quello di «consigliel'e>. Potrebbe allres1 aapiraro alla rappresentanza parla.– montare, ma, come I circoli nei quali solamente po– trebbe atrcrrnan.i sono J>erlo più industriali, cosi troppo SJ)esso si trova ad essere bnltut& dal socialismo. Voi ben sapete como la, squadr& fi-ei,i,in.igc, già capilanat& dall'ebreo Lnakor o cosi ftoronte al giorni di Bismarck ò ora ridotta o.I lumicino. ' Mi arrrotto por altro o. aoggiungoro cho in Germania. la rn.ppr0Hontan1.11 pollUca è oncor:~ una runzione o non uno. dignit1t ~lontre in ltnlia il deputato assumo qua- liftcati,•i e con ossi autoritìL che no fa un piccolo ti– ranno onnipotontc, f)UI Il deputato non riceve nessun appellativo speciale come non gode di nessuna parti– colare auloriti. fuori della cerchia. J>arlamentare. Tanto ò che, mentre qui al dà a tullo &plano Jel « dottore~ e la moglie del dottore 11 ra chiamare e 1-',•auDoclor .., a nessuno ,·errobbe In mente di rani, fuori del Ueiclulag, chiamare llerr Abgeord11e1e,· e tanto meno F,-au Ab– georrtnete. Ciò che io poi non 10 se attribuire a schiet– tezza di democratici sentimenti o por contrario a mi– nore estimazione delle cariche rappresentath•e. ~la non è solo la borghesia semiti<'&,signora dell'alta Sane.i, dell'alta industria. e promlr:ente nell'esercizio delle proreuioni liberali, a lagnarsi della troppo avara. parte largilale nella cosa. pubblica: questo sentimento è generalo ed ò dlrfuso più o manco in tutti gli ordini della borghesia capltali,stica; poichò è un ratto, se non di logge corto di costume, qunsi assoluto, che nella gran patria lodosca. tulle lo funzioni dolio Stato, appeno. e cessano» (uso ponsatamenio questo. parola) di essere e funzioni» por diventare e onori o dignità•, cessano altrosl di essere esercitato dalla borghesia per di\'enlare monopolio esclusl\'O dei nobilissimi, il cui nome è affettato dal sacrosanlisslmo ~n! La proprietà feudale va rompendosi e srasciandosi contro i marosi della economia. moderna, ma l'Impero riconoscente gitta o.Isuoi ftdl la tavola di salvezza che li guida in sah'o .... sulle «coste• dello Stato! Per tutto ciò non è a stupire come si sia rormalo nella borghesia contro l'Impero un malcontento altret– tanto vh·o quanto, se al ,•uole, prudente: un malcon– tento ratto di susceltlbilllà. arrese, di gelosie aizzale, di ,·anità. insoddi1ratto - malconlonto sordo, ma acuto, ma tenace, che tiene vh•a. e costante un'opposizione che oggi ò solo una. e fronda•• domani può essere la ribellione. In nessun Jlaose al mondo la borghesia si senti - e meritò - di essere In repubblica 11iù che in questo; in nessuno la parola. repubblica ru meno pronunciata: ciò non pertanto l'nsplrazlone segretii, coperto., ftnchò si vuole, ma \'Iva, nrdente, consumante esiste o si pro– paga. lo riconlo l'in\'ldiosa meraviglia di questa. stampa liberalo alcuni mesi r,, quando un mattino l'Europa attonito. si svegliò o seppe elio ll presidente di una grande repubblica era ruggito duanti a qullltro articoli di giorm1li socialisti, e Il giorno dopo un altro - un armatore di na,·i quo.lunque - ne a"en\ preso il posto! Dalle colonne del Tagel>ltrtl, della Vos,iJClte Zeit1mg, della 1')•a11kfurter, da tutti gli organi rappresentanti più legiUlml della borghesia Industriale e ftnanziaria piovvero le acclamuioni entusiutiche per questo ratto miracolosamoote bello, che in un grande paese potesse avvenire un csonortlmento di regno >,senza che il cuore della nazione desso un palpito di più d 'incertez.za, di angoscia! - e che un oscuro privato cittadino, ,•cnuto su « col suo luoro .., potesse a.ssurgero - senza nessun pert.urbamonto della vita. sociale, anzi, con l'unanime acconsentimento del suoi concittadini - al rasligio supremo della rappresentanu. dello Stato! lnvotonlarlamento di rra lo righe 1ca.ppavano i rar– rronti. Un Impor-o che si pl'esenlavo. nel Reiclt1tav a pigliare parto dirotta. alle lotto parlamentari, soste– nendo in porson11con ogni mozzo la. causa. dei proprie– tari ùol suolo contro i posso1111oriI.lo! ca.pitale; un

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