Critica Sociale - Anno V - n. 23 - 1 dicembre 1895
Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTfFICO Nel Regno: Anno L. 8 . Semestre L. i& - .&.ll'E■tero: AnnoL. to - Semestre L. &,&o. LeUere, vaglia, ca>'IOlin..,,,.glia all'Ufficio di CRITICASOCIALE· MILANO: Portici Galleria V. E., 23 t• (lim 101111) Anno V - N. =a. Non si tJentl6 a num.erl separati. llilano, 1.• dicembre 1895. SOMMARIO Attualità, Fi,iaii.:a feudale (l,A CIUTICA SocU.LB), ll dopp,o iier,ante della cooperai:toM: la Vetreria operalci dt Corma~ (FILlrl'O TvRATI). Un 1aluto tu Bdgio (No1). Studi soclologlol. La }fllatUa pubbllt4 dl uno Stato l>Orgl&elt: (A"R.TlJRO LABRIOI.A). Il prfrtcipio della cau,alitd economica .1cco1uto tl ,\lar.t e 1econdo Il Lorta (ALESSANDRO GROPPALI). 1.·ummo lacoro dt F. t.',1ocu: Complementi e aqotu,ueats.oubro dd. Capitale. m (i'. 1-:SOELS). Flloe:08.a, letteratura e varlet.a, B110111110 ed altndlmO Cltetlcl (!J,uuo PILO). GU ultimi attl lkll' /11Ur1uuio110U: contrlbulo alla compllazton• lkgll •crlttl completi a, F. BngeU. t.• (I'. ENORU). Publ>Ucaztonl pen:enutt tn dono. Hll>llouca di p,-opO(JIUlda. Pel nuoi:o a,ir.o d"at>bonamnito: annunci. Al LETTORI AMICI Sa,·emo gra/1 a quelli del nostri lettori che, p1·eocc-upandosidel diluvio ,11 lavoro che ci piomba adtlosso alla fine e al principio dell'anno, vo,·– ranno at,·aaarcelo per quant"I! da loro, Inviando in anticipazione la ,·tnnova;ione degli ab– bonamenti. Siamo anche g,·att a tutti coloro che ci sugge- 1-tsconolndt1·1zzt dt abbonati probabili, c-ut mandare a nost1·0 1·ischio numeri di saggio. Ai nuovi abbonati che spedisco110subito l'Im– porlo del 1896 cominciamo {lno aa o,·a l'Invio del periodico. Pel nuovo anno d'abbonamento! 'O'n uovolibrodel prof.Scarabelli e un altro di Marxa prezzi di favorepei nostriabbonati Abbonamenti cumutalivt, p1'emi, ecc., ecc. ..- Leggere in flne del ra.scicolo. --.. FINANZA FEUDALE L'esposizione finanziaria testè letta dal Sonnino alla Camera non ci dà argomento che ad un solo rilievo. Essa porge una nuova conferma della con• statazione che anaiamo da tempo ripetendo in queste colonne: che cioè il presente Governo non è Go– verno italiano, ma del mezzodì italiano contro il settentrione. La proposla abrogazione della legge che decretò il catasto estimativo e l'abbandono dei relatiri lavori, che costarono già un bel numero di milioni al paese e ai quali erano adibiti migliaia di impiegati che ora rimarranno pe1• tre quinti sul lastrico, è una nuova dichiarazione di guerra della baronia feudale sicula e napoletana ai proprietari terl'ieri del Lombardo• veneto; è un nuovo passo - e qual passo! - verso l"assoggettamento dell'Italia civile, operosa, indu– striale, moderna, dell'Ilalia ou,-opea, all'Ilalia me– ridionale, baronale, africana, borbonica; è la col– tnra estensiva, quasi nomadica, è il latifondo pa– rassita, depauperatore, miasmatico, che vuol vivere a spalle dell'agricoltura progressiva, dei nuovi me– todi culturali che incominciano a introdursi nelle zone agricole progredite e ai quali la perequazione dell'imposla avrebbe cousentito slancio maggiore. E così, addio per sempre sperala aliquota del 7 ¼, addio eguaglianza tributaria! I signori di quassù continueranno a scarnare i lavoratori della terra col comodo pretesto che i signori di laggiù amano distendersi sui loro domini senza muo,rere un dito nè arrischiare un bajocco per trasformarli e migliorarli. L'Italia - la nazione agricola per eccellenza - rimar,'11 alla coda di tutte le altre nazioni anche nell'agricoltura, come lo è nell'in– dustria, come lo è nella politica, come lo è nella civi!L'I. Al postutto, ciò poco importerà ai nostri pro– prietari. Essi protesteranno un momento, ma fini– ranno con acquetarsi. Essi hanno la mano d'o– pera doc ile e abbondante su cui rivalersi e non cerca.no più in h\. Vogliono anch'essi un« governo fort e » , che li protegga dagli scioperi, che mozzi la propaganda delle e idee sovversive »; vogliono, o patiscono, l'immoralità fatta governo nelle im– monde persone dei Crispi, dei Galli e dei loro si• cari: questi benefizi è giusto che li paghino. Un governo di questa natura non può reggersi senza l'appoggio di una maggioranza parlamentare quale non può esser data che dalle p,•ovincie dove gli analfabeti sono la quasi tolalità, gli elettori non raggiungono il 6, lalora neanche il 3 ¼ della po– polazione e le camorre usuraie spadroneggiano seoz., freno e senza controllo. O non s'è fatta per questo runit.'1 d"llalia e non la si è testè celebrata nella terza Roma? Avanti, dunque, per questa via! Allegramente avanti - che vuol dire: indietro! L'abbandono del catasto estimativo è, sotto colore di pt'ovvedimento finanzia:_rio, un provvedimento eminentemente politico. E il prezzo pagato dal Governo alla deputazione feudale del mezzogiorno e alla grassa paolotteria etrusca, perché gli ri– manga fedele. Quesla gli rimarrà fedele, ma si sa a quali patti. l quattrini non le bastano: vuole sopratutto la barbarie trionfante, le scuole chiuse, le carceri pieno e il domicilio coatto a tutto spiano. E il governo, più le fa concessioni, più ne è pri– gioniero. t la reazione che genera e rinforza se stessa - sozzo e venefico serpente che si morde la coda. li sensale del contratto, !"astuto lucumone, rin– forza così la compagine del Governo onde fa parte e al tempo stesso si prepa,-a la successione pel
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